Francesco vuole a tutti i costi essere qualcuno nella sua vita; coltiva sogni di gloria e fama e auto realizzazione. Parte persino in guerra pur di guadagnarsi un titolo nobiliare, aspirando a diventare cavaliere! Ma durante una cruenta battaglia contro Perugia è fatto prigioniero.
Dal Vangelo di Marco ( 1,40-45)
Venne da lui un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!».
Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
L’incontro con il lebbroso
“Il Signore dette a me, frate Francesco, d’incominciare a fare penitenza così: quando ero nei peccati mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia. E allontanandomi da essi, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza d’animo e di corpo. E di poi, stetti un poco e uscii dal mondo”. (dal Testamento di san Francesco – n. 110)
Privato della libertà e di ogni bene, rientra però finalmente in sè stesso…. senza più evadere o scappare! Inizia così a riflettere sul senso più vero della sua esistenza e delle sue scelte.
Scopre e incontra per la prima volta il Signore, come persona viva accanto a Lui, come unico bene che mai viene meno! Da allora, una volta ritornato ad Assisi, ama ritirarsi nelle grotte per pregare e comprendere la volontà di Dio. “Signore, cosa vuoi che io faccia?”: è l’invocazione che continuamente gli ritorna nel cuore! Ma il suo cammino è ancora incerto….e nebuloso.
Un fatto però si rivela centrale, portandolo ad una svolta radicale: l’incontro con un lebbroso che misteriosamente sente di dover abbracciare e baciare vincendo il suo naturale orrore e ribrezzo. Questo gesto folle eppure di grande umanità e compassione, innesca in Francesco un profondo mutamento interiore conducendolo dal rifiuto e dalla distanza e dall’autosufficienza, alla fiducia e all’amore, alla misericordia: verso il prossimo, verso Dio, come pure nei riguardi di se stesso!
Dopo quell’abbraccio e quel bacio, Francesco è un uomo nuovo!
E’ ormai un uomo libero, le cui braccia sono aperte e spalancate su tutto e tutti, senza riserve o paure.
Un orizzonte inedito, appassionante ed amante si è definitivamente aperto davanti a Lui….
Le strade del mondo ormai sono sue e le vuole percorrere, ovunque portando la pace, la gioia, l’amore!
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
Pace e bene,
vorrei chiedervi dove San Francesco ha abbracciato il lebbroso ?
Grazie.
Ciao Giuditta. Non si sa di preciso il luogo: nei dintorni di Assisi, sulla piano fra la città alta e la chiesetta di Santa Maria degli Angeli c’erano diversi lebbrosari, quindi è possibile che sia stato da qualche parte in mezzo alla campagna. Tuttavia seconda una antica tradizione, il luogo potrebbe corrispondere alla chiesetta di Santa Maddalena, che sorge sopra un antico lebbrosario, che è sulla strada che da Santa Maria degli Angeli va a Rivotorto. Fra l’altro proprio di fronte la nostra chiesa di Rivotorto (il santuario del proto-convento), c’è la statua che ricorda questo incontro. Una preghiera per… Leggi il resto »