È importante avere un diario spirituale: ecco 5 motivi!

Oggi vorrei parlarvi di un’attività che potrebbe trasformare il vostro percorso di fede e di discernimento vocazionale: tenere un diario spirituale. So che per qualcuno potrebbe sembrare un’idea strana o forse non avete mai considerato l’idea di tenere un diario, ma permettetemi di spiegarvi perché tenere un diario spirituale potrebbe essere un prezioso strumento per il vostro cammino.

Sì, tenere un diario spirituale può fare la differenza nel tuo cammino di fede. Perché? Provo a enumerarvi i 5 motivi per me più importanti del perché il diario spirituale sia uno strumento indispensabile nel discernimento vocazionale.

PS: se ancora non sai che cos’è un diario spirituale, a questo link trovi un articolo dedicato: che cos’è un diario spirituale!

1) Ti permette di esplorare la tua interiorità

Immagina il tuo diario spirituale come uno spazio privato, solo per te e il tuo Signore, in cui puoi esprimerti liberamente e senza giudizio. È un luogo in cui puoi registrare i tuoi pensieri più profondi, le emozioni che ti attraversano e le esperienze che vivi nel corso delle tue giornate.

L’esercizio di mettere per iscritto è un modo formidabile per esplorare te stesso/a, per ascoltare la tua voce interiore e per capire meglio ciò che ti guida. Scoprirai piano piano dentro di te pensieri, emozioni, intuizioni, ispirazioni di Dio, che mai avresti pensato di portarti dentro!

Crescere in consapevolezza di sé, delle proprie percezioni ed emozioni, dei propri pensieri e vissuti interiori è la porta d’ingresso di un vero discernimento spirituale e vocazionale: se non sapessi davvero cosa c’è dentro di me, su che cosa potrei fare discernimento?

2) Ti permette di rallentare e scoprire il senso di ciò che vivi

Quando ti immergi nella scrittura del tuo diario spirituale, ti permetti di rallentare, di tornare su ciò che hai vissuto e di riflettere sulle tue esperienze passate. Viviamo tutti sempre di corsa, e siamo sempre in balia del rischio di saltare da un’esperienza all’altra, senza avere la capacità di fermarsi e assaporare davvero qualcosa.

Il processo di discernimento vocazionale spesso è anche costellato di paure e pieno di incertezze. Ecco perché tenere un diario spirituale è ancora più importante. È uno spazio sicuro in cui puoi esprimere e affrontare le tue paure, i dubbi e le preoccupazioni. Scrivere di queste emozioni ti aiuterà a prenderne distanza e a sviluppare una maggiore consapevolezza di ciò che stai affrontando.

La rilettura (giornaliera o settimanale) del tuo vissuto ti permetterà piano piano di vivere ogni cosa con una profondità del tutto diversa, di lasciarti colpire e trasformare da ciò che vivi, di scoprirne i significati più veri e profondi, di rielaborare le fatiche e le paure in maniera spesso del tutto nuova e inedita per te.

3) Ti permette di riconoscere i segni di Dio

Queste riflessioni, quando vissute in un contesto di preghiera e unione con Dio, possono essere dei punti di luce che ti mostrano che cosa il Signore sta compiendo nella tua vita, quale direzione piano piano sta emergendo dai tuoi passi.

In questo senso il tuo diario spirituale diventa anche uno strumento per riconoscere i segni del passaggio di Dio nella tua vita. Questi infatti a volte possono diventare indizi preziosi nel tuo cammino di discernimento, perché spesso ciò che è più importante rischia di sfuggirci, immersi come siamo nella frenesia delle nostre giornate.

4) Ti permette di rileggere il tuo vissuto a distanza di tempo

Immagina poi quanto sia bello poter tornare indietro nel tempo e rileggere le pagine del tuo diario spirituale. Vedrai quanto sei cresciuto/a, come sei cambiato/a nel tempo, come si è evoluta la tua relazione con il Signore.

Sarà come avere un prezioso compagno di viaggio, testimone della tua crescita e del tuo percorso di discernimento e del tuo rapporto con Dio. Inoltre, rileggendo le tue pagine in seguito, potrai trovare ispirazione e incoraggiamento, ricordandoti di come hai superato le tue paure e hai fatto progressi lungo il tuo cammino.

Nel rileggere le pagine del tuo passato emergerà un profondo senso di gratitudine e il desiderio di restituire al Signore quanto ti ha dato di vivere lungo la storia della vostra relazione di amicizia.

5) Ti permette di preparare l’incontro con la guida spirituale

Se dunque avrai tenuto il tuo diario spirituale, avrai a disposizione il materiale più prezioso per preparare l’incontro con la tua guida spirituale. Il diario ti permetterà infatti di ripercorrere quanto vissuto nelle ultime settimane e farne una tua sintesi, lasciando emergere i tratti più importanti della tua vita spirituale.

Preparare con cura l’incontro con la tua guida spirituale è essenziale perché il tuo cammino possa portare frutto e per godere al massimo dei benefici del confronto con chi ti accompagna nel cammino. Abbiamo scritto un post proprio su come preparare l’incontro con la tua guida, e ti consiglio di andare a rileggerlo, lo trovi a questo link (avere un diario spirituale ti aiuterà soprattutto nei passi 4 e 5 di questo semplice metodo che ti proponiamo).

Conclusione

Quindi, ti incoraggio a iniziare questa pratica di tenere un diario spirituale. Prenditi del tempo ogni giorno o ogni settimana per sederti e lasciare che le parole scorrano sulla pagina. Non ci sono regole rigide, scrivi liberamente e autenticamente. Un’unica raccomandazione: fallo alla presenza di Dio, invoca il suo Santo Spirito. Non si tratta di un’opera solo tua: è una scrittura a quattro mani!

In un prossimo post proveremo a spiegare concretamente come usare questo strumento di discernimento (come fare, quando, quanto tempo dedicare, cosa scrivere…). Nel frattempo potete scriverci le vostre domande in merito usando il box “un frate risponde” (qui sotto o qui a lato).

Buona scrittura e buon discernimento!

fra Nico – franico@vocazionefrancescana.org

PS: se ancora non sai che cos’è un diario spirituale, a questo link trovi un articolo dedicato: che cos’è un diario spirituale!