Riporto di seguito la testimonianza di Francesco, uno dei giovani del Gruppo Vocazionale San Damiano: un cammino e un gruppo importante per chi vuole discernere la vocazione religiosa francescana.
Recentemente hanno vissuto ad Assisi (alla Basilica di San Francesco) alcuni giorni stupendi di spiritualità. Erano presenti anche altri ragazzi giunti da altre regioni italiane, tutti accomunati dal desiderio di conoscere e interrogarsi sulla Volontà del Signore per la loro vita, tutti affascinati dall’esperienza di S. Francesco. Un grande grazie va alla comunità del Sacro Convento che ci ha accolto con tanta bontà e disponibilità concedendoci di passare giorni intensi, belli e provocanti (quante domande!!!) in quel luogo straordinario… accanto alla tomba di san Francesco (quale benedizione!). Un grazie di cuore anche a Francesco per la sua testimonianza, che ne sono certo, sarà di aiuto e sprone anche ad altri ragazzi “in ricerca”.
Ricordo ai giovani miei lettori che i frati di Assisi, propongono mensilmente dei corsi vocazionali, dei Week end di discernimento in cui è possibile avvicinare e conoscere più da vicino la vita dei frati e l’esperienza francescana: una opportunità stupenda e molto utile di cui approfittare.
Vi benedico e affido a S. Francesco e S. Antonio, e alla Vergine Immacolata.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org

Ciao a tutti, sono Francesco un ragazzo di 19 anni e vivo in un piccolo ma splendido paese della campagna veneta. Studio filosofia a Padova e da ottobre sto vivendo un percorso di discernimento con il Gruppo San Damiano assieme ad altri simpaticissimi ragazzi, che, come me, hanno intuito una possibile chiamata del Signore per la vita consacrata e che per questo stanno vivendo un periodo di verifica.
In questo cammino di ricerca siamo accompagnati da P. Alberto e P. Giancarlo (rettore del Postulato di Brescia), due persone veramente fantastiche, e da una guida spirituale, individuale per ciascuno di noi (riferimento essenziale che penso sarebbe opportuno che tutti avessero).
L’incontro mensile di dicembre è stato particolare e più lungo del solito perché lo abbiamo vissuto ad Assisi presso la Basilica di San Francesco, ospiti dei frati del Sacro Convento. Questo ci ha dato la possibilità di entrare in contatto più diretto e di conoscere meglio la figura di san Francesco e personalmente mi ha anche dato l’occasione per vedere più da vicino come vivono i frati, quali i lori ritmi, come si struttura la loro giornata. Forse questo aspetto apparirà minoritario però per me è stato importante.
Siamo arrivati nel pomeriggio dell’8 dicembre, solennità dell’Immacolata, patrona dell’Ordine francescano, e abbiamo partecipato alla messa solenne in basilica inferiore (una funzione a mio parere stupenda anche se lunga).
Oltre a noi del gruppo san Damiano hanno condiviso questa esperienza anche altri ragazzi provenienti dal centro e sud Italia con i quali si è instaurato fin da subito un clima di fraternità e condivisione.
Le nostre giornate sono state vissute in maniera semplice ma intensa. La mattina iniziavamo (e molto presto!) partecipando alle lodi e alla S. Messa in basilica. Poi la mattinata era dedicata ad una lectio divina a sfondo vocazionale, propostaci dalle nostre guide, a seguire un periodo di meditazione personale per riflettere e fare nostra la Parola di Dio ascoltata e infine un momento di confronto assieme in gruppo. Per me entrambi questi momenti, la meditazione e il confronto, sono stati molto utili e importanti perché mi hanno permesso di conoscermi un po’ meglio, di riflettere anche sui dubbi, sulle incertezze che ho e che sto incontrando facendo questo cammino. Ma la cosa fondamentale, e che sempre più sento indispensabile per me in questo percorso di ricerca, è vivere questo cammino assieme, nella condivisione e nella fratellanza con gli altri compagni di “viaggio”.

I due pomeriggi del nostro incontro sono stati dedicati ad una visita di Assisi e dei principali luoghi francescani: la basilica di Santa Chiara, dove è conservato il crocifisso di San Damiano (ahimè non siamo riusciti a vederlo nonostante ben tre tentativi), la chiesetta di San Damiano, la chiesa di Santa Maria Maggiore, dove furono battezzati Francesco e Chiara, la cattedrale di San Rufino. Questi momenti, certamente più vivaci e dinamici, sono stati per me un’occasione non solo per toccare con mano i luoghi in cui è vissuto Francesco, ma un’ulteriore momento di meditazione.
L’incanto dei paesaggi, l’antichità di quelle pietre, di quei borghi che persino il tempo, forse anch’esso affascinato, sembra aver voluto preservare, inducono al silenzio, all’intimo dialogo con il Signore, nonostante le numerose folle di turisti. Se è vero che l’arte e la bellezza elevano l’anima verso Dio, io confesso di aver sperimentato questo proprio in Assisi, dove tutto, dall’ineffabile stupore per gli affreschi di Giotto, al paesaggio notturno contemplato dalle logge del Sacro Convento, sono una perenne lode al Signore per le meraviglie che ha compiuto.
Le due serate le abbiamo trascorse sempre in clima di preghiera e meditazione. Nella prima abbiamo pregato il Rosario nel chiostro dei morti, mentre nella seconda c’è stata un’ Adorazione Eucaristica notturna assieme ai novizi. Anche queste sono state occasioni per me di riflessione e crescita spirituale.
Molto bello e utile, anche se breve, è stato anche il momento di fraternità con i Novizi, perché mi ha permesso di confrontarmi con chi sta vivendo la tappa decisiva di un discernimento che lo porterà ad essere consacrato.
Sento che questa esperienza è stata davvero importante per il cammino che sto facendo. Mi ha fatto capire delle cose, mi ha provocato nuovi dubbi, nuovi sentieri di ricerca su cui meditare e riflettere da qui al prossimo incontro di gennaio a Brescia. Prego il Signore e la Vergine Maria perché accompagnino me e quanti stanno vivendo lo stesso percorso di discernimento.
Francesco