Per la maggior parte delle persone la mattina non è il momento più facile della giornata… anzi, è proprio il contrario! Si inizia la giornata svegliandosi il più tardi possibile per dormire di più, poi ci si prepara velocemente e si parte per i tanti impegni quotidiani…
Anche a con me succedeva così, per tanto tempo, per tanti anni. Ma un po’ di tempo fa qualcosa è cambiato e mi sono accorta che il modo in cui si inizia la giornata può fare (tutta) la differenza per come poi si vivono tutti gli altri momenti della giornata. Penso che un po’ tutti noi abbiamo questa sensazione, perché quando le giornate iniziano male a volte già perdiamo la motivazione per andare avanti… ma c’è una buona notizia: anche il contrario è vero! Ed è proprio questo che ho sperimentato nella mia vita, ed è ciò che vorrei condividere con voi.
Quello che è successo è che alla sera facevo fatica ad avere un momento di preghiera più prolungato, quindi preso la decisione di spostare la mia preghiera al mattino, svegliandomi 30 minuti prima del solito e dedicando quel tempo a Dio. Un piccolo gesto, un piccolo sforzo, che però ha cambiato la mia vita.
Non penso che Dio ci chieda più di questo, non ci chiede niente di più che un piccolo spazio, in cui ci apriamo per ricevere quello che lui ha in serbo per noi. Decisioni che non dimostrano “quante grazie meritiamo” (la grazia non si merita…, si riceve in completa gratuità!), ma in cui rispondiamo a questo amore che ci chiama sempre, a queste braccia spalancate di Gesù che ci aspettano per tenerci sempre più stretti.
“Gesù non guarda tanto alla grandezza delle azioni, e neppure alla loro difficoltà, ma all’amore che fa compiere questi atti” (Santa Teresina di Lisieux).
Dico questo perché, quando ho cominciato con questo modo di pregare al mattino, non è stato per niente facile, perché mi distraevo innumerevoli volte, iniziavo a pensare ad altre cose, al fatto che dovevo ancora prepararmi per la giornata, che dovevo fare questo e quello… ma Dio è sempre paziente con noi, e con il tempo mi ha aiutata e ho imparato a concentrare quelle mie poche energie mattutine per stare con Lui.
Mi mettevo in preghiera, ringraziavo per tutti gli avvenimenti della giornata precedente, invocavo lo Spirito Santo e aprivo la mia Bibbia. Leggevo piccoli brani, prima passando per il Vangelo e dopo un po’ di tempo prendendo anche il coraggio di esplorare l’Antico Testamento. Con il tempo che passava, ho cercato di avventurarmi in diversi libri, alcuni anche poco riconosciuti ma che sono per me una ricchezza immensurabile.
Ancora oggi cerco di fare davvero attenzione a quelle parole, perché credo che la Parola di Dio abbia un potere che non riusciamo neanche a immaginare. E leggendo queste parole, cerco di farle mie, di capire quello che Dio vuole dirmi in quella giornata attraverso quel brano, e chiedo forza a Lui, perché Lui mi aiuti a vivere quelle parole. Perché mi aiuti a vivere il Vangelo!
A poco a poco quelle parole ci cambiano il cuore. È un dono prezioso che Lui ci ha dato, ed è un mezzo unico con il quale Lui vuole parlarti del Suo amore per te, di cosa vuole per la tua vita, di cosa ha preparato per ognuno, di cosa può diventare la tua vita se è veramente piena e felice.
“Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata” (Isaia 55,10-11).
La parola di Dio non è statica, ma ha un effetto concreto nel nostro cuore, anche quando non ce ne accorgiamo nemmeno. All’inizio non sapevo quali frutti questa pratica del mattino avrebbe portato nella mia vita, ma ho deciso di fidarmi. E prendere questa decisione di avere tutte le mattine quel momento alla presenza di Dio mi aiuta a ricordare che Lui ha un proposito per la mia vita, che Lui ha qualcosa per me, che mi aspetta, non solo in quella giornata, ma in tutti i giorni della mia vita.
Mettere Dio al primo posto nella giornata mi ha insegnato tanto perché mi ricorda che Dio deve essere anche al primo posto nel mio cuore, nella mia vita, nei miei pensieri, nelle mie scelte, nelle mie parole… deve essere proprio prima e al centro di tutto. Ed è questo che davvero cambia la vita.
Perché più ti apri alla grazia di Dio, più vuoi stare insieme a Lui. Più vuoi pregare, più vuoi stare con Lui anche in altri momenti della giornata. E così l’amore cresce in un circolo virtuoso, che non finirà mai, se noi continuiamo tutti i giorni a prendere la decisione di vivere la vita con Lui.
Ti invito a provarci, a fare questo piccolo passo e avvicinarti alla Parola di Dio nelle Sacre Scritture, non necessariamente nella modalità specifica che ti ho condiviso qui, puoi sceglierne anche un altro modo. L’importante è questa apertura, questa decisione: il riconoscere che Dio ha qualcosa di prezioso per te lì! Sono sicura che se deciderai di farlo non te nei pentirai, e magari cambierà la vita anche a te.
“Senza queste due cose non potrei vivere: perché la Parola di Dio è la luce dell’anima e il tuo sacramento è il Pane della vita” (Tommaso da Kempis).
Elena, 21 anni, Padova – info@vocazionefrancescana.org
Al mattino come ci si sveglia i pensieri cominciano ad affiorare a premere tutti intenti a richiedere la ns attenzione; puó capitare in questo andirivieni di pensieri che nella” sala di attesa” della ns mente il mio Dio si trovi in uno “status di anticamera” desideroso di essere accolto dalla ns attenzione; una attesa paziente e composta, conosce bene le ns incombenze, gli affanni, le ns difficoltà, i ns limiti i ns peccati e miserie…
mario