In questo ottobre, mese missionario, abbiamo vissuto come frati varie esperienze “in uscita“. Una missione parrocchiale, l’evangelizzazione di strada a Roma, e tante altre esperienze manifestano il nostro DNA di missionari: un’identità tanto francescana quanto cristiana.
Nelle ultime settimane un folto gruppo di noi frati del nord Italia (con l’aiuto di bravissime suore, i nostri postulanti e alcuni giovani) è stato impegnato in una missione in una grande e complessa parrocchia alla periferia di Verona. L’esperienza è stata entusiasmante anche se talvolta difficile. Si è cercato di coinvolgere e contattare e conoscere le famiglie, i giovani, gli adulti…, l’intera realtà di un vasto e grigio quartiere sorto negli anni ’50, annunciando in semplicità la bellezza del Vangelo e la gioia di credere nel Signore Gesù.
Altri giovani frati (studenti a Roma) sono in questi giorni impegnati in un’analoga missione nella città di Rieti. (vedi Sveglia francescana)
Papa Francesco ha auspicato che il mese di ottobre 2019 sia un mese missionario straordinario e noi frati in qualche modo ci stiamo provando. Il tema scelto è: “Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo“. Il Papa desidera, in realtà, che tutti i cristiani “adottino un atteggiamento costante di uscita, di apertura” e invita alla preghiera perché lo Spirito Santo susciti una nuova primavera missionaria nella chiesa.
Se guardiamo, infatti, alle nostre radici francescane, fin dall’inizio dell’Ordine, San Francesco invia i frati in tutto il mondo in semplicità e povertà. Vuole che siano testimoni di Gesù. Vuole che annuncino la pace e la riconciliazione. Così i frati, da subito sono itineranti; si muovono senza tattiche o strategie particolari, andando però ad incontrare l’umanità contraddittoria di tante realtà e situazioni spesso in preda a violenze e divisioni. Nella Regola al Capitolo XVI, il Poverello suggerisce in particolare due atteggiamenti su come vivere la missione, specie fra i non credenti e i lontani:
a) Il primo, è di non sollevare dispute né discussioni, ma che i frati si mostrino soggetti a ogni creatura umana per amore di Dio e in semplicità, per come possono, testimonino il loro essere cristiani.
b) Il secondo è che, quando vedranno che piace a Dio, annuncino la Parola di Dio anche a chi non crede o ha abbandonato la fede.
Pertanto, per San Francesco, la missione non è mai caratterizzata da un approccio “invasivo” o di “dominio” o di proselitismo in cui convincere ad ogni costo l’altro! Per il Poverello, prima di parlare, bisogna “essere”; l’atteggiamento sempre precede il contenuto.
I frati devono dunque anzitutto essere umili e pacifici e rispettosi. Devono manifestarsi ed essere riconosciuti, più che dalle parole, attraverso il loro autentico comportamento evangelico. E, come ancora dice Francesco, solo “quando piacerà a Dio, proclameranno il Vangelo“.
Questo non significa sminuire la missione, anzi! Per ogni battezzato e ancor più per ogni frate francescano, la missione non si riduce certo a tempi o momenti limitati o occasionali. Tutti e sempre siamo chiamati ad “essere missionari”! La missione, chiede un atteggiamento di continua, costante grande responsabilità e amore e conversione verso quanti il Signore mette sulla nostra strada: giovani e anziani, persone sane o fragili, miti o ribelli o violenti, cercatori di Dio oppure lontani… La missione sgorga dal nostro essere legati e stretti a Gesù e dall’avere a cuore l’umanità intera; la missione chiede passione, umiltà, entusiasmo, verità, autenticità, fantasia, fiducia, fede…
In certi momenti o ambiti “essere missionari” significherà semplicemente dare testimonianza con il nostro semplice, ma autentico stile di vita evangelico. In altre situazioni, diventerà più necessario riuscire a toccare il cuore e l’intelligenza delle persone incontrate. Come avvenne agli scoraggiati discepoli di Emmaus quando il Cristo Risorto si fece loro compagno di strada portando conforto e speranza, (Lc 24, 13-35), così anche noi possiamo camminare accanto alle persone ascoltando la loro vita e spiegando le Scritture.
“Mission, Path, Life” …
Abbiamo tante cose da dire, ma soprattutto da vivere!
W i frati in missione!
E… se vuoi unirti a noi, c’è tanta strada anche per te!
Al Signore Gesù sempre la nostra lode.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org