Certo che “se non sono matti… non li vogliamo“! Alcune volte ci divertiamo a prenderci in giro a vicenda così!
La fotografia ritrae due fraticelli (fra Alberto e fra Giambo) felicemente alle prese con una gigantesca ruspa , durante una loro recente visita (con il gruppo di giovani partecipanti al triduo pasquale al Santo) presso la “Comunità San Francesco di Monselice (Pd)”. “Beata Letizia francescana!”.
L’occasione è stata davvero bella per far conoscere una realtà stupenda dove i frati operano in favore di tanti ragazzi oppressi dalla tossicodipendenza (qui il loro sito se vuoi saperne di più).
Potrai scoprire uno spicchio delle mille attività in cui i frati sono impegnati con tanta fede e amore e certo anche… con un po’ di generosa “follia”, per Dio e per l’umanità.
Ma.. i francescani, del resto, hanno circa la “follia” un buon maestro e ispiratore; leggete cosa scrive un biografo medioevale di San Francesco:
Ed ai frati radunati, presente il cardinale, il beato Francesco disse: «Cristo ha chiamato me, idiota e semplice perché seguissi la stoltezza della sua croce, e mi ha detto: Io voglio che tu sia un nuovo pazzo nel mondo, e che con le opere e la parola predichi la stoltezza della croce, e che tu guardi a me e tu e tutti i tuoi frati, stiate uniti a me, senza guardare all’esempio delle Regole di Agostino e di Benedetto e di Bernardo.
Mi pare bello a questo punto lasciarvi una preghiera…un po’ provocatoria, sperando possa “stanare” qualcuno dal torpore e dalla mediocrità in cui ci capita a volte di rinchiuderci:
O Dio, mandaci dei folli,
che si impegnino a fondo,
che dimentichino,
che amino non soltanto a parole,
che si donino per davvero sino alla fine.
Abbiamo bisogno di folli,
di irragionevoli,
di appassionati capaci di tuffarsi nell’insicurezza,
l’ignoto sempre più spalancato della povertà!
Abbiamo bisogno dei folli del presente,
innamorati della semplicità,
amanti della pace, liberi dal compromesso,
decisi a non tradire mai,
che non amino soltanto la propria vita,
capaci di accettare qualsiasi lavoro,
di andare in un posto qualsiasi:
obbedienti e insieme
spontanei e tenaci, forti e dolci.
Dio, mandaci dei folli.
(Louis–Joseph Lebret)
C’è anche un’aforisma per te: “Siate realisti: domandate l’impossibile!” (Camus).
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
Ciao a tutti,
mi potete aiutare?
Vorrei battezzare il mio bimbo e visto che anche io non sono ancora battezzata vorrei ricevere questo rito insieme a lui e desidererei che lo facese un frate, posso farlo, o solo i preti possono dare questo sacramento?
Grazie per la risposta .
Isa
Caro amico, ti ringrazio per il bellissimo contributo. Approfitto per invitare tutti a leggere il libro di Bobin che hai citato, per un approccio profondo, poetico e certo alternativo rispetto a biografie più note su S. Francesco E…se ti riveli, confesso, non mi dispiace. Pace e bene. frate Alberto
Cazpita, mi citi pure Camus. Forse, come scrive Bobin nel suo libro “Francesco e l’infinitamente piccolo”, è proprio sottile la differenza tra folle e santo: “Ma all’inizio il folle e il santo si assomigliano come due gemelli. All’inizio dicono entrambi la verità. All’inizio il folle e il santo hanno quella stessa insensata pretesa di dire la verità. E’ dopo che tutto si guasta. Il folle è colui che, enunciando la verità, la rivolta su se stesso, la capta a suo profitto. Il santo è colui che, enunciando la verità, la rinvia direttamete al suo vero destinatario, come si aggiunge su… Leggi il resto »