Ieri sera in Basilica del Santo (Pd) sì è vissuto un momento di preghiera davvero intenso e commovente: si sono ritrovate infatti tutte le comunità francescane della zona padovana per celebrare insieme alla propria gente la Via Crucis.
Oltre ai numerosi frati a servizio della Basilica e che ogni giorno fanno accoglienza a migliaia di pellegrini e devoti, sono giunti dal vicino seminario “S. Antonio dottore” i più giovani e baldanzosi frati (studenti in filosofia e teologia) con i loro formatori.
C’erano poi i frati e tanta gente della Parrocchia dell’Arcella in città (con il santuario dove si ricorda la morte di S. Antonio); erano presenti i frati dei Santuari Antoniani di Camposampiero (ultima residenza di S. Antonio), i frati e gli operatori provenienti dal Villaggio S. Antonio che a Noventa Padovana seguono disabili gravi e ragazzi in difficoltà, i frati dalla Comunità san Francesco di Monselice che accompagnano nel loro percorso difficile di guarigione, giovani con dipendenze da droghe, alcol, gioco. Insieme poi, i frati e i collaboratori laici che “costruiscono” e diffondono nel mondo la più diffusa rivista cattolica “Il Messaggero di S. Antonio”.
Davvero una grande riunione di famiglia dei frati e dei laici operanti nelle diverse opere e realtà che nel nome di san Francesco e S. Antonio gravitano su Padova!
Non ho potuto non pensare ieri sera alla varietà di ambiti e servizi ( pastorali, caritativi, sociali..) in cui si esprime il carisma francescano così come alla sua perenne novità. Queste caratteristiche, trovano a mio parere origine dalla Regola che ogni frate professa e si impegna a vivere e che lo stesso san Francesco così riassume: “la vita dei frati è osservare il santo Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo!” A differenza, infatti, di altri Ordini religiosi e congregazioni spesso così mirati nel carisma e nati con obiettivi precisi come l’educazione dei bambini o dei giovani, la cura dei poveri o la missione.., i frati francescani, sono prima di tutto impegnati e provocati e preoccupati a vivere il Vangelo, ogni volta confrontandosi con il contesto ecclesiale e sociale e le istanze del tempo. Si tratta di un principio ispirativo “enorme” e senza confini e quasi “anarchico” che sempre ci costringe ad interrogarci, al rinnovamento, all’inquietudine, a non essere mai seduti o statici, ma nel nome di Gesù a renderci sempre attenti alle necessità e nuove urgenze della Chiesa e dell’evangelizzazione e dei poveri e della carità, ad aprire o reinventare o mutare senza sosta le nostre opere o azioni.
Nel nome del Vangelo che sempre è parola di novità, anche i frati sono chiamati dunque ad un continuo rinnovamento, ad essere in perenne mobilità e fantasia… , per il Regno e la gloria di Dio. Una dinamica certo impegnativa, ma sicuramente alla base del grande fascino e richiamo che la vita francescana sa diffondere attorno a sè ancora dopo 800 anni di vita.
“Vivere e osservare il santo Vangelo“: qui sta il segreto della perenne giovinezza del francescanesimo!
Al Signore Gesù sempre la nostra Lode.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
vedi link con altri video e il testo della Via Crucis