Il Vangelo dei discepoli di Emmaus è sempre di grande rivelazione per noi: siamo anche noi in cammino, ma siamo anche noi impediti a riconoscerlo?
Dal Vangelo di Luca (24, 13-25)
“Ed ecco, in quello stesso giorno, il primo della settimana, due dei discepoli erano in cammino per un villaggio di nome Emmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo”.
Due discepoli, li immagino giovani, sono per strada fuori Gerusalemme. Se ne stanno andando delusi e amareggiati dopo i giorni di terrore e disperazione per la passione e morte di Gesù a cui hanno assistito: tutto sembra finito, naufragato; le tante speranze e attese, deluse; il male e la morte e l’arroganza del potere sembrano avere il sopravvento. L’amore, la giustizia, la verità, la bellezza, la gioia che Gesù aveva loro ispirato…. tutto ormai dissolto.
Gesù in persona si fa loro accanto, compagno di viaggio, ma i loro occhi sono diventati ciechi, il loro cuore si è indurito e non accetta di lasciarsi ancora coinvolgere, per non subire altre delusioni: non riescono e non vogliono riconoscerlo!
Ma attorno alla mensa, in quello spezzare il pane e in quel “farsi pane” che il forestiero misteriosamente rinnova, ecco riemergere i ricordi, le emozioni, gli affetti e i tanti gesti d’amore vissuti e condivisi con Gesù : gli occhi finalmente si riaprono, il cuore si riaccende d’amore, la vita riacquista la sua forza e la sua bellezza.
Gerusalemme, la città da cui erano fuggiti impauriti e delusi, ridiventa la loro meta e missione: dall’incontro con il Signore Gesù, il Risorto, il Vivente, un profondo cambio interiore, contro ogni prospettiva di fuga e paura, di morte e desolazione. Una nuova speranza c’è ora da comunicare e condividere, il bene e la bellezza ancora possibili, una nuova responsabilità e maturità si delinea…
Gesù sempre si fa accanto, nostro compagno di viaggio, pane del cammino, oltre ogni nostra sfiducia e solitudine. Lui sa ancora far luccicare i nostri occhi, incendiare il nostro cuore, ridonarci vita nuova; sempre ci fa ricominciare, sempre ci rende testimoni e missionari.
Al Signore Gesù la nostra lode.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
Preghiera per la 57° giornata mondiale di preghiera per le vocazioni
Si celebra domenica prossima, 3 maggio, la Giornata mondiale di preghiera per le Vocazioni. Per l’occasione è stata predisposta una bellissima preghiera che ci può accompagnare in questi giorni. Un testo che anche molto bene si intona al Vangelo di oggi…
Signore Gesù,
incontrare te è lasciare che il tuo sguardo
ci raggiunga lì dove ci siamo nascosti.
Solo i tuoi occhi vedono e amano tutto di noi:
donaci la luce del tuo Spirito perché guardando te
conosciamo il nostro vero volto di figli amati.Signore Gesù,
scegliere te è lasciare che tu vinca l’amarezza delle nostre solitudini
e la paura delle nostre fragilità; solo con te la realtà si riempie di vita.
Insegnaci l’arte di amare: avventura possibile perché tu sei in noi e con noi.Signore Gesù,
seguire te è far sbocciare sogni e prendere decisioni: è darsi al meglio della vita.
Attiraci all’incontro con te e chiamaci a seguirti per ricevere da te il regalo della vocazione:
crescere, maturare e divenire dono per gli altri. Amen