Oggi condivido il bellissimo messaggio che Leonardo, un ragazzo di 18 anni (quinta liceo) ha voluto scrivere a tutti i giovani per l’anno nuovo 2021.
Cuore, Relazioni, Progetti, sono tre parole che guidano la sua riflessione e sono convinto potranno aiutare anche ciascuno di voi. Un grande grazie a Leonardo per quanto ci ha regalato ed anche per essersi “esposto” e “sbilanciato” offrendoci in fondo uno spaccato del suo cammino di vita e di fede.
Siamo tutti invitati a pregare per lui anche per il percorso di discernimento vocazionale che sta frequentando. Leonardo, infatti, da qualche mese partecipa al Gruppo vocazionale san Damiano.
Al Signore Gesù sempre la nostra lode.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
Cari giovani
Cari giovani, siamo ormai da qualche giorno immersi in questo tanto atteso 2021, atteso non per grandi iniziative o eventi particolari quanto più per dire addio a quella speculare e tremenda cifra del venti-venti.
Un inizio, quello di questo nuovo anno, alquanto diverso: se da un lato c’è una grande speranza in tempi migliori, dall’altro una certa inquietudine pesa sui nostri cuori.
Ho riflettuto su questo, prima del classico countdown, ho pensato al brindisi dell’anno prima, insieme agli amici tra urla, botti, baci e abbracci e una grande fiducia e speranza in un anno pieno di progetti e avvenimenti, in poche parole, in un anno frenetico! Una frenesia spazzata via dalla pandemia un paio di mesi dopo…
Adesso senza addentrarmi nelle grandi prediche che abbiamo sentito per tutto l’anno sui vari lati positivi che ci sarebbero stati, mi soffermo su ciò che ho capito da questo tempo, in particolare su tre punti: cuore, relazioni e progetti.
Cuore
Dico “cuore” perché rappresenta noi stessi, per intero, spirito e mente, e entrare nella profondità del nostro cuore ci permette di conoscere noi stessi e di percepire quell’Amore tanto grande e gratuito di Dio. Quel freno brusco e violento messo alla frenesia delle nostre giornate ci ha obbligati a fermarci e a guardare all’unica cosa che nessuno poteva toglierci: il nostro cuore e la presenza del Signore in esso.
In quei momenti tanto personali, che potevano sembrare inutili, ho imparato ad accettare quei lati contraddittori di me che tanto pesavano e occupavano i miei pensieri fino a non sentire quell’umile voce che mi spronava a smettere di perdere tempo a cercare la perfezione quando l’ultima cosa a cui Dio guarda è proprio la nostra umana inadeguatezza. Da lì è nato un dialogo sempre più forte che mi ha portato ad allargare i miei orizzonti e intraprendere un cammino come quello del gruppo vocazionale San Damiano.
Relazioni
Le relazioni non hanno bisogno di tanta presentazione perché la loro mancanza è stata percepita da chiunque e ancora oggi si nota quella sommessa sofferenza nel non poter avere quel contatto così fraterno di un abbraccio o di una stretta di mano!
Intessere relazioni senza avere la persona vicino è veramente difficile e stancante anche con gli stessi amici, perché tra messaggi, chiamate e videochiamate tante volte non si ha voglia di rispondere, ma si sbaglia!
Il confronto con gli altri, che in questi mesi ho imparato a chiamare fratelli, è essenziale e sempre un arricchimento biunivoco, ognuno di noi possiede delle ricchezze che non può tenere per sé e anche inconsapevolmente le trasmette agli altri e viceversa.
Progetti
Penso ai tanti progetti ora non più realizzabili o sempre rimandati avanti nel tempo che quest’anno ha causato, e nella mia vita da giovane ragazzo del quinto anno di liceo ho compreso che molto spesso gli obiettivi che ci poniamo si impadroniscono della nostra vita.
Vogliamo tutto subito e pensiamo che la nostra felicità dipenda solo dalla loro realizzazione; magari riempiono le nostre giornate di pensieri facendoci chiudere in noi stessi, senza un dialogo né interiore né fraterno. E se poi scopriamo che avevamo sbagliato tutto?
Costruiamo l’oggi e prepariamoci per il domani, viviamo un quotidiano attivo, fatto di cose semplici, un aiuto in più in famiglia, a scuola, al lavoro, in parrocchia esponiamoci nelle situazioni dove sappiamo di poter essere d’aiuto e piantiamo quel seme che porterà i suoi frutti molto più avanti, ma almeno oggi abbiamo iniziato e ogni giorno avremo tanto da offrire al Signore!
Auguri
Perciò cari giovani in ricerca come me, vi auguro un anno dove riscoprire i talenti che il Signore ha messo nel vostro cuore, di impiegarli per i vostri fratelli e guidati dallo Spirito Santo di riuscire a sentire quella chiamata che il Signore sussurra con dolcezza al nostro cuore e di provare così a rispondere sinceramente alla domanda che Gesù oggi fa ad ognuno di noi: “Che cosa cercate?”
Al Signore davvero sempre la nostra lode!
Leonardo Ramella Pralungo – info@vocazionefrancescana.org