Questa mattina (ore 9,00 circa) una fortissima scossa di terremoto (con epicentro nel Modenese) si è percepita anche a Padova. La Basilica del Santo, con i suoi campanili svettanti e le aeree cupole è stata messa a dura prova: sono caduti dei calcinacci e parti di intonaco in una volta del deambulacro.
Alcune crepe si sono prodotte nelle murature ed ora la basilica appare transennata in alcune zone, anche se i tecnici subito accorsi, sembra non abbiano evidenziato particolari danni strutturali all’edificio.
Due pensieri mi sopraggiungono alla mente e al cuore: il primo è un grazie a S. Antonio che ha garantito l’incolumità dei tantissimi pellegrini presenti in basilica. Il secondo pensiero fraterno va alle popolazioni colpite dal sisma, alle famiglie che vivono il dolore per la morte dei loro cari, a quanti sono in estrema sofferenza perchè si vedono improvvisamente privati di tutto (casa… lavoro… affetti… futuro…). Con tutti e ciascuno, la Comunità del Santo, si sente partecipe e in comunione di preghiera e innalza all’Altissimo e a S. Antonio l’antica eppure attualissima invocazione:
A flagello terraemotus libera nos Domine
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org