Condivido oggi con voi una mail inviatami da Giuseppe, un giovane brillante e in carriera, fino a ieri esclusivamente proiettato verso ottime opportunità di lavoro e di realizzazione personale e che ora sta rivedendo radicalmente la sua vita e il senso più autentico da dare ad essa.
La svolta nasce da un incontro con dei frati francescani di New York, e da un contatto inatteso con la loro semplice vita dedita al Signore e ai poveri. Nei prossimi giorni mi ha chiesto di poterci vedere e così parlare e confrontarci un po’.
Non so verso quale vocazione il Signore lo stia indirizzando: certamente verso un modo nuovo, più bello e umano, di intendere e dare senso alla propria esistenza, qualsiasi strada intraprenderà.
Vi chiedo una preghiera per lui e anche per me, perché sappia aiutarlo con libertà e amore.
Al Signore Gesù sempre la nostra lode.
fra Alberto – info@vocazionefrancescana.org
Mail di Giuseppe
Caro fra Alberto,
grazie per il suo servizio ai giovani. Mi chiamo Giuseppe e ormai sono prossimo ad un dottorato presso la prestigiosa università di (…). Sono giovane, ho 27 anni, ma avanti a me già si prospettano molte strade, tutte avvincenti e promettenti. Lavorare all’estero come financial advisor e vivere nell’agiatezza, è quello che ho ricercato da sempre con tanto impegno.
Da qualche tempo però questa progetto esclusivamente “professionale”, cocciutamente orientato ad un’autorealizzazione personale, si è incrinato, specie dopo una breve, ma traumatica esperienza di lavoro negli USA, a New York: ambiente internazionale, ricco, determinato, suadente e accattivante (quel che da sempre cercavo), ma per me divenuto presto insopportabile!
Di colpo è come se mi fosse cascato il mondo addosso, avendo compreso di avere impegnato i miei anni di studio, soprattutto la mia giovinezza nel nulla, in qualche cosa che non riempiva il mio cuore e non dava senso alla mia vita.
Complice a questa tremenda sensazione, alcune notti trascorse accompagnando fra Emmanuel, un frate francescano incontrato per caso una sera in metro (sandali e saio grigio) mentre portava un po’ di ristoro a dei barboni in un quartiere periferico di quella immensa città. Passare da un ufficio del novantesimo piano di Manhattan alle strade pericolose di quel povero quartiere era cosa impensabile per me. Eppure in compagnia di fra Emmanuel ho scoperto una luce nuova, vorrei dire di più: “un calore nel petto” inspiegabile.
Ho anche incontrato e conosciuto, con mia grande sorpresa, altri giovani frati della sua comunità che si occupano di ragazzi di strada, vivono una vita semplice e austera, cantano, pregano, giocano: una vita vera e gioiosa.
Sono tornato in Italia ormai da vari mesi, ma il mio cuore è in tumulto e non so più bene cosa fare. Conosco pochissimo della spiritualità e della vita francescana. A fine anno vorrei passare qualche giorno ad Assisi. Vengo da una famiglia cristiana e dai miei genitori sono stato educato in una fede che non ho mai rinnegato, ma il loro ideale alto borghese/benestante è il filone che da sempre ha segnato e guidato anche me.
Ora sto cercando qualche cosa di nuovo per la mia vita. Le chiedo una preghiera perché trovi la mia vocazione e la mia umanità.
Grazie.
Giuseppe
Dal testamento di san Francesco (1-3; 14-17)
Il Signore dette a me, frate Francesco, d’incominciare a fare penitenza così: quando ero nei peccati, mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi. E il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia.
E allontanandomi da essi, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza d’animo e di corpo. E di poi, stetti un poco e uscii dal mondo (…).
E dopo che il Signore mi diede dei frati, nessuno mi mostrava che cosa dovessi fare, ma lo stesso Altissimo mi rivelò che dovevo vivere secondo la forma del santo Vangelo. Ed io la feci scrivere con poche parole e con semplicità, e il signor Papa me la confermò.
E quelli che venivano per abbracciare questa vita, distribuivano ai poveri tutto quello che potevano avere, ed erano contenti di una sola tonaca, rappezzata dentro e fuori, del cingolo e delle brache. E non volevano avere di più.
Salve frate Alberto oppure qualsiasi voi che spero che leggerete questo messaggio in questi giorni vorrei una risposta semplice mi chiamo Domenico ho 36 anni ma con la terza mesia si può o no intraprendere una vita francescana o ci vuole il diploma
Ciao Domenico, sono fra Nico. Proprio qualche giorno fa abbiamo pubblicato un articolo su questo tema, ti invito ad andare a leggerlo, ok?
Ecco il link: https://www.vocazionefrancescana.org/2022/12/si-studia-tanto-per-diventare-frati.html
Una preghiera per il tuo cammino
fra Nico