Cosa deve alimentare la vita quotidiana dei figli di san Francesco? Deve regolarsi sull’alternanza di “santa orazione” e “santa operazione” in un contesto di vita fraterna.
Ecco un’ulteriore tappa nel percorso che ci avvicina all’ottavo centenario della Regola dei frati francescani. Dopo un excursus storico abbiamo visto un fondamento carismatico importantissimo per il santo di Assisi e per tutti i suoi seguaci: seguire e imitare Cristo, povero e umile, in tutto. Nei suoi gesti, nei suoi sentimenti, nel suo farsi piccolo, anzi… minore!
Oggi passiamo ad alcuni elementi che non devono mancare nella forma di vita di un frate minore: la preghiera, la fraternità e il lavoro. Su questi tre ambiti viene “cadenzata” ogni giornata, cioè su questi momenti si regolano i vari tempi del giorno, andando a plasmare un modo diverso di essere al mondo.
Preghiera
“I frati facciano attenzione che ciò che sopra ogni cosa devono desiderare di avere lo Spirito del Signore e la sua santa operazione, di pregarlo sempre con cuore puro e di avere umiltà, pazienza…”
(cap. X)
Fin dai primi passi del suo cammino di conversione, Francesco visse una forte attrazione per una vita pienamente dedita a Dio. La sua preghiera umile e grata esprime la relazione fiduciosa del figlio col Padre, che fa della vita una vita ‘consegnata’, offerta per amore. Preghiera e vita evangelica sono inseparabili.
La preghiera infatti è l’anima della vita cristiana, l’attenzione riconoscente e grata con cui la persona rimane in comunione con Gesù. In particolare Francesco vive questa unità nell’eucarestia, dove facciamo esperienza ancora una volta di Dio che si fa piccolo nonostante la sua grandezza e ci raggiunge con la sua misericordia. La preghiera di Francesco, fondata sulla lode, la fiducia e la gratitudine verso Dio, è ancora oggi fonte di ispirazione per tutti coloro che cercano di approfondire la loro relazione con il Signore.
Fraternità
“E ovunque sono e si incontreranno i frati, si mostrino tra loro familiari l’uno con l’altro. E ciascuno manifesti all’altro con sicurezza le sue necessità, poiché se la madre nutre e ama il suo figlio carnale, quanto più premurosamente uno deve amare e nutrire il suo fratello spirituale? E se qualcuno di essi cadrà malato, gli altri frati lo devono servire così come vorrebbero essere serviti essi stessi.”
(cap. VI)
«Uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli» (Mt 23,8). A partire dall’insegnamento evangelico Francesco con i suoi fratelli immette nella storia il sogno e il segno di una fraternità universale che attraversa i secoli e i continenti. La fraternità è sempre solidale e perciò aiuta i più deboli, sostenendoli nel loro percorso, per colmare le distanze e trasformare le differenze in luoghi di incontro e inclusione. Una società senza fraternità non ha futuro, perché non basta il “dare per ricevere in contraccambio”: occorre invece partire dalla logica della gratuità e del dono. Papa Francesco, ispirandosi al fratello di Assisi, ha proposto una vera e propria mistica della fraternità riconoscendo in essa il nome proprio della Chiesa e dell’umanità.
Lavoro
“Quei frati ai quali il Signore ha concesso la grazia di lavorare, lavorino con fedeltà e con devozione, così che, allontanato l’ozio nemico dell’anima, non spengano lo spirito della santa orazione e devozione, al quale devono servire tutte le altre cose temporali.”
(cap. V)
La Regola riconosce il lavoro come “grazia” e invita i frati a lavorare onestamente, coltivando il proprio lavoro e testimoniando la propria fede con la condivisione dei beni. Questi insegnamenti di otto secoli fa sono ancora attuali e papa Francesco li ha riproposti per realizzare oggi un’economia fraterna, sottolineando l’importanza del lavoro per la crescita personale e sociale. Il lavoro è un diritto e una garanzia per la libertà, la dignità e la giustizia sociale, contribuendo alla valorizzazione delle facoltà umane e alla crescita delle famiglie e della società. La mancanza di lavoro rappresenta una sfida per l’umanità e richiede un impegno politico concreto per la sua soluzione.
A presto… per la quarta ed ultima tappa del nostro viaggio all’interno della Regola bollata.
Pace e bene!
fra Fabio – frafabio@vocazionefrancescana.org
[…] (articulo libremente extraído del blog vocación franciscana) […]