Cari giovani amici,
abbiamo celebrato pochi giorni fa il S. Natale, il Natale del Signore Gesù: festa di luce, di gioia e di speranza per tutti noi.
Un gioia e una consolazione da non lasciarci derubare o in fretta dimenticare! Anche in tempo di pandemia, e nonostante le tante ferite fisiche, sociali, psicologiche e spirituali che il virus ha prodotto; nonostante i timori e le inquietudini che ci stanno accompagnando verso il nuovo anno!!
Siamo chiamati invece mantenere viva ed accesa nel nostro cuore e a continuare a diffondere attorno a noi almeno un barlume di quella luce gentile che ha raggiunto nella notte santa le nostre profondità, là dove certo albergano le nostre incertezze, le nostre paure e stanchezze, insieme però anche alle nostre speranze e attese più belle.
Può apparire poca cosa una debole fiamma, una flebile luce, eppure questa ha il potere di rompere le tenebre, di illuminare la via, di indicare la strada.
Lo splendido prologo del vangelo di Giovanni letto anche in questi giorni ce lo ha ricordato:
La luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta, non l’hanno inghiottita, non l’hanno spenta. La luce del bambino di Betlemme risplende anche quest’anno, senza abbagliarci, ma donandoci di poter camminare insieme con il conforto di un piccolo chiarore.
J.H. Newman pregava così:
“Guidami tu, luce gentile, guidami nel buio che mi stringe, la notte è scura, la casa è lontana, conducimi tu luce gentile. Tu guida i miei passi, luce gentile, non chiedo di vedere assai lontano, mi basta un passo, solo il primo passo, conducimi avanti, luce gentile.”
Lo abbiamo imparato in questi mesi: siamo creature fragili, vulnerabili, grumi di terra che respirano e che vivono di sorrisi, di parole buone e di abbracci. Il Natale del Signore ci ha raggiunto e continua a raggiungerci ancora, lì dove siamo, dove attendiamo, dove soffriamo, dove desideriamo.
Dio stesso ci ha parlato per mezzo del suo Figlio, la Parola diventata carne, corpo esposto all’evento insieme traumatico e magnifico, doloroso e gioioso, passivo e vitale della nascita.
Lui, il Figlio, ci parla ancora, e finchè ci parla, noi siamo vivi; ci dice:
“non temere, non sei solo, non sei sola. Sei prezioso, sei preziosa. La tua umanità è preziosa, la tua umanità buona è la mia dimora, la mia casa; non mortificarla, non sprecarla, lascia che fiorisca e ridonala: la tua vita fiorirà”.
E allora, ormai concluso questo anno 2020 così difficile, incamminiamoci in compagnia del Signore ai prossimi giorni e mesi con rinnovata speranza e fiducia: abbiamo un buon compagno di strada!
Ancora e sempre Buon Natale a tutti, di cuore! Buon Anno Nuovo 2021!
Al Signore Gesù sempre la nostra lode.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
Conducimi Tu, Luce gentile.
Conducimi nel buio che mi stringe:
la notte è scura, la casa è lontana.
Conducimi Tu, Luce gentile.
Non chiedo di vedere troppo lontano;
mi basta poter fare un passo, solo il primo passo.
Conducimi avanti Luce gentile.
perché Tu mi guidassi e conducessi
sulla strada che io indicavo. Io volevo vedere!
Adesso Tu mi guidi, Luce gentile.
Io volevo certezze: dimentica quei giorni!
Purché l’amore Tuo non m’abbandoni!
Finché la notte passi, Tu mi guiderai,
senza più timori, a Te, Luce gentile.
Conducimi Tu, Luce gentile
conducimi nel buio che mi stringe:
la notte è scura, la casa è lontana.
Conducimi Tu, Luce gentile.