Si celebra oggi, domenica 3 maggio, la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. Una preghiera ancora più necessaria in questo tempo di precarietà e di orizzonti nebbiosi se non oscuri per tanti giovani che si chiedono inquieti: dove andrò, cosa farò, come spenderò la mia vita, dove troverò pienezza e senso e gioia e bellezza?
Domande a cui l’uomo da solo non riesce a rispondere se non parzialmente: la vocazione (la propria strada, la casa dove abitare, l’amore in cui spendersi), infatti, nessuno se la realizza da solo, nessuno può imporsela o darsela esclusivamente da sé! La vocazione prima di tutto va cercata, va intuita, è una scoperta, è un incontro, è un dono.
Ma se la vocazione è dunque un dono e una visione offertaci, essa è nello stesso tempo sempre anche un compito, un impegno, una responsabilità: cielo e terra, divino e umano vi dialogano e vi si compenetrano; è insieme proposta gratuita dall’Alto e scelta e coinvolgimento libero e cosciente da parte di noi stessi. Come due note che devono rincorrersi e intrecciarsi armoniosamente per generare una musica straordinaria e unica, la sinfonia della nostra vita!
Chiediamo al Signore con forza e insistenza che ci indichi la strada, ci mostri la via da seguire e in questa possiamo incamminarci e spenderci appassionatamente.
A Lui sempre la nostra Lode.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org