Oggi parliamo della nostra fraternità di Treviso, dove è attiva un’accoglienza specifica riservata a voi giovani in ricerca vocazionale.
Oggi, 14 gennaio, memoria del beato Odorico da Pordenone (qui per saperne di più su di lui), il nostro blog Vocazione Francescana compie 6 anni! E oggi il Messaggero di Sant’Antonio ci dà occasione di introdurre un argomento per certi versi ‘nuovo’. Il suo nuovo direttore editoriale, fra Fabio Scarsato, è andato di persona a visitare la fraternità del nostro Convento San Francesco di Treviso e ne fa un gustoso resoconto sul primo numero del 2014. Ha pensato infatti di iniziare a raccontare sulla rivista qualcosa della vita dei frati, a partire dalle comunità concrete in cui viviamo.
Perché cominciare da Treviso?? No… non credo perché relativamente vicina a Padova. Più probabilmente perché è una delle comunità a cui è stato chiesto dal Ministro Provinciale di vivere una delle indicazioni principali volute dal Capitolo Provinciale del 2013: curare la vita fraterna e spirituale nel quotidiano (cosa ovvia… o quasi) e… a partire da questo, valorizzare il più possibile l’accoglienza. Accoglienza vocazionale, ma non solo. Quella di Treviso è una delle comunità incaricate di incarnare questo mandato (qui la pagina dedicata all’accoglienza in convento).
Io stesso ho partecipato ad una delle loro prime riunioni comunitarie e ho sentito come i frati avevano compreso e deciso che il loro primo obiettivo in proposito era ed è: imparare sempre di nuovo ad accogliersi reciprocamente per generare e ri-generare tra loro un clima ‘nuovo’ che sia… rigenerante anche per chi frequenta la loro chiesa e il convento. E a maggior ragione per chi chiede di trascorrere qualche giorno da loro per condividere un frammento significativo del loro vivere.

Ma lasciamo la parola a fr. Fabio, che ben dipinge i tratti di questo convento:
[…] Una fraternità di frati variegata: dall’ottantenne fra Giovanni al trentenne fra Alessandro, dal trevisano fra Andrea al romeno fra Ionut, da fra Tarcisio, che è tale da ben cinquant’anni, a fra Tommaso che lo è «solo» da cinque. Ma non così variegata da impedirsi di stare bene assieme: nella preghiera liturgica, che accompagna e scandisce ogni giornata, tanto quanto seduti attorno al tavolo per la cena, abilmente preparata da fra Gianmarco (ma, a onore del vero, complice la provvidenza: che va e viene quando vuole e come vuole, creando nei frati convitati qualche simpatica perplessità sul contenuto o sulla scadenza dell’ultimo pacco-dono). Una fraternità «vera», nel senso meno virtuale della parola (e infatti i nostri simpatici fraticelli hanno qualche problemuccio anche solo con il blog che vorrebbero tenere attivo sul loro sito).I frati di Treviso hanno deciso di scommettere sulla più improbabile e inaspettata delle possibilità: la loro quotidianità. Fare, cioè, le cose di ogni giorno, anche quelle più ripetitive o domestiche, come preparare la lavatrice, discutere e programmare comunitariamente la propria vita, incontrarsi e forse anche scontrarsi ogni istante lungo i corridoi e le scale del convento, riposare nella propria stanza, essere fedeli alla preghiera comunitaria e a quella personale, dandosi anche piccoli segni ulteriori della propria voglia di vivere il Vangelo con entusiasmo e radicalità, come può esserlo un gesto di digiuno o l’ascolto settimanale e comunitario della Parola di Dio. E farlo come se fosse il servizio più importante di questo mondo!
Se vuoi, puoi visitare il sito-blog dei Frati di Treviso. Riporto qui anche il video della recente trasmissione di A Sua Immagine, andata in onda su Rai1 sabato scorso, per il commento biblico di p. Ermes Ronchi OSM.
Bene, cari amici, ora sapete anche che una delle possibilità è quella di qualche esperienza di accoglienza in convento, per far maturare il proprio discernimento vocazionale. Tenete in considerazione questa opportunità e scriveteci pure, se desiderate approfondire… (oppure visitate questa pagina!).
Il Signore vi doni pace e… coraggio!
fra Francesco – info@vocazionefrancescana.org