Oggi, 16 aprile, Papa benedetto XVI compie 85 anni. Lo vogliamo ringraziare per la Sua dolce e forte presenza alla guida della Chiesa, per la testimonianza evangelica, per l’amore e la passione verso i giovani più volte manifestato.
Anche recentemente ha scritto un messaggio stupendo (per la Giornata mondiale della Gioventù 2012); ne riporto uno stralcio “vocazionale” a sprone e incoraggiamento di tutti quei ragazzi e ragazze che sentono in cuor loro un desiderio, una chiamata, un appello a seguire il Signore più da vicino nella Vocazione religiosa e nella Vita consacrata.
Grazie Santità! Preghiamo per Lei. Tanti, tanti auguri dai frati francescani della Basilica del Santo e i Suoi giovani “in cammino”!
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org

Cari giovani, per entrare nella gioia dell’amore, siamo chiamati anche ad essere generosi, a non accontentarci di dare il minimo, ma ad impegnarci a fondo nella vita, con un’attenzione particolare per i più bisognosi. Il mondo ha necessità di uomini e donne competenti e generosi, che si mettano al servizio del bene comune. Impegnatevi a studiare con serietà; coltivate i vostri talenti e metteteli fin d’ora al servizio del prossimo. Cercate il modo di contribuire a rendere la società più giusta e umana, là dove vi trovate. Che tutta la vostra vita sia guidata dallo spirito di servizio, e non dalla ricerca del potere, del successo materiale e del denaro.
A proposito di generosità, non posso non menzionare una gioia speciale: quella che si prova rispondendo alla vocazione di donare tutta la propria vita al Signore. Cari giovani, non abbiate paura della chiamata di Cristo alla vita religiosa, monastica, missionaria o al sacerdozio. Siate certi che Egli colma di gioia coloro che, dedicandogli la vita in questa prospettiva, rispondono al suo invito a lasciare tutto per rimanere con Lui e dedicarsi con cuore indiviso al servizio degli altri. Allo stesso modo, grande è la gioia che Egli riserva all’uomo e alla donna che si donano totalmente l’uno all’altro nel matrimonio per costituire una famiglia e diventare segno dell’amore di Cristo per la sua Chiesa.