Vi penso… forse un pò al mare… o ai monti.. o semplicemente a casa vostra, ma comunque con la possibilità di qualche giorno di riposo, prima di ricominciare la scuola o il lavoro! E’ importante e necessario saper staccare da una quotidianità talvolta divorante!
Al riguardo, questo principio vale anche per la vita spirituale; ecco allora come diventa utile ricercarsi durante l’anno qualche giornata di ritiro e ristoro per stare più vicini al Signore, mettendo da parte tante preoccupazioni e dedicarsi solo a Lui! Questa esperienza è stata vissuta recentemente da un folto gruppo di ragazzi e ragazze in ricerca vocazionale, che (all’inizio di agosto) hanno partecipato agli esercizi spirituali vocazionali proposti dai nostri frati della basilica di S. Francesco in Assisi. Ce ne parla Francesco, un giovanissimo (21 anni) studente di filosofia che ha seguito quest’anno il cammino del Gruppo Vocazionale S. Damiano (il gruppo di orientamento alla vita francescana per il nord Italia). Ringrazio Francesco per la sua disponibilità a narrarci quanto vissuto, augurandogli di cuore, di continuare a restare in ascolto della Volontà del Signore, così come è avvenuto in quei giorni privilegiati e di grazia.
Benedico tutti.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
Testimonianza di Francesco
Cari amici in ricerca vocazionale, mi chiamo Francesco e ho appena partecipato ad Assisi agli Esercizi Spirituali per giovani in discernimento vocazionale che ogni anno i Frati Minori Conventuali (custodi da sempre della tomba del Poverello) propongono a quanti sentono di voler seguire il Signore più da vicino e avvertono una possibile sua chiamata a servirlo come frati e sacerdoti francescani.
Sono stati appena quattro giorni ma davvero molto intensi, soprattutto dal punto di vista spirituale e psicologico. Le giornate erano scandite da momenti di preghiera comunitaria, riflessioni proposte da P. Giancarlo Paris (rettore del Postulato di Brescia) e ampi spazi di silenzio nei quali poter meditare e pregare personalmente.
Era la prima volta che io vivevo un’esperienza come questa, che, devo dire, mi ha molto toccato dal punto di vista interiore e mi ha fatto progredire anche nel mio cammino di discernimento.
Dei molti momenti vissuti, oltre alle riflessioni del relatore, molto curate e concrete, mi ha particolarmente colpito la liturgia di preghiera per la Santa Chiesa, attraverso la lettura di alcuni passi di un’omelia di Paolo VI. Benedetto XVI continua a rivolgere un forte richiamo ai Cristiani, perché preghino per la Chiesa e la santificazione dei sacerdoti e dei suoi membri. Questo è un atteggiamento molto francescano. San Francesco, infatti, fu sempre devoto alla Madre Chiesa proprio in un momento della storia in cui imperversavano le eresie e si elevavano contro di essa aspri venti di polemica, che minacciavano di lacerarla. Egli fu chiamato dal Signore a riparare questa Chiesa e mai operò contro di essa, anzi si recò egli stesso a Roma per affidare alla protezione del Sommo Pontefice il nascente Ordine.
Oltre a questo aspetto gli Esercizi Spirituali mi hanno fatto capire quanto sia importante imparare ad affidarsi completamente al Signore e confidare nel suo amore. La Parola di Dio è ricchissima di passi in cui è presente il tema dell’abbandono e della fiducia nei confronti di Dio e della sua infinita misericordia, passi che mi sono preso l’impegno di leggere e meditare, affinché il Signore aiuti anche me a fidarmi completamente di Lui, come fece Francesco: “nel digiuno e nel pianto invocava la clemenza del Salvatore e, diffidando di se stesso, poneva tutta la sua fiducia in Dio… incominciò ad accusarsi di essersi attardato troppo per viltà” (FF 336, 337).
Approfitto anche di questa occasione per ringraziare tutte le persone che hanno condiviso in questi giorni le loro esperienze e le loro storie, i volti e i sorrisi dei ragazzi e delle ragazze che ho incontrato, i frati e le suore per la loro sincera testimonianza di vita e l’accompagnamento spirituale che mai ci hanno fatto mancare.
Rivolgiamo al Signore la nostra fiduciosa preghiera perché mai faccia mancare operai alla sua messe, perché, come a Francesco, continui a rivolgere il suo incessante invito a tanti uomini e a tante donne di buona volontà: “va’ e ripara la mia casa” e soprattutto perché ci doni la forza di abbandonarci interamente alla sua volontà e al suo amore.
Pace e bene a tutti!
Francesco – info@vocazionefrancescana.org