Lunedì 25 marzo, festa dell’Annunciazione, un gruppo di giovani e frati si è recato a Loreto per la visita del Papa che qui ha voluto firmare il documento frutto del Sinodo dei giovani dal titolo ‘Christus vivit – Cristo vive’ affidando così tutti i giovani a Maria.
E’ stata per tutti noi una giornata bellissima e papa Francesco si è rivelato, ancora una volta, davvero grande e allo stesso tempo umilissimo!
Dopo aver celebrato la messa nella Santa Casa, nella piazza antistante la basilica ha rivolto un saluto ai tanti pellegrini presenti. Rifacendosi al vangelo del giorno, ha spiegato che il momento dell’Annunciazione (Lc 1,26-38) può essere suddiviso in tre fasi, le stesse che hanno coinvolto Maria nella sua chiamata e scelta di vita e che caratterizzano ogni ricerca vocazionale autentica: l’ascolto della Parola di Dio, il discernimento, la decisione.
L’ ascolto
Il primo momento, ha detto il Papa, “è manifestato da quelle parole dell’angelo: ‘Non temere Maria, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù’. È sempre Dio che prende l’iniziativa di chiamare alla sua sequela. La chiamata alla fede e ad un coerente cammino di vita cristiana o di speciale consacrazione è un irrompere discreto ma forte di Dio nella vita di un giovane, per offrirgli in dono il suo amore. Occorre essere pronti e disponibili ad ascoltare ed accogliere la voce di Dio, che non si riconosce nel frastuono e nell’agitazione. Il suo disegno sulla nostra vita personale e sociale non si percepisce rimanendo in superficie, ma scendendo a un livello più profondo, dove agiscono le forze morali e spirituali. È lì che Maria invita i giovani a scendere e a sintonizzarsi con l’azione di Dio”.
Il discernimento
Papa Francesco ha spiegato quindi il secondo momento tipico di ogni vocazione che è “il discernimento”, espresso dalle parole di Maria “Come avverrà questo?”. “In Maria, ha detto il Papa, c’è l’attenzione a cogliere tutte le esigenze del progetto di Dio sulla sua vita, a conoscerlo nelle sue sfaccettature, per rendere più responsabile e più completa la propria collaborazione. È l’atteggiamento proprio del discepolo: ogni collaborazione umana all’iniziativa gratuita di Dio si deve ispirare a un approfondimento delle proprie capacità e attitudini, coniugato con la consapevolezza che è sempre Dio a donare, ad agire; così anche la povertà e la piccolezza di quanti il Signore chiama a seguirlo sulla via del Vangelo si trasforma nella ricchezza della manifestazione del Signore e nella forza dell’Onnipotente”.
La decisione
Il terzo momento di ogni vocazione cristiana, ha spiegato il Papa è la “decisione”. Il sì di Maria “al progetto di salvezza di Dio, attuato per mezzo dell’Incarnazione, è la consegna a Lui di tutta la propria vita. È il ‘sì’ della fiducia piena e della disponibilità totale alla volontà di Dio. Maria è il modello di ogni vocazione e l’ispiratrice di ogni pastorale vocazionale: i giovani che sono in ricerca o si interrogano sul loro futuro, possono trovare in Maria Colei che li aiuta a discernere il progetto di Dio su loro stessi e la forza per aderire ad esso”.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org