Ascoltiamo con gioia la testimonianza di fra Stefano, che oggi viene ordinato presbitero nella basilica di sant’Antonio, a Padova.
Oggi, sabato 10 ottobre 2020, alle 10.30 qui alla basilica di sant’Antonio (Padova) noi frati francescani siamo in grande festa: uno di noi sarà ordinato presbitero. Si tratta di fra Stefano Vincitorio, 38 anni, originario di Nova Milanese (MB), da un anno in servizio presso il nostro convento di Milano (viale Corsica).
Fra Stefano avrebbe dovuto essere ordinato il 3 maggio scorso, ma a causa dell’emergenza sanitaria in corso la sua ordinazione è stata rimandata fino ad oggi. Fra Stefano condivide con noi una sua piccola testimonianza di questa attesa, chiamata ad alimentare e amplificare il desiderio. Grazie Stefano di questa tua bella condivisione!
Quello che anche oggi accade nella vita di questi giovani ci dice che il Signore continua a chiamare a seguirlo. Perciò non avere paura: forse anche tu ti senti interpellato da queste scelte di vita? Scrivimi pure una mail, e parliamone, ti aspetto.
Un buon cammino a tutti.
fra Nico – franico@vocazionefrancescana.org

Ciao a tutti. Sono fra Stefano, mi trovo da poco più di un anno nella nostra comunità di Milano e… tra poco diventerò sacerdote…
Questo grande passo per il mio cammino era già stato fissato nel mese di maggio ma, causa Covid, è stato rinviato: come tanti ho dovuto aspettar ancora per poter vivere un momento tanto sognato.
C’è sempre un momento nella vita in cui si arriva davanti ad una scelta definitiva, una scelta che vale per tutta la vita. Ciò dovrebbe corrispondere al momento più felice della nostra storia perché è il coronamento di un incontro che cambia la vita, di un desiderio coltivato e custodito per lunghi anni.
E quando questo momento sta per arrivare l’attesa amplifica il desiderio. E l’attesa è diventata forzatamente più lunga. Ho ripensato in questi mesi al lungo cammino che mi ha portato a questo momento e ho ripercorso dentro me le molte gioie: la prima professione dei voti ad Assisi nel 2014 (qui l’articolo), la professione solenne nel 2018 (un passaggio molto importante per la vita di un frate; qui l’articolo) e l’ordinazione diaconale lo scorso 23 novembre 2019 (qui l’articolo).

Certo nel frattempo la mia vita da frate è continuata nella mia comunità di Milano dove mi occupo principalmente delle attività dell’oratorio e il tempo è passato velocemente con la ripresa parziale delle attività.
In questi anni molte parole, gesti e immagini di Gesù hanno attraversato la mia mente e il mio cuore. Tra queste ve ne sono due che hanno sempre rappresentato il “manifesto” della mia vita e del mio servizio tra la gente: il gesto della lavanda dei piedi e il comandamento nuovo consegnato da Gesù ai suoi discepoli come testamento (nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici).
Ho sempre cercato di vivere la mia “missione” come risposta al suo amore, come amore per gli altri come lui ci ha amati e li ha amati. La restituzione dell’amore, il contro-dono, che è la legge dell’amore umano, deve essere amore rivolto verso gli altri anche nei piccoli gesti quotidiani, soprattutto in quelle circostanze faticose dove Dio ci chiede di rimanere e dare la nostra vita, il nostro tempo e la nostra passione.
Così come San Francesco, da quando cominciò ad aderire strettamente al Signore coltivava sempre più la volontà di passare dal Vangelo alla vita e dalla vita al Vangelo: Francesco proprio per non voler appropriarsi dei beni ricevuti dal Signore sa di doverli restituire e si dona completamente al servizio degli uomini. Il servizio si compie nel rendere e restituire con la parola e le opere i doni ricevuti dal Signore.
Perché un presbitero è sempre un tutt’uno con la sua gente, nel contesto in cui è chiamato a svolgere la sua missione, qualunque essa sia. Ė chiamato ad amare il “qui e ora” della situazione in cui è chiamato, anche se magari non ci va proprio a genio e ci chiede di fare qualcosa di diverso da quello che ci saremmo aspettati.
Perché la vita, compresa quella di un prete, è un mosaico dalle mille sfaccettature, che non può essere racchiusa in una definizione preconfezionata.
Un buon cammino a tutti.
fra Stefano – info@vocazionefrancescana.org
