In questi giorni drammatici, per il grave terremoto che sta colpendo le nostre regioni, con le molteplici ferite umane e materiali subite, non è scontata la speranza e un pò tutti ci sentiamo più precari e vacillanti, senza sicurezze e appigli.
Nel contempo, anche alcuni tristi eventi che hanno riguardato più da vicino la Chiesa e il nostro carissimo Papa Benedetto (a Lui tutta la nostra simpatia e incoraggiamento e preghiera: è un grande!!) sono stati oggetto di molteplici polemiche e fonte di giudizi carichi di sfiducia, ma anche di notevole disprezzo e cattiveria e “fantasie” specie da parte dei mass-media. Addolora invece e colpisce vedere il Papa tradito..: la stessa cosa è successa a Gesù, ucciso a causa di un amico, per colpa di uno dei discepoli a Lui più vicini!!
Certo, si ha un pò l’impressione in questi ultimi tempi (anche per altre questioni come il lavoro e l’economia precaria) che tutto crolli, che nulla sia saldo, che non ci sia più alcuna certezza, nessun punto di riferimento, nessun futuro…. Vorrei al riguardo lanciare a tutti e a ciascuno un proclama, un annuncio, un invito solenne, ma per nulla retorico: a non avere paura, a non temere!
Sono le parole che Giovanni Paolo II pronunciò, il giorno della sua elezione affacciandosi al balcone della basilica vaticana, sono le parole di Gesù tante volte presenti nei Vangeli. Sono in fondo le parole che sentì risuonare in cuor suo il giovane S. Francesco quando ricevette dal Crocifisso di S. Damiano l’invito: “Va e ripara la mia casa... Non vedi che cade in rovina?”.
Di fronte alla paura, al crollo, ai dubbi, ai tradimenti, all’incertezza, al timore… la prima tentazione è sempre la fuga oppure il rifiuto o la chiusura in sè stessi, oppure l’annichilimento della coscienza in una bottiglia di alcool come purtroppo è successo ieri sera qui a Padova in “Prato della valle”, dove migliaia di giovani si sono ritrovati per il “Bottellon”, in nome del “dio vino”: “un’occasione mancata ” di riflessione e solidarietà e di senso di rispetto anche con i morti, il dolore di molti e le distruzioni di queste ore e a pochissimi chilometri da Padova! Ma questo è il prezzo del paganesimo ormai dilagante senza pietà e compassione per nessuno, per cui diventa “normale” fare festa mentre altri accanto a te piangono!!!
La vicenda di san Francesco ci mostra un’altra via: quella del compromettersi, del prendersi a cuore, del condividere, dello spendersi, del dare la vita, dell’amore, della speranza che nasce dalla fede e dalla certezza di avere un Dio Padre nei cieli che mai abbandona questa umanità ferita; che sgorga dalla forza dello Spirito Santo che sempre guida la sua Chiesa pur nei marosi delle tempeste; si nutre della certezza della presenza di Gesu‘ in mezzo a noi. Ma… mi rendo anche conto che se mancano questi riferimenti… non è poi così semplice guardare avanti, guardare oltre, scegliere gesti alternativi e controcorrente!!
Dunque caro fratello che hai ancora un pò di fiducia in Gesù, ma che forse, come tanti, hai guardato con sconcerto e pessimismo alle vicende di questi giorni, ebbene: tocca a te!!! Non tirarti indietro! Rinsalda la tua fede! Mostra la tua speranza! Questo nostro mondo sarà migliore solo se tu lo vorrai! La Chiesa sarà più luminosa e santa solo grazie al tuo donarti! Il bene che nascerà sarà solo quello che tu trasmetterai con le tue mani e il tuo cuore! Il Vangelo risplenderà se tu ancora lo annuncerai e testimonierai. Tu puoi “riparare”.., tu puoi “guarire”.., tu puoi “illuminare”…
C’è bisogno di giovani “ardenti” e ancora affascinati da grandi ideali, c’è bisogno di ragazzi e ragazze puri e fedeli e lieti, c’è bisogno di famiglie unite e salde, c’è bisogno di preti e sacerdoti e religiosi generosi e appassionati di Gesù e del suo Regno.
C’è bisogno di te!!!
San Francesco ti ha mostrato una via! E per te….qual’è la tua strada?
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org