La testimonianza di Matteo, pubblicata alcuni giorni fa, ha sollecitato l’interesse di molti che anche personalmente mi hanno scritto. Riporto di seguito la lettera inviatami da Paolo (chiamato più famigliarmente Paolino): un giovane di 22 anni che frequenta il cammino di ricerca francescano con il “Gruppo san Damiano“.
Lo ringrazio di cuore per la fiducia e il desiderio di condividere la sua esperienza con i moltissimi giovani lettori di questo blog vocazionale che invito alla preghiera per lui e per tutti gli altri ragazzi del gruppo.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
Carissimo gruppo san Damiano, mi fa molto piacere l’iniziativa di Matteo: fermarsi, riflettere e scrivere ciò che si sta pensando non è facile, ma è importante e molto fruttuoso, soprattutto per noi che stiamo facendo un percorso.
Bè, sono Paolo e come sapete sto studiando all’università. Per me questa è la seconda volta del gruppo di ricerca vocazionale. Il primo percorso l’avevo iniziato due anni fa: avevo fatto un pellegrinaggio a Roma e avevo nello stesso tempo conosciuto la realtà dei frati.
Visto che era da un po’ che mi interrogavo sulla mia vocazione, su ciò che il Signore voleva da me, decisi di intraprendere il cammino di discernimento. Una volta terminato, non sentivo però una chiarezza riguardo alla domanda “ cosa vuoi che faccia o Signore?”: un po’ per il mio desiderio di portare a termine gli studi, un po’ anche perché non mi sentivo ancora pronto e maturo per fare una scelta importante. E così ho deciso di ripercorrere di nuovo questo cammino.
Come voi vedete, non sempre sono riuscito a fare tutti gli incontri, soprattutto per gli impegni con l’università oppure con la parrocchia. Anche in questo periodo mi sento un po’ affaticato, soprattutto per la fatica che comporta preparare alcuni esami, e così non sono sempre riuscito a mettere in primo piano l’esercizio di discernimento.
E’ vero anche che siamo nella fase più importante del cammino, perché, qualunque scelta si faccia, settembre si avvicini sempre di più. Ora come ora sento abbastanza vicino il momento della scelta , anche se mi rimangono sempre tanti dubbi, piccole paure. Alla fine è sempre una scelta importante e definitiva, e secondo me non va fatta così tanto per fare.
Però se continuo a guardarmi, a misurarmi, e a pretendere di essere perfetto, mai sarò pronto per seguire il Signore. Penso che quando sceglierò, o sì o no, il Signore sarà comunque al mio fianco, e se l’avrò ascoltato veramente mi aiuterà non solo nelle difficoltà, ma a crescere bene. E poi…. bisogna anche saper farsi guidare dalla fiducia: mai sapremo se le nostre scelte, qualunque esse siano, vadano bene. La mia vita è un continuo mistero, sorpresa…
Anche adesso che mi sento affaticato, che non riesco “a darne fuori” da un esame, son sicuro che passerà anche questo momento: l’importante è non mollare!
Come discernimento, continuo il mio esercizio con l’incontro costante con il padre spirituale, con la messa domenicale e quando posso anche con quella settimanale, con la preghiera quotidiana…..; certamente potrei fare molto di più.
Però non penso che più preparati si è, più si è adatti a seguire Gesù. Quando Gesù chiamo Levi, lui rispose subito: di certo non si è presentato al Signore con tutta la sua preparazione, ma con tutta la sua fiducia, amore.
Sì, quando sarà anche per me il momento di scegliere, cio’ che conterà di più sarà la fiducia che avrò in Dio, la fede, ad abbandonarmi tutto a Lui, perché sia il Suo amore, e non il mio, a plasmarmi.
Paolo – info@vocazionefrancescana.org
Grazie Paolino! E’ proprio vero: infondo gli “amici” di Gesù erano tutti dei pescatori “ignoranti”, potevano apparire pure pazzi (allo stesso modo di Francesco), però grazie alla loro “intuizione” hanno goduto del grande calore che emana la vicinanza del Signore. Buona strada!