Vi scrivevo tempo fa del mio andare in Spagna sul Cammino di Santiago per condividere con i frati francescani spagnoli l’esperienza di ospitalità e accoglienza ai pellegrini nell’albergue St Nicolas di Ponferrada.
Per “albergue” si intende un luogo predisposto per chi “a piedi”, o in bicicletta, intraprende il cammino; un luogo dove potersi riposare dopo tanti chilometri di fatica e sudore, dove fare la doccia..dormire..rinfrancarsi fisicamente e spiritualmente e così riprendere la strada, l’indomani con una nuova tappa, verso Compostella. Sono tornato da un paio di giorni e il ricordo di quanto vissuto resta davvero bello e intenso.
A Ponferrada, il nostro tempo ( eravamo 4 frati e 2 postulanti ) era scandito dal lavoro ( al mattino per riordinare e ripulire per bene tutto l’ambiente, capace di ospitare circa 200 persone); dall’accoglienza fraterna (dal primo pomeriggio) dei tantissimi pellegrini e da un’intensa proposta spirituale (Liturgia delle Ore, rosario, confessioni, adorazione eucaristica, S. Messa), insieme ad una infinità di dialoghi e incontri con persone (tantissimi giovani) giunte da ogni parte del mondo.

E’ stato interessante e quasi commovente scoprire che, se diversissime erano per ciascuno le motivazioni (non sempre o principalmente religiose) di un pellegrinaggio tanto impegnativo , comune a tutti era il bisogno e la ricerca di senso, di verità, di essenzialità, di profondità; in ognuno in fondo, era presente il bisogno e la sete di Dio . Grande stupore e meraviglia era poi per i pellegrini, poter incontrare (spesso per la prima volta) dei “frati veri”, in tonaca, con il nostro abito religioso e il nostro caratterizzarci per lo stile fraterno e gioioso: un’occasione unica per spiegare chi siamo..la nostra storia..per parlare di san Francesco..di Gesù. Il cammino di Santiago, un’esperienza dunque di nuova evangelizzazione e di promozione vocazionale e di incontro semplice con un’umanità variegata, in cammino e in ricerca..
Appena rientrato in Padova ho subito ricevuto una lettera da un giovane pellegrino, Andrea, di Lucca, con il quale avevo avuto un intenso dialogo. Riporto sotto uno stralcio di quanto mi ha scritto per la bella e inaspettata valenza vocazionale delle sue parole.
Che dire..cari amici?? Se siete in ricerca..se vi chiedete cosa fare della vostra vita…se il vostro cuore è inquieto è ha sete di “un di più”,..se il Signore Gesù forse vi sta chiamando a seguirlo più da vicino e avete paura..Ebbene: mettevi in cammino e una risposta arriverà!
E quando parlo di cammino, intendo certamente quello di Santiago, ma anche il Cammino di ricerca vocazionale francescano con il “Gruppo san Damiano” che ripartirà prossimamente: un’occhiata alle date vi potrà essere utile!! E se qualcuno vuol saperne di più…mi scriva; gli risponderò volentieri.
Il Signore Gesù vi benedica. A Lui sempre la nostra lode.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org

Lettera di Andrea – Di ritorno dal cammino
Caro fra Alberto, non so se ti ricordi di me, ma ci siamo incontrati a Ponferrada, all’albergue, il 21 agosto. Ho concluso il mio pellegrinaggio a Compostella il 31 ed ora sono ormai rientrato in Italia nella mia città… Ero partito da solo ( te ne ho parlato) con il buio più totale..da St Jean P. de Port (Francia)..con il mio zaino carico di poche cose, ma soprattutto carico di sofferenza..Da troppo tempo portavo nel mio cuore e nella mia vita solo odio.. , rancore, solitudine e un dolore nello stomaco che non mi abbandonava da mesi. I segni evidenti di questo stato d’animo e di un vissuto disordinato e insano erano anche ben visibili sul mio fisico (se ricordi), violato e segnato da tatuaggi violenti e rabbiosi..Il cammino è stato un percorso di resurrezione, segnato gradualmente dalla presenza misteriosa e buona e dolce di Gesù e Maria a cui, nonostante tutto ( dopo tanti anni di rifiuti), ho voluto affidarmi, iniziando il cammino, quando ho ricevuto la benedizione alla partenza nella collegiata di Roncisvalle. Non ti racconto i mille episodi in cui ho avuto la percezione che Qualcuno camminasse accanto a me..e mi consolasse e mi prendesse per mano: gesti inattesi di gentilezza…di servizio..di gratuità che un pò alla volta mi hanno ammorbidito il cuore indurito e certamente stupito e interpellato. .Una bella botta per me “che ho sempre pensato di bastare a me stesso e non avere bisogno di nessuno!!” Fra i momenti più belli, vi è anche il nostro incontro a Ponferrada. Non posso negare lo stupore di conoscere da vicino dei frati francescani ( ho sempre ammirato S. Francesco..pur nel mio odio alla chiesa), e vedervi disponibili e attenti ai moltissimi pellegrini così diversi..Ricordo le lacrime durante la preghiera nella chiesetta del Carmen e il nostro dialogo in cui ho vuotato il sacco e per la prima volta da mesi ho raccontato la mia storia e il mio dolore a qualcuno..ad uno sconosciuto..ad un frate!!!. E’ stato per me come risalire finalmente dalla tomba..e tornare a vedere la luce. Desidero ringraziarti per l’attenzione che mi hai dato, per avermi ascoltato…Grazie! Grazie! Ora ho deciso di cambiare vita, che per me significa ritornare prima di tutto alla Fede insegnatami da bambino da mia madre ( quante preghiere per me in questi anni assurdi); significa dedicarmi agli altri, significa donare, fare qualche cosa per chi ha bisogno..così come ho sperimentato per me sul cammino; significa AMARE e basta!. Non ti nego che mi ha molto affascinato la vostra vita, il vostro sorriso, la disponibilità,..il vostro volervi bene, il vostro dedicarvi a Dio in modo assoluto. Che pazzi siete!!!..”Diventare anch’io frate”? E’ un pensiero che mi ritorna..ma non vorrei essere ammattito…Potrebbe il Signore aver bisogno di un giovane perso come il sottoscritto? Potrei anch’io vestire il vostro semplice abito e tendere la mano disinteressata a chi bussa alla porta? Potrò anch’io parlare d’amore e del Signore e della tenerezza di Maria , magari a dei disgraziati..come me? Caro p. Alberto..mi rendo conto di sognare..e forse di essere ancora invasato dell’euforia post cammino..In ogni caso sto pensando seriamente a partecipare ad un altro cammino, quello vocazionale del Gruppo San Damiano che voi frati proponete..! Ho l’impressione che sarà un cammino più impegnativo di quello già fatto in Spagna..ma chiedo di partecipare…se mi vorrete! Ne va della mia vita..che non voglio più sprecare! Grazie ancora..ti mando il saluto pellegrino: Ultreya.
Andrea (23 anni) di Lucca

Preghiera del pellegrino
Gesù nostra via,
fa’ che camminiamo
per i tuoi sentieri,
per quelli che tu hai previsto
per noi.
Gesù nostra verità,
fa’ che ti possiamo conoscere
e avere la certezza della strada
che tu ci proponi.
Gesù nostra vita,
fa’ che troviamo in te la pienezza
di ciò che tu ci prepari
in questa vita e per l’eternità.
(Carlo Maria cardinal Martini)