Cosa c’entra la libertà con la vocazione di Francesco? Continuiamo il percorso di riflessione sulla sua vocazione e lo scopriamo insieme.
Continua il nostro percorso dentro la Quaresima Francescana (che cos’è? vedi il primo post di questa serie, trovi il link in fondo all’articolo), affrontando oggi l’interessante tema della libertà.
Ecco allora come ogni mercoledì una nuova tappa di questo percorso.
Vi lascio ancora alle parole di padre Alberto: buon viaggio a tutti!
fra Nico – franico@vocazionefrancescana.org

Una vita libera
La vocazione di Francesco è un cammino di crescita verso una vita libera dai condizionamenti e dalle falsità del peccato. Non si realizza tutto in una volta, ma si snoda lungo il tempo di tutta la sua vita, spogliandolo, di volta in volta, fino a raggiungere la piena libertà di potersi consegnare a Dio, nudo sulla nuda terra.
Finora ho chiamato Pietro di Bernardone padre mio. Ma dal momento che ho deciso di servire Dio… d’ora in poi voglio dire liberamente Padre nostro…
Pietro di Bernardone, e così molti genitori, vogliono crescere i figli a propria immagine e somiglianza, vogliono che realizzino i propri progetti, piuttosto che valorizzare i loro doni. Per Pietro di Bernardone, Francesco rappresenta il trampolino di lancio verso più alti ruoli nella società.
Ma Francesco intuisce che il vero progetto che l’uomo è chiamato a realizzare è quello che Dio,
nostro Padre, ha pensato per noi fin dal grembo materno. Non si può, dice Gesù, servire Dio e mam-
mona!
Francesco sceglie di liberarsi dei condizionamenti umani per servire unicamente il Padre. E tu, chi vuoi servire?
Una libertà per servire
E dopo che il Signore mi diede dei fratelli…
Finora Francesco si era servito degli altri, e gli altri si servivano di lui, fino ad eleggerlo il re delle feste, poiché organizzava le nottate brave e pagava per tutti. Quegli stessi amici, che sempre ne ricercavano la presenza, lo abbandoneranno prontamente dopo la sua scelta vocazionale.
Ma sarà il Padre a donare a Francesco dei fratelli, degli uomini che lo ricercheranno per quello che è, un vero figlio di Dio con il quale condividere le uniche cose che si possiedono: la vita e l’amore.
Solo chi vive come figlio di Dio, può riconoscere gli altri come fratelli, dono del Padre nostro. In una società dove anche le relazioni umane sono quantificate e, talvolta, mercificate, ha ancora senso parlare di fraternità, accogliendosi e amandosi reciprocamente come dono!
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org