Nel vangelo risuona un invito: “seguimi“! Un invito d’amore eterno, perenne ed immenso, continuamente rivolto dal Signore a tanti giovani di buona volontà.
Dal Vangelo di Matteo (8,18-22)
Mentre andavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, concedimi di andare a seppellire prima mio padre». Gesù replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu va’ e annunzia il regno di Dio».
È Gesù che passando sulla nostra stessa strada e facendosi nostro compagno di cammino, continua a fidarsi di noi, invitando alla sequela, alla missione, al dono, all’amore: un invito appassionato, segnato dalla Croce e dalla radicalità del vangelo!
La tentazione di tergiversare, di mettere in atto compromessi vocazionali, di prendere le distanze è subito forte: “aspetta… prima devo fare questo, poi quest’altro..; oppure non sono degno, non sono pronto, è troppo esigente e rischioso. E poi..(come vediamo nel vangelo citato) devo occuparmi niente meno che di mio padre, che è morto.. devo dargli sepoltura!”. È forte e conturbante questa immagine di morte e di una tomba che impedisce la sequela!!
Ecco alcune domande per un discernimento:
- Quando è risuonato in me questo invito? Come ho reagito?
- Dove mi trovo nel cammino?
- Quali sono i compromessi che più mi distolgono dal seguire il Signore?
- Quali sono i cadaveri e gli scheletri e le tombe e i legami che nella mia vita mi imprigionano togliendomi libertà e gratuità per la sequela?
- Quali scuse o resistenze sento di avere accampato fino ad ora per rimandare, non ascoltare, minimizzare tale invito?
- Cosa sta significando per la mia vita una risposta oppure un diniego?
fra Alberto – info@vocazionefrancescana.org