Più volte ho parlato del cammino che un giovane intraprende per diventare frate e vivere da frate francescano. Una tappa importante è il tempo degli studi filosofico-teologici (a Padova, Assisi, Roma).
Ce ne parla fra Andrea, studente in teologia a Padova (presso il Convento s. Antonio dottore), dove è giunto da circa un mese dopo avere concluso in Assisi l’anno di Noviziato con la Professione semplice.
Lo affido anche alla vostra preghiera insieme ai confratelli che con lui condividono il cammino di formazione umana, spirituale e culturale.
Al Signore Gesù sempre la nostra lode.
fra Alberto fraalberto@vocazionefrancescana.org

Frati fuori sede. Giovani fra i giovani
Ciao a tutti, il Signore vi dia pace!
Come ogni nuovo inizio che si rispetti, è buona cosa dedicarsi alle presentazioni, e così eccomi: sono fra Andrea e insieme ad altri 22 giovani frati, diversi per età e provenienza (dall’Italia e non solo!), vivo a Padova presso il Convento s. Antonio dottore.
Qui siamo impegnati in una tappa importante della nostra formazione, chiamata post-noviziato in cui si prosegue il discernimento, in modo da arrivare alla professione perpetua dei voti (detta anche professione solenne… “frati per sempre” insomma!!).
Un aspetto fondamentale del cammino di questi anni è lo studio della filosofia e della teologia, presso la Facoltà Teologica del Triveneto: un’università vera e propria, con i suoi cinque anni di corsi e gli esami da sostenere.
Tutto questo per dire cosa? Che in realtà siamo molto più simili a voi!! Sì perché è a voi che ci piacerebbe parlare : 50.000-60.000 studenti universitari che vi trovate a Padova come noi o nelle altre varie città universitarie. Del resto anche la nostra comunità di frati studenti costituisce un insieme variegato, venendo da diverse città e addirittura paesi e continenti (tra cui Francia, Malta, Romania, Ungheria, Ghana e Cile), tutti accomunati dall’impegno nello studio. Si può quindi dire che, in un certo senso, anche noi siamo studenti fuori sede! E abbiamo ben presente la fatica di dover costruire nuove relazioni, di ambientarsi in un territorio sconosciuto, di orientarsi tra professori e biblioteche, di vivere lontani dalla propria casa e dai propri amici.Questa condizione, già legata in parte al nostro carisma francescano caratterizzato dall’itineranza (lo spostarsi di luogo in luogo ogni tot anni), connota soprattutto il tempo della formazione iniziale (nei primi quattro anni cambiamo convento almeno tre volte!): è l’occasione per imparare ad affrontare le novità con uno stile diverso… uno stile francescano.Ci guida e illumina in questo cammino lo stesso San Francesco, che così scrive ai suoi frati: “E ovunque sono e si incontreranno i frati, si mostrino familiari tra loro reciprocamente.” (FF 91)
Ecco che si apre allora un orizzonte capace di dare meno spaesamento e qualche riparo in più nella quotidianità precaria e a volte sincopata da “fuorisede”.
Ciò che ci sostiene e fa la differenza, infatti, è proprio il desiderio di abitare e costruire fra noi relazioni familiari e fraterne anche fuori dal tempo e dallo spazio dell’università. Legami che possono nascere tra i banchi, ma che poi sanno mantenere una qualità e uno spessore tali da permettere confronti maturi e profondi su ogni realtà del vissuto, senza naturalmente dimenticare l’aspetto della fede e della spiritualità. Se noi religiosi siamo facilitati in questo, non è da ritenere impossibile che anche un giovane universitario “fuorisede” non possa gustare un’esperienza simile!Al riguardo, se anche tu caro giovane amico studente cerchi legami e relazioni familiari e fraterne, se desideri un scambio e un confronto nella fede, se vuoi continuare un percorso spirituale pur lontano da casa, crediamo sia necessario, un po’ come lo è per noi ad ogni inizio, cercare, aprirsi e restare.
Cercare: guardarsi intorno per trovare un gruppo/comunità parrocchiale, preferibilmente stabile, con cui condividere la preghiera, la fede, anche durante la settimana.
Aprirsi: per poter accogliere e farsi accogliere e così intraprendere con altri un bel cammino umano e spirituale.
Restare: in paziente e operosa attesa, con la consapevolezza che per conoscere e per farsi conoscere ci vuole tempo, per non rischiare di vivere una doppia vita alternandosi tra la settimana di università e il weekend a casa. Per arricchire in tal modo anche gli anni di studio di opportunità e occasioni di crescita e maturazione integrale.Così i nostri cammini rimarranno disponibili al dialogo e alla sorpresa di Dio che, perché no, ci porterà magari ad affiancare i passi gli uni degli altri. Per quanti di voi vivono a Padova e sono interessati a questo, cioè ad una comunità disposta ad accogliere nella preghiera e nella familiarità, la nostra porta rimane aperta. Venite a trovarci e conoscerci! Ci fa molto piacere.
Approfitto anche per segnalare, fra le varie proposte in atto e frequentate dai molti giovani che già girano in casa nostra, in particolare l’adorazione eucaristica per universitari, ogni martedì sera, dalle 20.45, (in via S. Massimo, 25 – Convento S. Antonio dottore). A presto!
fra Andrea e i giovani frati di Padova
