Due testimonianze di chi ha vissuto il gruppo san Damiano ed è giunto a ri-scegliere con occhi nuovi la propria vita di tutti i giorni.
Su questo blog spesso parliamo del nostro gruppo san Damiano, il percorso di discernimento vocazionale che proponiamo a chi si sta ponendo la fatidica domanda: “e se diventassi frate?”. Oggi voglio tornare su questo argomento, ma lo vorrei fare provando a rovesciando la prospettiva.
Una prospettiva diversa sul gruppo san Damiano
Molte volte infatti abbiamo pubblicato la testimonianza di giovani che al termine del gruppo vocazionale hanno deciso di proseguire il proprio cammino di discernimento in Postulato (qui per saperne di più).
Eppure l’esperienza ci dice che molti dei giovani che frequentano il gruppo, giungono anche ad altre scelte. E questo ci fa molto piacere: uno degli obiettivi dell’esperienza del discernimento vocazionale è poter giungere con maggiore libertà e consapevolezza ad una scelta. Se tutti decidessero di entrare in postulato, significherebbe che qualcosa non va, non trovate?
Ebbene sì, quindi: al termine del percorso del gruppo san Damiano si aprono molte possibilità! Proviamo ad elencarne qualcuna (senza la pretesa di essere esaustivi):
- alcuni giovani, come abbiamo visto, scelgono di proseguire il cammino con il postulato;
- altri di entrare in un seminario diocesano o in un’altra congregazione;
- altri ancora si indirizzano verso una vita matrimoniale;
- per qualcuno forse non è ancora maturato il tempo di una “scelta di vita”, e quindi proseguono il cammino, magari con esperienze particolari, come una forte attività di volontariato, o un’esperienza in missione;
- per altri la “scelta” si concretizza come una conferma del percorso di studi o di lavoro già intrapreso, o da intraprendere…
Insomma: davvero lo Spirito Santo è fantasia e libertà, quelle vere, quelle che vengono solo dal Signore Gesù.

Due testimonianze di scelte diverse
Oggi allora siamo contenti di condividere con voi due testimonianze di giovani (Tommaso e Giovanni) che, al termine del percorso del gruppo vocazionale, sono giunti a scelte diverse. Perché il gruppo San Damiano per loro è stato:
un tempo che mi ha aiutato a dare un nome alle mie emozioni, ai miei sentimenti e ai miei desideri, e metterli nelle mani del Signore insieme ad altri fratelli. (Giovanni)
Un tempo che ha permesso di giungere a:
rileggere le mie mille attività della vita ordinaria con occhi diversi, con gli occhi di chi vuole a tutti i costi trovare il modo di “andare a riparare la Sua casa” nella vita di tutti i giorni. (Tommaso)
Vi lascio allora a queste belle testimonianze di fede, di cammino, di gratitudine, spronando chi ancora è timoroso fra voi, a farsi avanti: il gruppo San Damiano 2020-2021 è già iniziato (il 26-27 settembre), ma siamo pronti ad accogliere nuove adesioni per il prossimo incontro (17-18 ottobre). Chi è interessato mi scriva quanto prima!
Un grazie a Tommaso e a Giovanni per aver condiviso un pezzetto della loro esperienza!
Il Signore è grande!
fra Nico – franico@vocazionefrancescana.org

Sono Tommaso, un ragazzo di 21 anni e ho partecipato al gruppo san Damiano tra gennaio e giugno del 2019.
Quell’anno ero educatore in oratorio, stavo studiando all’università e vivevo una vita che, all’apparenza, sembrava piena. Ma in oratorio i ragazzi non rispondevano come avrei voluto, l’università mi piaceva ma allo stesso tempo mi chiedevo a cosa mi avrebbe portato in futuro. Insomma, ero smarrito, non trovavo più le certezze che fino a pochi mesi prima davo per scontate.
Così, pensando a cosa fare, mi sono accorto che c’era un unico punto che mi sosteneva. Era lo sguardo al Santissimo o al crocifisso nel periodo di avvento che si era appena concluso. Mi sono messo a cercare delle proposte, mi sono imbattuto nel blog Vocazione Francescana. Ho deciso di fidarmi di quel santo e di quei frati che, nei vari pellegrinaggi ad Assisi, hanno sempre saputo stupirmi.
Non sono un tipo che quando vuole fare una cosa ci pensa troppo… Mi sono buttato, ho scritto a fra Alberto e ho iniziato questo percorso. Subito al primo incontro con fra Alessandro, a Brescia, mi sono reso conto che non potevo pensare al futuro se non dopo aver capito chi sono io e chi sono chiamato ad essere.
Nei weekend di gruppo san Damiano ho avuto la possibilità di essere guidato a scavare dentro me stesso, dentro le mie abitudini, dentro le mie paure e i miei desideri. Il tutto in un’atmosfera di preghiera, silenzio e vita comunitaria con i frati e con chi, come me, stava cercando sé stesso, anche se solo per due giorni al mese.
Chiaramente gli incontri erano una specie di ricarica di stimoli sui cui pensare e pregare durante le settimane successive; insomma, erano solo l’inizio del percorso personale. Indubbiamente, l’esperienza che più mi ha toccato sono stati i giorni a Nikolajewka, in un centro per disabili gravi. Lì ho capito di essere fortunato. Ho capito che nulla di ciò che mi è donato è da dare per scontato. Soprattutto ho compreso che “fare il bene” significa vicinanza, ascolto di ciò che il prossimo ti comunica con le sue capacità. Ho imparato a “fare un passo” verso l’altro senza rimanere fermi ad aspettare.
Alla fine del percorso, in estate, non avevo ancora certezze sul mio futuro ma ripartivo con una nuova consapevolezza di me e del mio rapporto con Dio. Ho terminato il percorso rileggendo le mie mille attività della vita ordinaria con occhi diversi, con gli occhi di chi vuole a tutti i costi trovare il modo di “andare a riparare la Sua casa” nella vita di tutti i giorni.
E di questa consapevolezza non posso che ringraziare nuovamente fra Alessandro, fra Alberto, fra Nico, fra Roberto, fra Fabio, fra Giambo e i ragazzi con cui ho vissuto e condiviso questo percorso di discernimento.
Tommaso – 21 anni – Lombardia – info@vocazionefrancescana.org

Ciao a tutti, sono Giovanni, ho 20 anni e abito in un paesino della campagna veneta. Ho frequentato il gruppo San Damiano nel 2019/2020, proseguendo anche con gli incontri online durante il lock-down.
Da qualche settimana sono iscritto all’università di Padova. Eh si, perché le proposte del gruppo pongono davanti ad una scelta, ad un cammino, che ho deciso di proseguire non in Convento, ma in un percorso di studi.
Quando ho cominciato il San Damiano ero un ragazzo con qualche dubbio riguardo me stesso, il mio presente e il mio futuro. Non capivo dove poteva essere il mio posto nel mondo. Piano piano, con il procedere dell’anno e del cammino, ho sempre più riscoperto la bellezza della chiamata del Signore alla vita, che essa sia consacrata o matrimoniale.
Nella fraternità condivisa con i frati e con i fratelli del cammino ho trovato e ho potuto constatare la fortissima attrattiva che ha il Signore Gesù per noi. Questa non permette di essere ignorata: è come un fuoco che arde dentro le ossa e non si lascia spegnere!
Per la mia esperienza credo che la scelta vocazionale sia da affrontare con una certa leggerezza, che non significa superficialità! Una leggerezza donata dal Signore, certi che se staremo in Lui, porteremo frutto.
Per me il gruppo San Damiano è stato un po’ questo: un tempo che mi ha aiutato a dare un nome alle mie emozioni, ai miei sentimenti e ai miei desideri, e metterli nelle mani del Signore insieme ad altri fratelli.
Ora quindi, dopo questo periodo di discernimento, sto studiando e continuo il mio cammino di fede nella vita di tutti i giorni: nello studio, in famiglia e con gli amici. I dubbi e le domande continuano e continueranno ancora, come stimolo di rinnovo e verifica della propria vocazione. Se starò con Dio nulla mai mi mancherà, in qualunque modo io lo serva.
Ho cercato di sintetizzare in queste poche righe quella che è stata la mia esperienza. Spero che questo sia utile a qualcuno per capire che la chiamata di Dio è anzitutto all’amore!, poi il convento o il matrimonio diventano soltanto dei mezzi per raggiungere quel fine, comune a ogni battezzato.
Buon cammino a tutti!
Giovanni – 20 anni – Veneto – info@vocazionefrancescana.org
