Molti di voi mi scrivono dicendosi attirati dalla vita francescana e intuendo una chiamata del Signore, ma anche mi chiedono come fare a capire e comprendere la propria vocazione e la volontà del Signore in pienezza e verità.
Ho già indicato più volte, quali siano le tappe per un discernimento; per es. come sia importantissimo
confrontarsi con un padre spirituale e quanto sia utile aderire al gruppo S. Damiano.
In questa ricerca, mai facile, un aiuto grandissimo viene dalla Parola di Dio. Infatti, fra le tantissime parole spesso vacue e inutili che ogni giorno ascoltiamo, quando la Parola di Dio (pregata e meditata) diventa un punto fermo e un riferimento fedele, ecco che gradualmente essa inizia ad illuminare e dare un senso più profondo e vero ad ogni nostro gesto, ai nostri sentimenti, alle nostre scelte…, all’intera nostra giornata. Ed è bello e stupefacente allora scoprire come il Vangelo e tutta la Sacra Scrittura, possano davvero diventare come un segnavia, un cartello stradale che ci indica piano piano la strada da seguire., prima nei piccoli gesti quotidiani, poi anche nelle scelte più impegnative e radicali.
La storia vocazionale di san Francesco al riguardo è esemplare. Egli infatti, sempre affidandosi alla Parola di Dio con grande amore, con semplicità e purezza di cuore, poté per questo cogliere ciò che il Signore voleva comunicargli e così scoprire il senso, e la direzione da dare alla propria esistenza.

In una Lettera che egli indirizzò a tutti i frati dell’Ordine così scrive:
“Ascoltate miei figli e fratelli (…). Sempre inclinate l’orecchio del vostro cuore e obbedite alla voce del Figlio di Dio. Custodite nelle profondità del vostro cuore i suoi insegnamenti e adempite perfettamente i suoi consigli” (Fonti francescane 216).
Francesco in tal modo sprona anche noi ad amare e custodire la Parola di Dio : essa ci guiderà, purificherà le nostre intenzioni, attenuerà le nostre paure e ci consolerà nelle afflizioni, ci mostrerà nuovi orizzonti, ci renderà forti nelle scelte impegnative. Certo, per fare questo, occorre un atteggiamento per nulla scontato di espropriazione di sé e dei propri progetti e delle proprie piccole parole, per affidarci ad una Parola che riconosciamo come più alta e luminosa, divina ed eterna.Significa rinunciare a possedere e costruire la propria vita da se stessi, per arrendersi a Gesù come Guida e Maestro.
Mi permetto concludendo questa breve riflessione di rivolgervi allora un invito: prima di andare a letto, ogni sera (quando spero chiudete la giornata con una preghiera), provate a leggere e sostare per qualche minuto sul Vangelo del giorno dopo. Sarà bello addormentarsi con la Parola di Gesù nel cuore e
così risvegliarsi al mattino già con un buon suggerimento per la vostra giornata di studio e lavoro. Provare per credere!
Vi benedico. Al Signore Gesù sempre la nostra Lode.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org