Ogni anno, l’estate diventa occasione per molti giovani di conoscere più da vicino la nostra vita “da frati”. Fra le varie proposte, molto significativa è stata in agosto un’esperienza missionaria in Perù sulle Ande, là dove da tempo operano i francescani: una presenza segnata dal sangue e dal martirio.
In quel lontano paese, a Pariacoto, su montagne altissime e spoglie e fra poveri campesinos, il 9 agosto1991, due giovani nostri frati polacchi, fra Michael Tomaszek e fra Zbigniew Strzalkowski, furono uccisi dai guerriglieri di Sendero Luminoso.
Ce ne parla Marco Padroni giovane di Parma che, tornato dal Perù, ha deciso di iniziare un’altra esperienza ugualmente “tosta”: l’ingresso nel Postulato di Brescia per un cammino di discernimento e conoscenza più diretta della vita religiosa francescana. A Marco e ai compagni di questa nuova partenza, va un grande incoraggiamento insieme alla nostra preghiera.
Il Signore doni ancora alla sua Chiesa santi religiosi, santi frati!
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org

Sono Marco Padroni, un ragazzo di 29 anni in cammino vocazionale e quest’anno ho scelto di partecipare alla missione francescana in Perù organizzata dalla provincia del Nord Italia dei frati minori conventuali. La parola chiave che mi ha accompagnato lungo tutto quest’anno è stata: partire. Questo verbo per me ha avuto tanti significati: allontanarsi da qualche delusione ma anche da molte sicurezze che ormai sapevano di vecchio e non davano più alcuna soddisfazione; voltare lo sguardo e iniziare a guardare avanti invece che continuare a rimanere legato ad un passato di ricordi; cambiare vita perchè cambiare vita si può ma per farlo è necessario partire. Se aspettiamo che la felicità e la vita piena arrivino con un pacchetto regalo intanto che siamo seduti sul divano davanti alla porta attenderemo invano se invece partiamo alla ricerca abbiamo buone possibilità di trovare quello che cerchiamo.

Ovviamente partire non è un’azione a costo zero: comporta voglia di mettersi in gioco, impegno, desiderio di cambiare e se questo è vero per le esperienza più ordinarie che iniziano tanto di più vale per la missione che, se pur breve, implica adattamento, vita comunitaria, servizio ferma decisione di cercare di vivere l’essenziale. Io sono stato in Perù 25 giorni, un niente rispetto alle esperienze missionarie ordinarie, eppure ho sperimentato fin dal primo giorno che era necessario per me spostare lo sguardo da me stesso e dal mio modo di pensare e di agire e mettermi a servizio; a servizio della comunità di noi giovani missionari del Nord Italia, a servizio dei missionari già presenti sul posto da anni, a servizio della popolazione locale non per dare ma per ricevere.
Il paradosso che sta dentro la missione fatta nel nome del Signore Gesù è uno dei più belli e grandi tra quelli che ho vissuto fino ad ora: sono partito infatti pensando di poter essere utile in qualcosa ed invece ciò che principalmente porto a casa da questa missione non è la soddisfazione per aver aiutato anche se per poco svariate situazioni in forte difficoltà, ma la certezza di aver ricevuto da tutti coloro che ho incontrato un annuncio di fede vivo, efficace e alternativo nei modi e nei gesti rispetto al nostro modo europeo. Ho riscontrato insomma uno dei tesori della Chiesa: quello di poter vivere la medesima fede e rimanervi fermi in tanti modi differenti quante sono le culture del mondo.

Anche grazie a questa esperienza missionaria ho deciso di fare richiesta per entrare in Postulato perchè mi sono sempre più reso conto della bellezza e della necessità, per me e per la mia vita, di approfondire il mio desiderio di donare la vita e amare veramente perchè è impossibile amare senza donare la vita e mi sono apparse sempre più reali le parole bellissime del Signore che nel Vangelo di Giovanni ci annuncia: “Non vedete già il grano biondeggia nei campi”. Sì, Signore, me lo hai fatto vedere tante volte lungo tutto quest’anno che bello sarebbe se anch’io potessi andare a lavorare in questo campo che biondeggia di messe abbondante e buona; se questo è il tuo piano per me Signore mandami così che io partendo possa donarmi tutto, e annunciare ai fratelli con la vita e la parola che Tu sei Parola di Vita e così mettendomi al servizio di tutti potrò vederti nel volto di tutti quelli che incontrerò.