Credo che quasi nessuno di voi sappia che oggi qui a Padova noi frati francescani celebriamo la festa della beata Elena Enselmini! Ecco a voi un’approfondimento su di lei e una piccola riflessione per noi!
“E questa chi è?” direte…
Si tratta di una suora di clausura, una monaca clarissa (cioè appartenente all’ordine fondato da Santa Chiara), vissuta a Padova negli stessi anni di S. Antonio. Era di famiglia nobile e da giovanissima scelse di lasciare tutti gli agi che la sua condizione le garantiva per entrare nel povero monastero dell’Ara Caeli, appena fuori dalle mura della città.
Lì conobbe, qualche anno dopo, S. Antonio e fra loro nacque una profonda amicizia spirituale, fatta di confidenze e sostegno reciproco: eh sì, anche i santi hanno bisogno di un amico, di affetto, di calore umano!
È proprio nel loro monastero, che S. Antonio il 13 giugno 1231 lascerà questo mondo, accudito dai suoi frati e dalla stessa Elena.
Oggi il suo corpo è custodito nel Santuario dell’Arcella, proprio accanto alla cappella che ricorda il luogo della morte di Antonio, immerso nel moderno quartiere multietnico della città di Padova, dove noi frati francescani stiamo in mezzo alla gente, soprattutto ai più giovani, offrendo un luogo di incontro e di integrazione fra le varie culture.
Il Monastero della suore Clarisse continua invece ancora la sua presenza a Camposampiero, presso il Santuario del Noce, sorto sul luogo dove svettava anticamente un poderoso albero fra le cui fronde il Santo, pochi giorni prima della morte, si fece costruire una cella.
Nella preghiera di stamattina, in occasione della festa, fra i vari testi proposti, c’era anche una predica di S. Antonio. Ve ne riporto un passo:

Dai Sermoni di S. Antonio di Padova
“Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutte le tue forze e con tutta la tua mente” (Mt 22,37).
Nel santo Vangelo troviamo detto “Dio tuo”, e perciò lo si deve amare di più! Infatti amiamo di più le cose nostre che quelle degli altri.
[…] Ama dunque con tutto, non con una parte. Se riservi una parte di te stesso per te, sei tuo, non suo. Vuoi averlo tutto?
Dagli il tuo ed egli ti darà il suo; così non avrai niente di te, perché avrai tutto lui con te stesso. Amerai dunque il Signore Dio tuo con tutte le tue forze.
Credo proprio che S. Antonio e la beata Elena siano persone così: ogni giorno cercavano di dare tutto di sé a Dio e ai fratelli, senza trattenere nulla, ricevendo così quel centuplo che riempie la vita di gioia.
Fratelli in cammino, che il Signore ci dia di poter fare altrettanto.
Vuoi anche tu averlo tutto? Dagli tutto, ogni istante, per come puoi.
Il resto lo farà Lui!
fra Nico – franico@vocazionefrancescana.org
grazie perché con i vostri canti e le vostri riflessioni mi aiutate a pregare meglio ,ancora grazie