Mi scrivono in questi giorni numerosi ragazzi, ricordando le belle esperienze estive vissute ad Assisi (sarà la nostalgia dell’inverno!!); ma anche portando nel cuore il recente “Convegno Giovani Verso Assisi” (GvA). Quanti bei ricordi…, ma anche quanti interrogativi!!!
Per molti infatti, era la prima volta che si recavano nella città di san Francesco, rimanendone incantati. Assisi ha significato per essi anche l’incontro con la realtà (per lo più sconosciuta) dei Frati, delle basiliche, del Sacro Convento… E conseguentemente la lista delle domande arrivatemi, è davvero lunga:
Come vive un frate francescano ad Assisi, presso la Basilica e la Tomba di San Francesco? Qual è la sua missione in questo posto così speciale? Come è l’interno del Sacro Convento?
In questo interessante video che hanno preparato i Francescani Conventuali di Assisi ( i custodi da sempre del complesso basilicale), possiamo scoprire un poco della vita quotidiana dei frati del Sacro Convento, che è scandita prima di tutto dalla preghiera e dalla liturgia; dalla predicazione del Vangelo anche attraverso le nuove forme di tecnologia ( come insegnava P. Massimiliano Kolbe! ). Una vita connotata fortemente dallo stile fraterno e da una condivisione in comunità di tutto; con l’accoglienza poi e il sostegno delle migliaia di pellegrini che ogni anno visitano la tomba di san Francesco e le basiliche; la celebrazione del sacramento della confessione e del ministero dell’ascolto; la conservazione dell’incalcolabile patrimonio artistico (strumento unico di bellezza e spiritualità) come dell’antica biblioteca, ma anche la cura della natura (l’orto..la selva..), la musica, le porte sempre aperte ai giovani ecc…
Assisi: un luogo benedetto dalla presenza di san Francesco che ancora sa toccare il cuore di ciascuno, per la sua bellezza e armonia, e per la presenza devota, umile e laboriosa dei frati francescani.
Nel 2007, Papa Benedetto XVI rivolse ai frati rinuiti in Assisi (per il Capitolo generale) un messaggio con alcune toccanti parole che volevano riassumere la vita e la missione dei francescani nella chiesa e nel mondo:
E’ necessario che la grande Famiglia dei Frati Minori Conventuali si lasci ancora sospingere dalla parola che Francesco ascoltò dal Crocifisso di San Damiano: “Va’ e ripara la mia casa” (2 Cel I,6,10: FF 593). Occorre pertanto che ogni Frate sia un vero contemplativo, con gli occhi fissi negli occhi di Cristo. Occorre che sia capace, come Francesco di fronte al lebbroso, di vedere il volto di Cristo nei fratelli che soffrono, portando a tutti l’annuncio della pace. (…)
Sia dunque per ogni figlio di San Francesco saldo principio quello che il Poverello esprimeva con le semplici parole: “La Regola e vita dei frati minori è questa, cioè osservare il santo Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo” (Rb I,1: FF 75). (…) Ai Minori Conventuali è chiesto di essere innanzitutto annunciatori di Cristo: avvicinino tutti con mitezza e fiducia, in atteggiamento dialogico, ma sempre offrendo la testimonianza ardente dell’unico Salvatore. Siano testimoni della “bellezza” di Dio, che Francesco seppe cantare contemplando le meraviglie del creato: tra gli stupendi cicli pittorici che ornano questa Basilica e in ogni altro angolo di quel meraviglioso tempio che è la natura, si levi dalle loro labbra la preghiera che Francesco pronunciò dopo il mistico rapimento della Verna, e che per due volte gli fece esclamare: “Tu sei bellezza!” (Lodi di Dio altissimo, 4.6: FF 261). Sì, Francesco è un grande maestro della “via pulchritudinis”. Sappiano i Frati imitarlo nell’irradiare la bellezza che salva; lo facciano in particolare in questa stupenda Basilica, non solo mediante la fruizione dei tesori d’arte che vi sono custoditi, ma anche e soprattutto mediante l’intensità e il decoro della liturgia e il fervido annuncio del mistero cristiano.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
Grazie di quanto fate nel quotidiano, nella Vostra semplicità
Pace e bene.
Luca
Bellissimo, Grazie!!! Pace e Bene
Laudato si’, mi’ Signore,
per quelli ke perdonano per lo Tuo amore
e sostengo infirmitate e tribolazione
Il Video è splendido; grazie a questo video ho potuto rivedere Padre Maurizio e tutti gli altri frati; mi mancano tutti moltissimo. I miei benemeriti studi stanno volgendo al termine. Ho chiesto l’assegnazione della tesi. Durante questo tempo ho continuato a calzare i sandali della speranza. Gesù buono mi attende nel chiostro lì dove mi ha chiamato.
Laudate e benedicete mi’ Signore e rengraziate
E serviateli cum grande humiltate
Alessandro Nicodemo