Oggi (8 marzo) torna la “festa della donna”, una ricorrenza che al di là dei molti significati assunti, talvolta contradditori, diventa una buona occasione per tutti noi di ricordarci e ringraziare e pregare il Signore per le tante donne che da sempre accompagnano la nostra vita!
Approfitto di questa giornata particolare per offrirvi una testimonianza “particolare”. E’ la voce di Francesca, una giovane donna, una ragazza di 25 anni che da qualche mese ha scelto una via ardua e luminosissima: la vita contemplativa e di clausura in un monastero di suore clarisse. Pazzia o passione? Fuga o innamoramento? Una perdita o un trovare?….Ci fa bene e ci aiuta, scoprire come per il Signore, ancora si possa arrivare a scelte così radicali…come a volte solo le donne sanno fare!! Per sbirciare un pò la vita di queste sorelle, vi invito a visitare il loro sito dove discretamente si presentano.
Per chi le volesse conoscere più da vicino si tratta del Monastero di S. Antonio a Camposampiero (Pd) annesso all’antica chiesetta “del Noce” dedicata al Santo più amato nel mondo che qui soggiornò alcuni giorni prima della morte. La comunità sta vivendo in questi anni un’autentica fioritura vocazionale e molte giovani, attratte da questa scelta radicale, sono in cammino e in ricerca accompagnate dalle monache. Lo Spirito soffia… lasciatevi travolgere!!Vi benedico e incoraggio.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
Mi chiamo Francesca, a giugno compirò 25 anni e sono da (…), in provincia di (…).
La mia storia? Posso dire con sicurezza che il Signore mi ha tenuto (e mi tiene) per mano, come tiene per mano ognuno di noi. Ho avuto un’educazione principalmente in una scuola cattolica gestita da …(…). Ho seguito i loro gruppi di formazione fin circa i 19 anni. Con l’inizio dell’università li ho lasciati perché incominciavano ad essere pesanti. Pesanti per le continue provocazioni che facevano sulla vocazione. Certo, ognuno ha la sua, ma mi sembrava che tutto mi volesse portare a convincermi di diventare suora. Ma scherziamo?!
Ho avuto fin da ragazzina una vita molto impegnata in parrocchia, tra i gruppi estivi e il servizio di organista alle celebrazioni. Dio mi stava a cuore, avevo imparato a volergli bene perché sentivo la sua presenza.. ma io stavo qua e Lui là. O meglio, ero io a lasciarlo lì. Quindi durante gli anni di università c’è stato un continuo susseguirsi di alti e bassi soprattutto nella preghiera, ma anche nell’impegno e nel rispetto degli altri. Intanto ero comunque contenta: tanti amici, bella famiglia, molte soddisfazioni. E volevo assolutamente avere un ragazzo. Sì, proprio avere. Ho quindi iniziato a frequentare più giovani, con un fallimento dietro l’altro.
Nel momento più lontano da Dio, nel momento più basso e vergognoso, si è fatto presente in modo così inaspettato e stravolgente da farmi piangere per ore. Attraverso un carissimo amico (quanto sono importanti gli angeli!) mi ha invaso un’Amore così grande, immenso e immeritato tale da farmi chiedere: “Perché a me? Non me lo merito, non me lo merito!”. Il Perdono. Il Padre misericordioso mi ha toccato nel profondo, nella parte più intima. Avevo scoperto l’Amore.
Ora toccava a me: rispondere. Dopo questo incontro straordinario (che è in tutto per tutto una conversione donata solo dalla sua grazia) ho iniziato un lungo cammino di discernimento per poter capire come rispondere. Ho davvero preso in considerazione tutte le possibilità che nel tempo mi si sono aperte. Prima di tutto la vita di coppia, poi la vita consacrata con (…) o con altre congregazioni. Ho conosciuto anche l’esperienza viva di laiche consacrate. Ma… in cuor mio avevo deciso di donarmi totalmente al Signore: qual’era la mia totalità? Ogni esperienza rimaneva come incompleta.
Ho iniziato perciò a partecipare al Gruppo Porziuncola (un gruppo francescano di orientamento e discernimento alla vocazione nella Chiesa). Ad un incontro siamo andati dalle Clarisse di Camposampiero, vicino Padova. Beh, penso l’abbiate capito. Ora sono postulante da 5 mesi in questo monastero. Ma quanto tempo per decidere realmente di ascoltare! Sé stessi e il Signore. Dopo quell’incontro ha continuato a “rodere” questo tarlo…(…) il richiamo era forte…
Sono passati più di 3 anni dalla mia “folgorazione” sulla via di Damasco. Mi ricordo che nel momento più critico in cui veramente non stavo capendo più niente per aver aperto così tante strade, la mia guida spirituale (quanto è fondamentale averla!) mi ha detto: “Con queste porte aperte, attendi ora da dove entra lo Spirito”.
Il primo giorno che sono entrata qui in monastero, le suore mi hanno fatto un certo timore, così vestite di nero da capo a piedi… ma alla sera già ero certa: sì, entrerò qui! E perché la clausura, quindi?
Mi ricordo anche che avevo posto in primis la parola carità. Come viverla qui? Come aiutare il fratello? Poco a poco sto scoprendo la grazia e la bellezza di questa vocazione. L’essere in continua tensione verso l’Alto (o almeno la si cerca nel quotidiano e nella scansione regolare dei tempi) porta nella preghiera personale e comunitaria ad abbracciare chiunque. Anche tutto il mondo. Certo, sento grande la responsabilità.. ogni giorno suonano alla porta per chiedere aiuto, materiale ma soprattutto spirituale, con il bisogno di preghiere. E quanto grande è la verità di Gesù! Basta avere la fede grande come un granellino di senapa per spostare le montagne! Quanto increduli siamo? E il cammino è appena iniziato.. in questi 5 mesi ci sono state difficoltà e conquiste, alti e bassi (costruttivi) che continueranno per tutta la vita. Non smetterò mai di ringraziare il Padre. E per farlo, gli dono la mia vita, insieme alle mie sorelle, ogni giorno.
Francesca
Vorrei unirmi alla gioia di Francesca e augurarle una vita Santa. Anche io tra poco iniziero il cammino di Postulante . Un abbraccio nel Signore a tutti voi. Pace e Bene
Suora di clausura a 59 anni ? E una idea che ha cominciato a ronzarmi dentro. Lasciamo fare a Lui
Suora di clausura a 59 anni ? E una idea che ha cominciato a ronzarmi dentro. Lasciamo fare a Lui
La tua testimonianza si vede che viene da Dio…anch'io faccio la mia clausura a casa mia ma non è lo stesso…con la morte di mio pafre e del mio fidanzato avevo capito che Dio mi chiamava a se…ma sensi di colpa e paure mia mamma da sola non ho saputo decidermi…e un padre spiritualecche mi aiutava…cmq ora ho 43 anni e ancora sono single …il mondo di oggi mi fa schifo con tutte queste volgarita la mamma celeste mi sono vicini e stanno guarendo il mio cuore mi hanno molto perseguitato anche in famiglia…Dio mi aiutera…
Sono anni che il matrimonio e' finito e sento sempre piu' la strada della vocazione il rifiuto per nulla sofferto di un altro compagno,vedo nella mia anima solo la vita contemplativa,sono suora in casa da cinque anni ma lo ero anche da prima e apprezzo le scelte di donne cosi' giovani che sentono la vocazione
Voi frati potreste, per favore, pubblicare qualche altro post dedicato alle clarisse? Magari con qualche altra testimonianza o non so… (siete voi gli intenditori qua, non io). Mi rendo conto che non avrete tantissimo tempo e andare a cercare una testimonianza di una clarissa sia un po' più difficile rispetto all'ottenerne una da una consacrata di vita attiva, ma spero possiate farlo comunque.
Pace e bene. Per quel che è nelle nostre possibilità, abbiamo sempre cercato di far conoscere la realtà claustrale femminile e anche per il futuro non mancheremo. grazie per la fiducia. f. Alberto