Ogni frate, necessariamente è votato alla Missione: ne va del suo carisma, della sua specifica vocazione! Questa si svolge nelle più svariate forme.
Una molteplicità di presenze e impegni
Ci sono dunque frati che concretamente si spendono in paesi lontani, nei classici luoghi definiti come missionari (in Asia, Africa , Sud America..), ma anche tantissimi frati che dedicano la loro vita all’annuncio e alla testimonianza evangelica nelle nostre città e paesi, accanto e in mezzo alla gente e per la gente. Vi è chi opera in parrocchie o a servizio delle chiese locali, chi nei santuari nel ministero dell’accoglienza e del perdono, chi nella predicazione o nell’insegnamento, chi in opere di carità (con disabili o tossicodipendenti, minori, emigrati..), chi scrive libri o gestisce una radio o parla alla televisione, chi segue i giovani o gli universitari, chi sta in mezzo ai più poveri e chi frequenta l’università, chi fa pellegrinaggi confidando nella Provvidenza, chi prepara pasti alla mensa dei poveri o chi semplicemente dà testimonianza del vangelo con il suo stile di fraternità e il suo modo di relazionarsi liberamente con tutti, in modo umile e semplice. Ad ogni frate non manca dunque la possibilità di esprimersi e dare testimonianza serena e bella della propria vocazione.
Le missioni “di strada”
Una modalità che ci caratterizza sono le missioni al “popolo” o “di strada”, caratterizzate da un annuncio semplice, gioioso ed immediato del Vangelo nei quartieri, nelle piazze, sulle spiagge, nei campus universitari, nelle scuole, nelle case e nelle famiglie, nelle carceri e in ogni ambiente senza preclusioni, perché ovunque il Signore opera e la sua grazia può risplendere anche là dove parrebbe impossibile. Più volte ho parlato nel blog dell’esperienza in Italia della “sveglia francescana”, realizzata dai giovani frati per le vie e le piazze di Roma.
Uno stile tipicamente “francescano” ci caratterizza in questo andare fra la gente: è una missione fatta di tenerezza, condivisione e vicinanza con tutti, a chi è vicino, ma anche ai margini della Chiesa e della società. Una missione che non fa proselitismo e che nessuno esclude, ma che vuole annunciare e offrire ad ogni persona, con semplicità, delicatezza e rispetto, il meglio che abbiamo: Cristo e il Vangelo , secondo quanto ci chiede san Francesco nella nostra Regola (Reg. Non Bol. cap. XVI, 33-34)
[43] I frati poi che vanno fra gli infedeli, possono comportarsi spiritualmente in mezzo a loro in due modi. Un modo è che non facciano liti o dispute, ma siano soggetti ad ogni creatura umana per amore di Dio (1Pt 2,13) a e confessino di essere cristiani.
L’altro modo è che quando vedranno che piace al Signore, annunzino la parola di Dio perché essi credano in Dio onnipotente Padre e Figlio e Spirito Santo, Creatore di tutte le cose, e nel Figlio Redentore e Salvatore, e siano battezzati, e si facciano cristiani, poiché, se uno non sarà rinato per acqua e Spirito Santo non può entrare nel regno di Dio (Gv 3,5).
[44] Queste ed altre cose che piaceranno al Signore, possono dire ad essi e ad altri; poiché dice il Signore nel Vangelo: “Chi mi riconoscerà davanti agli uomini, io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli” (Mt 10,32); e: “Chiunque si vergognerà di me e delle mie parole, il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando tornerà nella gloria sua e del Padre e degli angeli” (Lc 9,26).
Di seguito trovate un bellissimo video realizzato dai nostri frati di Bruxelles per riassumere e indicare il senso della missione francescana . In pochi minuti ci fa scoprire la missione ” stile francescano “.
Al Signore Gesù sempre la nostra lode
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org