Nelle molte lettere che ricevo quotidianamente, assai frequente è il desiderio di conoscere più da vicino le vicende vocazionali di noi frati. Oggi condivido la storia di fra Antonio Grassi (41 anni) studente in teologia ad Assisi dopo avere iniziato qualche anno fa un cammino di discernimento.
La sua vicenda evidenzia il crescente fenomeno delle così dette “vocazioni adulte“. Come Antonio, infatti, moltissimi sono coloro che (sopra i 30 anni) chiedono di fare con noi frati una verifica e un accompagnamento per meglio comprendere la volontà del Signore sia a livello personale che ecclesiale. Al riguardo vi invito a rileggere un post in cui spiego l’iter che questi fratelli sono chiamati a compiere in vista di un possibile ingresso in convento.
Ringraziando fra Antonio per la sua testimonianza, vi invito a pregare per lui.
Al Signore Gesù sempre la nostra lode.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org

Pace e bene, mi chiamo fra Antonio Grassi, ho 41 anni e vengo dalla Puglia, precisamente da Fasano.
Prima di entrare nell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, lavoravo presso un grande negozio di piante e fiori, dove non mancava la creazione floreale, soprattutto gli addobbi nelle varie chiese. Sempre assiduo e praticante nella mia parrocchia di origine. Nel 1997 sono venuto a conoscenza di una fraternità dell’Ordine Francescano Secolare, che mi ha incuriosito molto e ho iniziato a seguire le riunioni periodiche che i fratelli e sorelle facevano. Qui ho sentito parlare di Francesco d’Assisi e più ascoltavo le parole su di lui e più frequentavo, e più frequentavo e più mi sentivo affascinato e attratto da questo grande santo.
Finché un giorno un frate mi invitò a fare un’esperienza vocazionale. In quel momento la parola “vocazione” mi suonava nuova e non sapevo cosa rispondere e come comportarmi. Caddi nel buio per l’incertezza e la novità e non sapevo che fare e che dire, ma la paura non mi fermò. Partecipai al Convegno Giovani verso Assisi, che ogni anno i frati del centro vocazionale di Assisi organizzano. Quei giorni ad Assisi furono per me l’inizio di una nuova vita, e ricordo che aumentava sempre più in me l’attrazione verso la vita francescana e il desiderio e di scoprire la mia vocazione che sentivo forte verso questo carisma.
Ritornato alla mia vita quotidiana, percepivo come se qualcosa di me fosse rimasto ad Assisi, anche se non riuscivo a comprendere fino in fondo cosa. Sentivo che avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse a leggere l’esperienza che avevo fatto e cosa stava accadendo nella mia vita. Cercai di parlare con un frate, che da quel momento cominciò a seguirmi, divenendo la mia guida spirituale. Con lui compresi che il tormento interiore che avevo e la gioia della novità nel cuore erano la voce del Signore che mi parlava. Così decisi di entrare.
Ora mi trovo sempre in Assisi, presso il convento Franciscanum, dove, insieme ad altri confratelli continuiamo il cammino di formazione e cerchiamo di vivere in fraternità, ognuno con la propria diversità, cultura e lingua, ma sempre con l’unico obbiettivo: seguire il vangelo di Gesù come lo ha vissuto Francesco d’Assisi!
Oggi ringrazio il Signore per avermi fatto dono della vocazione francescana e per tutto quello che ancora fa nella mia vita, affinché possa essere vissuta in totale donazione a Lui. Chiedo a tutti voi, lettori della rivista San Francesco, di sostenere con la preghiera il dono delle vocazioni. Vi saluto con le parole che usava dire San Francesco: «il Signore vi dia Pace».
fra Antonio – info@vocazionefrancescana.org
Sito: http://www.sanfrancescopatronoditalia.it/
