Già più volte vi ho parlato del “Gruppo San Damiano“, il gruppo di discernimento vocazionale francescano che ha ripreso da poco i suoi incontri mensili presso il nostro convento di San Francesco in Brescia (per i giovani del nord Italia).
Alcuni giorni fa vi avevo proposto la bella “lettera di motivazione” di Achille (giovane avvocato torinese), in cui spiegava i motivi di questo cammino.
Oggi riporto la “lettera di motivazione” di un altro ragazzo del Gruppo vocazionale: si tratta di Alberto L. (23 anni) che da poco ha concluso la triennale in ingegneria dopo un soggiorno-studio in Germania. Sono certo che anche le sue parole sapranno incoraggiare e spronare quanti condividono nel loro cuore le medesime aspirazioni e domande.
Affido alle vostre preghiere Alberto e gli altri compagni di cammino.
Ricordo anche a tutti che il prossimo appuntamento del Gruppo san Damiano sarà niente meno che ad Assisi (ponte dell’Immacolata, 5-8 dicembre). Chi volesse unirsi a noi, si faccia vivo.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org

Sono passati circa quattro anni dal mio allontanamento dalla fede. Periodo in cui ho iniziato a dare spazio a vari impegni (il più grande fra tutti l’università), che a poco a poco mi hanno occupato tutte le giornate. È stato un periodo in cui ricercavo tutto ciò che mi avrebbe dato un futuro che sarebbe andato bene a me e ad altri.
Naturalmente quando si ha un tempo pieno di “cose” non si ha nemmeno un istante per riflettere su quello che si sta facendo; si seguono percorsi già tracciati e si procede con i para occhi o meglio gli occhi chiusi. Una di queste cose, al termine degli studi, è stato il trasferimento in Germania. Volevo mettere le basi per una carriera lavorativa in terra straniera.
Accadde però un piccolo cambiamento dopo essere tornato dal matrimonio dei miei amici dal titolo: “Matteo ed Eleonora sposi nel Signore”; una vera cerimonia in cui veniva messo al centro Gesù. Ovviamente, sul momento, non capivo cosa ci fosse di così importante nel metterLo al centro; io pensavo ad altro. Infine ci siamo salutati con una frase che mi sono portato dietro: se costruisci la tua vita sulla vera roccia… La vita fiorisce!
Ho iniziato quindi a confrontare ciò che stavo facendo per vedere se prima o poi sarei fiorito. Vedevo davanti a me solo terra arida. Ho avuto paura che su questo terreno non sarebbe mai fiorito nulla. Dopo ciò ho iniziato a cercare anche io la vera roccia su cui far fiorire la mia vita.

Seguendo gli insegnamenti, che nel tempo i miei educatori mi hanno dato, ho trovato conforto nella preghiera con la lettura di passi di Vangelo. Mi sono poi riavvicinato alla confessione e all’eucarestia; ho provato una forte attrazione per Gesù e la sua parola. Mi sono sentito chiamato.
Ho messo quindi in discussione quello che ho vissuto e ho voluto mettermi in gioco, prendere coraggio e contattare qualcuno che mi potesse aiutare a capire ed accompagnare, in un percorso di discernimento vocazionale.
Ora sono in ascolto del Signore cercando di far luce su questo bello stravolgimento e sulla via da intraprendere per la mia vita.
Alberto
La fede è un dono, come la vocazione. La preghiera costante favorisce l' azione dello Spirito Santo che aiuta a capire, a vivere e a far crescere il dono ricevuto.
Provo una certa affinità con le parole di Alberto… Solo 10-15 anni dopo di lui.. Ogni bene in Gesù a questo ragazzo.