È meglio scrivere a mano o a computer nella vita spirituale? Che tipo di diario spirituale è bene avere, un quaderno o un file? Oggi proviamo a entrare in questo difficile tema.
In tre altri articoli abbiamo provato a vedere insieme che cos’è un diario spirituale (lo trovi qui), perché questo strumento è davvero essenziale nel cammino di discernimento vocazionale (qui trovi 5 motivi) e come si usa in concreto (eccolo qua). In questo articolo invece proviamo a vedere se è meglio avere un diario spirituale di carta oppure su file digitale.
Da molto tempo è in corso un dibattito fra le guide spirituali riguardo l’uso o meno della tecnologia all’interno della vita spirituale, durante la preghiera oppure, appunto, nello scrivere il diario spirituale. Un dibattito aperto.
Qui proviamo a farne una sintesi e a darvi qualche indicazione in merito: cartaceo o digitale? Vediamo!
Una scelta possibile: carta o digitale?
Quando abbiamo spiegato che cosa sia un diario spirituale, abbiamo detto che è un luogo in cui poter scrivere in piena libertà ciò che riguarda la relazione personale con il Signore, la vita di preghiera e il proprio cammino spirituale.
Abbiamo già detto che è importante che ciascuno “costruisca” questo luogo, così intimo e personale, secondo le proprie preferenze, perché ci si possa sentire “a casa“.
Tipicamente questo si fa a partire da un quaderno (sì, con dei fogli fatti proprio di carta…), che può avere varie dimensioni e colori, essere a righe, a quadretti, ecc… come volete: l’importante è appunto che vi sentiate a vostro agio, che lo sentiate come una cosa vostra.
Alcuni invece potrebbero sentirsi meglio utilizzando un documento digitale. La scelta fra queste due macro categorie sta a voi. Va tenuto conto però che il supporto che sceglierete (cartaceo o digitale) non sarà “neutro”, ma influenzerà poi il risultato, rendendo questo strumento più o meno efficace nel vostro cammino.
Perché la scrittura manuale su carta è migliore?
Molte guide spirituali continuano a preferire e suggerire il supporto cartaceo, per vari motivi:
- l’atto della scrittura manuale è un atto di per sé “creativo”: l’inchiostro sulla carta dà vita a qualcosa che prima non c’era, in maniera fattuale, effettiva, nella realtà tangibile; nella scrittura digitale invece questa caratteristica (pur presente) risulta un po’ edulcorata, meno evidente;
- si ritiene che scrivere manualmente su un foglio permetta di fermarsi davvero nelle parole che vanno ad imprimersi sulla carta, perché il movimento anche del corpo partecipa alla creazione delle parole in maniera più plastica rispetto alla scrittura digitale;
- la scrittura manuale permette di esprimere molte sfaccettature emotive e “para-testuali”, al di là delle parole scelte, attraverso la calligrafia, l’ampiezza, la dose di forza impressa sulla carta, ecc…, tutte caratteristiche non presenti nella scrittura digitale;
- ciò che è fissato concretamente su un foglio di carta ha un carattere di permanenza e durata molto diverso da quello di un documento digitale; avere concretamente davanti a sé un quaderno e poterlo sfogliare manualmente ripercorrendo quanto vissuto in passato è un’esperienza molto diversa rispetto allo scorrere un documento digitale.
Eppure anche la scrittura digitale può avere i suoi vantaggi…
Tuttavia talvolta anche la scrittura digitale può avere i suoi vantaggi:
- la scrittura su carta non permette di tornare indietro, modificare, cancellare, cambiare, ma è un atto irreversibile, si può solo andare avanti; nella scrittura digitale invece è possibile ritornare su quanto scritto, integrare, fare collegamenti, approfondire, in maniera più libera e creativa;
- il supporto digitale ci permette di scrivere quanto vogliamo e dove vogliamo; tutti ormai abbiamo sempre con noi un dispositivo (smartphone, tablet, pc…), e quindi risulta molto più semplice annotare in tempo reale ciò che desideriamo, senza dover avere con sé il proprio quaderno personale, una penna, uno spazio su cui appoggiarsi, ecc…;
- i dispositivi digitali ci permetto anche di inserire disegni, fotografie e molti altri elementi in maniera molto più semplice e rapida rispetto al quaderno cartaceo.
Quindi, cosa scegliere?
In conclusione quindi a mio parere puoi scegliere ciò che ti sembra possa essere più adatto a te. Un criterio potrebbe essere questo:
- se scelgo di scrivere il mio diario spirituale solo durante un momento specifico che fisso nella mia giornata (per esempio la sera in camera mia), sarà meglio un quaderno; se invece voglio poter scrivere in qualunque momento, sarà meglio un documento digitale;
- se mi esprimo meglio manualmente, mi è facile scrivere con una penna, mi sento a mio agio sulla carta, certamente sceglierò un quaderno; se invece mi piace aggiungere foto di ciò che ho vissuto, scrivo molto meglio su una tastiera che a mano, allora opterò per un file.
Va anche detto che forse non è necessario trattare queste due possibilità come delle alternative nette. Ci possono essere anche commistioni fra le due:
- puoi scegliere di avere sia un diario cartaceo (per i momenti di preghiera stabili e fissi durante le tue giornate), sia un file aperto su cui prendere appunti negli altri momenti della giornata; questo ti permette la maggiore flessibilità e forse efficacia, anche se in questo modo si perde il vantaggio di avere tutto in un unico luogo…
- qualcuno infine suggerisce di provare ad utilizzare un tablet e la sua relativa “penna”: la scrittura a mano libera su tablet è di fatto una vita di mezzo fra le due alternative sopra citate, e riesce a recuperare e mettere insieme alcuni dei vantaggi dell’una e dell’altra soluzione; non sarà comunque la stessa cosa che scrivere a mano su carta, ma anche questa può essere una soluzione di mezzo.
Conclusione: due raccomandazioni finali!
In conclusione, torna la stessa raccomandazione di sempre: dopo aver riflettuto personalmente su questa cosa, confrontatevi sempre con la vostra guida spirituale prima di prendere una decisione sul vostro diario spirituale (potete anche mandare a lui/lei il link di questo articolo, così poi potrete confrontarvi insieme). Il confronto con chi vi conosce e vi guida è sempre fruttuoso e vi può aiutare a vedere aspetti nuovi e inaspettati.
E poi (ultima raccomandazione, la più importante), qualunque sia poi la vostra scelta riguardo alla forma del vostro diario spirituale, ciò che conta di più però è un’altra cosa: usatelo! Vi prego, usatelo! È uno strumento utilissimo per il vostro cammino!
Se avete bisogno di altri consigli o un confronto, scrivetemi pure, vi risponderò volentieri (la mia mail è qui sotto, oppure usando il form “un frate risponde” che vedete qui a lato o qui sotto). Anche nei nostri corsi vocazionali affrontiamo questo argomento: se vi interessa approfondirlo, trovate le informazioni a questo link.
Buon cammino ancora a tutti, che il Signore benedica il vostro impegno, la vostra passione, il vostro desiderio di lui.
fra Nico – franico@vocazionefrancescana.org