Santa Chiara d’Assisi rappresenta l’anima femminile del carisma francescano. Di questa ragazza probabilmente sappiamo poco, ma forse conosciamo ancor meno le Clarisse, donne che ancora oggi ne continuano il messaggio e lo stile di vita.
Ci aiuterà ad avvicinarci alla figura di santa Chiara e a scoprire chi siano le Clarisse, suor Maria Francesca, una giovane consacrata del monastero del Noce di Camposampiero (Pd), attraverso un itinerario a tappe fino alla festa della santa, l’undici agosto.
Un grazie di cuore a suor Francesca e alle sue consorelle Clarisse che ho invitato a pregare per tutti noi.
fra Nico – franico@vocazionefrancescana.org
Vedi qui tutti i post della serie La Vocazione di santa Chiara

Chiara, una donna innamorata di Dio.
Un nome così attuale, Chiara, una giovane chiamata a seguirlo e a sceglierlo, continuamente. E una vocazione meravigliosa, scoperta passettino dopo passettino. Un percorso profondo di scoperta della Sua volontà, che in tanti aspetti assomiglia al cammino di ciascuno. Nonostante 800 anni di differenza!
Cosa accomuna la chiamata a essere Clarissa oggi con l’esperienza vitale e amorosa di santa Chiara?
Ci aiuta un’opera d’arte
Appena 30 anni dopo la sua morte, avvenuta nel 1253, viene realizzata una tavola istoriata (= che narra una storia), oggi custodita nella Basilica di Santa Chiara in Assisi, che costituiva un primo immediato – spesso anche l’unico – approccio storico alla sua biografia.
È imponente! 276×163 cm! Eseguita da un anonimo “Maestro di S. Chiara”, serviva per far conoscere la santa ad ogni pellegrino che si recasse sulla sua tomba e per trasmettere il senso della vita di Chiara, le motivazioni della sua scelta e il messaggio che ha lasciato come testimonianza evangelica.
Una grande pagina di un fumetto
La tavola si presenta come una grande pagina di un fumetto, con diverse vignette, che si posizionano come in due ante richiudibili di un tabernacolo. Ritraggono episodi importanti tratti dalla sua avventura con Dio. Si parte da sinistra in basso, si risale e si ridiscende dalla parte destra. In centro, lei. Sembra un po’ imbronciata. Addirittura arrabbiata! No no, è lo stile dell’epoca, come si può poi confrontare con il resto della tavola…
Molti punti interrogativi
Le piccole scene della pala parlano di passi coraggiosi, incontri decisivi, conflitti esistenti e di una comunità che, oltrepassando muri e limiti, tende al mondo eterno di Dio. Il punto è… quanto ha vissuto Chiara? Circa 60 anni? E come mai ben 5 scene su 8 coprono solo i primi 16 giorni della sua storia di sequela? E tutti gli altri anni?? Qualcosa non torna. È sorprendente che ci sia questo forte risalto alla storia vocazionale di Chiara… Forse l’autore vuole dirci qualcosa di importante?
A tali quesiti proveremo insieme a trovare risposte durante questo tempo che ci divide dalla sua festa, l’11 agosto. E a riconoscere in lei una maestra di “discernimento”.
suor Maria Francesca – https://www.clarissedelnoce.it/
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Per approfondire:
– N. KUSTER, M. KREIDLER-KOS, La pala di S. Chiara di Assisi: una nuova immagine di santità, Italia Francescana 80 (2005) 393-426.
– C. MCINALLY, R. MELNICK, J. WOOD, Chiara e Francesco, dagli occhi al cuore, Centro Francescano Internazionale per il Dialogo.
– C. FRUGONI, Una solitudine abitata, Ed. Laterza 2006.
– M. C. RIVA, Santa Chiara: una vita dipinta, Edizioni Biblioteca Francescana 2019.