Oggi, 2 Marzo, il mondo francescano ricorda e prega santa Agnese di Praga; di stirpe regale rinunciò a tutto per entrare in un monastero e farsi seguace di santa Chiara di Assisi. La sua vicenda potrebbe apparire lontana e antica (siamo nel 1200), in realtà, anche oggi, resta intatto il fascino e la curiosità e l’attrazione per la vita di clausura francescana, una vita interamente ed esclusivamente dedicata al Signore.
Infatti, molte sono le ragazze e le donne che mi scrivono chiedendo informazioni sulla vocazione e sul carisma delle figlie di santa Chiara di Assisi: Le clarisse (il così detto “Secondo Ordine Francescano”). Ancor più colpisce come la diffusa crisi vocazionale, non abbia scalfito più di tanto percorsi così radicali ed esigenti e vi siano addirittura monasteri che stanno vivendo un periodo di grande vivacità e fervore e giovinezza. E’ il caso del vicino Monastero di “S. Antonio al Noce” di Camposampiero (PD), legato idealmente e spiritualmente a noi frati della Basilica di S. Antonio. Ho già scritto più volte dei post e delle testimonianze al riguardo. Ma… forse solo le donne sanno esprimere una capacità di amore e donazione tanto grande e assoluta!!
Di seguito, insieme ad alcune note biografiche sulla figura di Agnese di Praga, vi propongo un video dove una Clarissa, suor Maria Milena Russo, racconta la propria storia, la vicenda di una ragazza come tante, che ad un certo punto della vita ha deciso di consegnarsi totalmente a Dio.
Bello e consolante sapere che nei monasteri del mondo intero, ogni giorno, delle donne forti e umili, pregano per tutti noi, richiamandoci all’Unico necessario.
Al Signore Gesù sempre la nostra Lode.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org

S. Agnese da Praga
Si ricorda oggi nel chiesa e nel mondo francescano una santa straordinaria della prima ora, Santa Agnese di Praga: contemporanea di S. Francesco e S. Chiara di cui fu grande amica e sorella spirituale.
Agnese nacque probabilmente nel 1211 a Praga, dal re di Boemia Premysl Ottocaro I e dalla regina Costanza, figlia del re di Ungheria. Dall’età di tre anni si era trovata al centro della politica matrimoniale delle case
regnanti d’Europa: fu promessa, inizialmente, a un principe di Slesia e poi via via richiesta in sposa per i rampolli delle case regnanti più importanti del tempo (promessa ad Enrico VII, figlio dell’imperatore Federico II, richiesta da Enrico III, re d’Inghilterra e da Federico II). Agnese aveva però deciso di consacrarsi a Cristo e si sottrasse coraggiosamente agli schemi culturali e politici del tempo con una forza e una audacia che solo le donne hanno: chiese a papa Gregorio IX di essere considerata sua figlia spirituale, per poter realizzare il suo proposito. Venuta a conoscenza della vita di S. Francesco e di S. Chiara, domandò informazioni ai Frati Francescani, giunti da poco a Praga.Nel 1233, con l’aiuto della madre e del fratello, fondò a Praga l’ospedale di san Francesco, per accogliervi malati, poveri e pellegrini, ai quali distribuiva i suoi beni.Nello stesso anno, iniziò la costruzione del convento per i Frati Francescani e del vicino monastero di san Francesco per le monache: qui giunsero cinque sorelle del monastero di Trento ed entrarono le prime sette
monache boeme.E qui, l’11 giugno 1234, giorno di Pentecoste, fece il suo ingresso la stessa Agnese, prendendo l’abito di S. Chiara, con altre donne boeme.
Il 31 agosto fu nominata abbadessa per ordine del Papa, dal quale ottenne il Privilegio della Povertà e la Regola di S. Chiara. S. Chiara entrò probabilmente in contatto con lei l’anno seguente e tra le due sorelle lontane
si stabilì una corrispondenza, ma soprattutto una comunione di ideali, talmente forte, che Chiara la considerò sempre una figlia prediletta.Nell’opera di Bartolomeo da Pisa (fine XIV sec.), nella sezione dedicata all’Ordine di Santa Chiara, troviamo un’interessante testimonianza sull’apertura del rapporto epistolare tra Chiara e Agnese: “Avendo la beata Chiara udita la fama della beata Agnese da messaggeri, che lei stessa aveva mandato a santa Chiara, lodò il Signore e inviò alcuni oggetti ad Agnese: un Pater noster, un velo, una scodella, in cui Chiara mangiava, una coppa e alcune altre cose, che Agnese ricevette con somma devozione” Di questo rapporto epistolare ci sono rimaste solo quattro lettere; le altre, che probabilmente ci furono, sono andate perdute, come pure quelle che Agnese scrisse a Chiara.
Agnese morì a Praga il lunedì 2 marzo 1282, all’età di 72 anni. Verrà beatificata da Pio IX nel 1874 e canonizzata da Giovanni Paolo II nel 1989.