Oggi vi propongo un’interessante riflessione da parte di un caro confratello, fra Paolo, che collabora con me nell’accompagnamento dei giovani in discernimento. Lasciamoci interrogare dalle sue parole e mettiamoci in gioco!
Affronterà il tema spinoso e davvero attuale del procrastinare e rimandare e ritardare continuamente le scelte di vita. Un atteggiamento che, mi pare, sia molto diffuso e spesso ritenuto vantaggioso rispetto ai molti rischi che, al contrario, ogni decisione comporta. Ma fino a che punto è conveniente adottarlo? Andiamo a scoprirlo insieme…!
Ringrazio fra Paolo per il suo contributo ed auguro a tutti una buona lettura.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org

Sei un procrastinatore seriale?
Ti capita spesso di rimandare i tuoi impegni? Lo studio, un progetto – la stessa etimologia latina del termine lo dice: cras, domani! – domani che, ovviamente non giunge mai spontaneo, da solo, sulle libere ali del vento… un lavoro, un buon proposito per l’anno nuovo? Magari stai procrastinando qualcosa di importante proprio ora, leggendo questo post… Il vantaggio subdolo è che ti permette di rimandare, ritardare, dilazionare, evitare ancora e ancora… a un fantomatico domani.
Procrastinare può essere un vero problema: ore o addirittura giorni o mesi interi sprecati a non concludere nulla, per non parlare della frustrazione e dello stress che ne consegue e dei contraccolpi negativi sull’autostima…
Procrastinare riguarda anche la vocazione, la cui domanda è rimandata al giorno di San Mai. Allora chiediti: «Davvero procrastinare paga? E se smettessi di procrastinare, di rimandare ancora a data da destinarsi il tema della vocazione, di cosa fare, finalmente, della mia vita?». Ti sei mai chiesto come sarebbe la tua vita se oggi stesso smettessi di rimandare sempre a chissà quando questa sana e santa domanda che ti porti dentro?
Se anche tu sei un inconsapevole e pur fedele devoto di “San Mai“, ti propongo subito questo primo esercizio antiprocrastinazione, tanto per non perdere tempo…
1.Trovati un momento e un posto tranquillo
2. Respira qualche minuto, per sgomberare la mente. Può esseri utile scrivere una rapida lista delle cose che in questo momento affollano la tua mente, per parcheggiarle momentaneamente sulla carta.
3. Immagina ora queste 5 situazioni:
Hai appena raggiunto l’obiettivo a cui tenevi da così tanto tempo.
Le tue giornate sono fruttuose e arrivi a sera stanco, ma contento.
Il senso di frustrazione che allagava le tue giornate ti ha finalmente lasciato e ora respiri davvero leggero.
Ti senti fiero di te stesso. La tua autostima migliora sensibilmente e ti senti sereno, con il gusto della vita piena dentro.
Sai perché e per chi vivere e questo ti rende solido e con un’energia travolgente.

4. Chiediti, dopo aver immaginato tutto questo se :
«Davvero mi conviene procrastinare per allontanare da me questi momenti? Davvero mi conviene buttare il mio tempo per non gustare mai queste esperienze? Davvero mi conviene ignorare qual è la mia vocazione, il perché e il per chi sono a questo mondo?»
Bene, ora che l’hai fatto, nota quale effetto stanno facendo su di te le risposte che tu stesso hai dato a queste domande… scrivilo per fissarlo. Ti danno più ansia o più gioia?
fra Paolo – info@vocazionefrancescana.org
… Attenderò la puntata in cui parlerete di procrastinazione per cause di forza maggiore…
Ciao caro Simone… Le cause di forza maggiore non rientrano ovviamente in quanto sopra descritto: ciao. ti ricordo. Santa Pasqua.