Com’è faticosa questa strada, com’è illogico per molti lo stile del servizio, del dono, della consegna di sé, piuttosto che quello del pensare prima di tutto a se stessi, al proprio progetto, alla propria realizzazione, o alla scelta più comoda se non addirittura al rimandare o al “non pensare“!?! Ma com’è difficile questo cammino! Altro che il “cammino di Santiago” (800 Km)!!
Dal vangelo di Marco
“Chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore, e chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti. Il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti”.
Queste parole rivolge Gesù all’ Apostolo Giacomo (patrono dei pellegrini), di cui oggi facciamo festa! Sono parole rivolte anche a ciascuno di noi e a tutti i giovani in ricerca della vocazione e dei segni della chiamata del Signore!
Non è forse vero che molte famiglie e coppie, si separano e si spezzano per l’infedeltà e l’egoismo di qualcuno, lasciando dietro di sè una scia di dolore e di ferite spesso insanabili specie nei figli? Non è forse vero che la vita stessa (di un bimbo come di un anziano o disabile..) spesso è rifiutata o offesa o ferita per questi stessi motivi?
Un terribile e malefico senso di autoconservazione, la paura della morte, lo stordimento del benessere, la poca fiducia nel Signore sembrano oggi annichilire e azzerare molte chiamate, molte vocazioni alla vita consacrata e religiosa e matrimoniale.

In realtà , se tale sembra lo scenario sconfortante di questi nostri giorni, vi posso assicurare cari amici che quotidianamente ricevo lettere di ragazzi e ragazze che mi esprimono il loro desiderio di donazione totale, che mi raccontano di essere stati conquistati dal Signore, che mi dicono la loro intolleranza verso uno stile di vivere egoista e sterile, in cui siamo tutti immersi e che non accettano più. C’è una grande sete attorno di acqua viva, c’è una ricerca straordinaria di luce e verità nel cuore di molti. Vi sono ancora giovani meravigliosi, come Filippo (21 anni), che proprio ieri mi ha comunicato la sua decisione di entrare in Seminario, oppure come Elisabetta (27 anni) che a settembre partirà per un’esperienza missionaria di due anni in Africa. Segnalo Cristina e Giovanni che hanno deciso di accogliere un bimbo (il loro bimbo!) che nascerà con una grave malformazione… Segnalo la sig. Luisa che da 15 anni si prende cura, con gioia, di sua figlia Angela, immobile su un letto.. Ricordo Suor Lia (francescana elisabettina) che non so da quanti anni gestisce le cucine popolari a Padova e dà da mangiare a centinaia di barboni ed extracomunitari solo per amore.. Ricordo la meravigliosa sig. Giovanna, che con infinita pazienza e fede si prese cura e perdonò tante volte un marito schiavo dell’alcolismo, e così garantì ai suoi figli una famiglia e un futuro. E così via.. E poi ci sono i tanti umili e grandi gesti quotidiani di molte persone piccole e anonime, che senza clamore, si donano, si spendono, si offrono, si sacrificano per qualcuno: è questa la forza che sostiene il mondo e ancora lo rende bello e vivibile e più umano. Vi invito cari amici, ad avere occhi attenti a queste persone, ai loro piccoli e semplici gesti, alle loro delicatezze e attenzioni, alla loro bontà spicciola.. Questi, credetemi, sono dei rivoluzionari!!! Guardateli bene… non perdetevi nulla di loro..!!
Vi benedico. Lodiamo il Signore sempre.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
