Il 13 settembre a Istanbul, nella Basilica di Sant’Antonio (un santo molto amato anche dai musulmani), la nostra fraternità francescana conventuale (della così detta Custodia di Oriente) ha vissuto un momento davvero bello.
Un giovane frate, fra’ Andrew Hochstedler, ha emesso i voti solenni di castità, povertà e obbedienza. L’evento ha assunto particolare rilevanza anche per la storia personale di questo confratello nato in Turchia da genitori americani protestanti.
Durante la celebrazione un gesto ha commosso tutti: frate Andrew ha fatto la lavanda dei piedi a mamma e papà e ad un gruppo di amici (di provenienze cattoliche, musulmane e protestanti). Il cammino di fra Andrew, come è facile intuire, è stato dunque caratterizzato da una scoperta del cattolicesimo e quindi della vocazione francescana, come da variegati intrecci culturali e commistioni con mondi e tradizioni e sensibilità e lingue molto distanti fra loro (oriente e occidente), ma non per questo incomunicabili. Del resto i frati francescani, da secoli, svolgono in queste terre un ruolo importante di ponte e dialogo e relazioni fraterne e la vicenda di fra Andrew ben si innesta in questo porsi tipicamente francescano di incontro rispettoso e umile con tutti.
Ma come si spiega questa antica presenza francescana in Turchia e in molti paesi dell’Oriente? San Francesco desiderava che i suoi frati portassero il Vangelo nelle “periferie” della fede di allora, cioè, secondo l’espressione del Santo nell’ultimo capitolo della sua Regola: “tra i Saraceni e gli altri infedeli“. In ossequio a questa volontà del fondatore e prescrizione della Regola, i francescani hanno fin dall’inizio avuto una particolare predilezione per l’Oriente.

Ecco l’origine storica della Custodia d’Oriente e Terra Santa, che è una circoscrizione dell’Ordine francescano conventuale (nell’Ordine dei Frati Minori c’è poi la più famosa Custodia “sorella maggiore” di Terra Santa). Attualmente comprende alcuni conventi tra Turchia e Libano (vedi qui), e se il Signore la continua a benedire di nuove vocazioni (e aiuti dalle altre zone del mondo) potrà crescere, proprio in quei paesi che hanno visto l’inizio del cristianesimo e tante e tante persecuzioni, non ancora concluse.
Di seguito ecco la presentazione che fra Elias, giovane studente libanese della Custodia (che ringrazio di cuore!), ha realizzato in italiano, dove mostra l’attività pastorale dei frati e l’attività caritativa, portate avanti in luoghi in cui la presenza francescana è percepita come amica di tutti, vero balsamo per il dialogo tra i cristiani e con chi non conosce ancora il Figlio di Dio.
A ciascuno chiedo una preghiera per fra Andrew così come per i frati della Custodia d’Oriente. E se qualcuno di voi è attratto dalla missione in Oriente, si faccia avanti: il lavoro non manca! Al Signore Gesù sempre la nostra Lode.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
Di seguito, ecco la lettera di ringraziamento che fra Andrew ha indirizzato ai suoi amici (frati e non) che per vari motivi non hanno potuto essere presenti alla sua professione solenne.
Cari Amici Vi scrivo col cuore pieno di gioia per la benedizione che il Signore ha versato nella mia vita e sulla celebrazione della professione solenne due sabato fa. E’ stato molto bello per me, poter pronunciare questo “sì” al Signore circondato dai confratelli, gli amici della parrocchia Istanbul, i genitori e anche dagli amici protestanti e musulmani con cui sono cresciuto. Grazie di cuor per le vostre preghiere, pensieri e messagi di
incoraggiamento. Molti di voi, anche se da lontano, mi avete fatto sentire la vostra vicinanze.
Vi chiedo scusa se non sono riuscito ancora a rispondere a tutti i messaggi e email ma soltanto in queste ultime giornate ho avuto tempo per sedermi al computer ed iniziare a mettere le varie cose in ordine.
Nella pace di Cristo, il vostro fratello Andrew