Riporto oggi le perplessità e le domande di un ragazzo (…) di 21 anni che mi scrive da Cremona. Come sempre, le lettere che propongo, spero siano di aiuto a tanti altri giovani in situazioni analoghe
Il Signore vi benedica. A Lui la nostra Lode!
Lettera di (…) Giovane di 21 anni
“Caro fra Alberto, grazie per il tuo bellissimo blog che mi sta molto aiutando nel mio cammino.(.) .Finalmente mi sono deciso a scriverti per sottoporti le mie domande e le mie paure. Da qualche mese ho nel cuore il desiderio (o meglio..degli interrogativi) alla vita francescana. Tutto comincia la scorsa estate quando sono stato (di passaggio, tornando dal mare) con alcuni amici ad Assisi. Per la prima volta ho incontrato da vicino san Francesco e… ho come preso un pugno nello stomaco ..!! E’ stato un colpo inaspettato, e per certi aspetti “terribile” ..! Dire che il Signore mi ha parlato, forse è troppo,..ma di sicuro qualche cosa di forte è successo in quel luogo dove mi ero preso un momento per me…(ero andato al mattino presto alla chiesa di San Damiano). Ricordo poi, un altro incontro particolare: in basilica ho fatto due parole con un frate giovanissimo, forse francese, mio coetaneo..; un breve dialogo, in cui più che parlare ero esterefatto al “guardare”questo giovane come me, che già aveva fatto una scelta così grande! Ho avuto da quell’incontro la chiara percezione di avere fin’ora perso tempo…di una vita sprecata in cose banali! Tornato a casa (sono di Cremona), per alcuni giorni mi sono trovato come stordito e non pensavo ad altro! Poi, piano piano è ripresa la vita di sempre (l’università..il calcio , la ragazza..il sabato sera) e tutto mi sembrava una specie di “incubo” passato..da dimenticare in fretta. Ad Assisi avevo acquistato una biografia del santo ( di Carlo Carretto) insieme a un piccolo Vangelo. Quasi segretamente mi sono messo a leggerne qualche pagina (di entrambi) la sera, prima di dormire…ed è stato come riaccendere una miccia! Poi devo dire, il tuo blog, ha fatto il resto…Ora sento che ho molte cose da chiarire in me…Intuisco da un lato che Gesù e la figura di san Francesco vanno a toccare alcune miei parti profonde..forse anche “strane”: il mio bisogno di libertà assoluta..di partire ed andare..di fare qualcosa di grande per gli altri..di gettare via tutto ciò che in me è superfluo, la voglia di dare un senso profondo alla mia vita (finora molto superficiale) e anche di dare un segno alternativo a questa società marcia..il bisogno di risposte vere e forse di Dio..per sempre??! Dall’altra mi vedo frenato dai miei molti difetti e peccati e credo di essere “indegno” di una missione così grande..Sono un ragazzo come tanti..in fondo mi è piaciuto finora divertirmi..e farmi la mia vita (al di là dei miei grandi ideali) e non so se potrei essere capace di questa scelta.. Sono ambizioso, impulsivo… supeficiale.. sensuale.. e attratto spesso solo da ciò che mi piace.. Ho fatto anche più di qualche cavolata e scelte talvolta molto egoiste e cattive di cui mi vergogno…, che ad Assisi ho confessato dopo tanto tempo, ma che ancora mi pesano ! Mi spaventano anche le molte rinunce che intravedo..; ho anche pensato di essere andato un pò “fuori” di testa..Dunque, sono in confusione più totale..(…) Chiedo un aiuto e un consiglio. ciao.
(lettera firmata)

Risposta di frate Alberto
Pace a te caro (…). Grazie prima di tutto per la fiducia e per quanto mi hai scritto di te. Sono contento di averti in qualche modo sollecitato con il mio blog. Come spesso scrivo, il constatare quanto aiuti i giovani, mi dà forza nel proseguire in questo sevizio talvolta oneroso.
Circa quanto mi scrivi credo che nella vita di ciascuno di noi, arrivi prima o poi il tempo in cui, dal profondo, emergano le domande fondamentali. Si tratta come di sorgenti sotteranee..che restano latenti fin quando non trovano un terreno più disponibile e meno resistente che consente loro di sgorgare, rivelarsi, venire a galla, manifestarsi.
Queste sorgenti, sono la parte più genuina e autentica e limpida di noi stessi, troppo spesso sotterrata da metri e metri e strati di abitudini, e stordimenti vari e impegni quotidiani che ci impediscono di vederle e persino di percepirle! Poi, arriva un incontro inaspettato, un passaggio imprevisto ad Assisi, un dialogo di pochi minuti, ma vero e forte, …ed ecco, ..la sorgente è come un fiume in piena che tutto travolge!!!
Ringrazia il Signore, caro fratello, che ti ha rivelato il meglio di te, il tesoro nascosto dei tuoi sogni e dei tuoi slanci più puri e arditi!! Che poi, questi conducano verso la consacrazione religiosa e francescana, ebbene questo, caro fratello, esige (come sempre scrivo) un cammino serio di discernimento e accompagnamento, (come per es. il percorso del Gruppo san Damiano); chiede che tu abbia un bravo religioso con cui dialogare ( un padre spirituale), vuole che tu dedichi tempo alla preghiera personale (tutte cose che presumo tu sappia da buon lettore del blog). Mi preme invece sottolinearti un altro aspetto!!
Non pensare ad una tua “indegnità” e non crogiolarti in essa!!! Non soffermarti sui tuoi peccati o difetti o mancanze con un senso di ineluttabilità!!! Il Signore non chiama a sè i perfetti, gli inossidabili, i “già santi” dalla nascita; se così, non avrebbe chiamato neppure S. Francesco, ma neanche un San Paolo..o un S. Ignazio di Loyola.. Il Signore infatti, ha uno sguardo molto più grande del nostro e rivolge il suo invito a chi Lui desidera, ricerca chi Lui vuole e chiama con gratutità quelli che da sempre Lui porta nel cuore per una missione tanto speciale..
Peccati, difetti, mancanze, vizi…, ferite..; credimi, sono il bagaglio di partenza di ogni giovane in ricerca vocazionale ( fu così anche per il giovane san Francesco) e questo non deve stupirti..!!! Piuttosto, nel tuo zaino, preoccupati invece che non manchi l’umiltà e la disponibilità per iniziare un cammino di conversione e di penitenza( questo sì è indispensabile!!), così come non potrà mancare la docibilità verso i tuoi accompagnatori e le tua guide spirituali che ti solleciteranno al cambiamento e al rinnovamento interiore; non potrà mancare il tuo affidarti con disponibilità alla Parola del Signore e ai suggerimenti dello Spirito Santo; non potrà mancare la tua preghiera fiduciosa.

Permettimi un suggerimento che ti parrà un pò strano: quando la tua parte meno nobile, e gli aspetti meno belli di te sembrano prevalere e ti spaventano…, ebbene: loda il Signore!!! Sì, loda il Signore proprio per quanto più ti è faticoso, e ti disturba; lodalo per i tuoi vizi più ricorrenti, lodalo per le tue infedeltà, lodalo per i tuoi peccati, lodalo per le tue ferite!!!
Se infatti ci viene spontaneo lodarlo nel bene, è alquanto prezioso e utile imparare a lodare e ringraziare il Signore anche nelle nostre difficoltà e mancanze. Solo Lui infatti, ci può risanare e guarire! Solo lui infatti sa il perchè dei nostri cedimenti! Solo Lui sa farci vedere anche attraverso i percorsi tristi del male, l’occasione di bene, la Provvidenza, che sempre vi è nascosta e in azione, nonostante tutto!!
Questo atteggiamento ci aiuta a sentirci in ogni caso figli, mai abbandonati, mai persi nei nostri meandri oscuri, ma sempre degni di perdono e amcizia e amore. La Lode, ci dona la speranza; la Lode rafforza la fede; la Lode ti aprirà gradualmente la strada dell’accettazione di te, delle tue ferite e delle tue piaghe, facendoti andare oltre, verso di Lui!! Sperando di incontrati presto, ti benedico.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
Primo errore: Andare ad Assisi, luogo pieno di "cattive" suggestioni francescane.Secondo errore: Leggere la vita di San Francesco e di Gesù (il Vangelo) è lo stesso errore di un certo Ignazio di Loyola, e si sa che è finito Santo!Terzo errore: parlare con i frati giovani (sono i più contagiosi!)Quarto, gravissimo e imperdonabile errore: confessare i tuoi peccati e renderti conto di dovertene pentire. Così è capitolato il povero san Francesco che si sentita "tutto nei peccati".Come è finita? Come potrebbe finire per te. Dopotutto si entra in convento – secondo san Francesco – per convertirsi dai peccati e cercare… Leggi il resto »
Carissimo amico, la tua umiltà nell'ammettere che non ti senti degno di intraprendere la strada per donarti a Gesù, sono sicuro che già è un primo segno che Dio sta donandoti per iniziare un lungo e articolato percorso che ti permetterà di capire quale sia la strada che realmente il tuo cuore desidera percorrere. Affidati a un padre spirituale , un sacerdote un frate e vedrai che i tuoi dubbi e le tue perplessitá troveranno una risposta concreta. Se solo lo avessi fatto anch'io……Pace e bene. Domenico.