Scoprire la vocazione che il Signore vuole indicarci, è fondamentale per ogni giovane, per ogni uomo… , per tutti: è come una stella che orienterà e guiderà ogni nostro passo, decisione e scelta; che darà senso e pienezza a tutto l’ esistere. Senza si è naufraghi e vagabondi, dispersi e ciechi…
Fra i segni del Natale – ha detto – vi è la Stella dei Re Magi: “Il cielo è pieno di stelle” ma loro ne hanno vista “una speciale, una Stella che li muoveva a lasciare tante cose e a incominciare un cammino” che non sapevano dove li portasse. “Quando nella nostra vita – ha commentato – non troviamo qualche stella speciale che ci chiama a fare qualcosa di più, qualcosa di buono, a intraprendere un cammino, anche a prendere una decisione … qualcosa non va. E dobbiamo chiedere la grazia di scoprire la Stella che Dio oggi vuol farmi vedere, perché quella Stella mi condurrà a Gesù”.
Carissimi, preghiamo perché ciascuno di noi possa scorgere questa Luce e questa Stella che è Gesù!

Greccio è legato in modo indissolubile alla vita di san Francesco
Gli ultimi anni della vita di Francesco sono dolorosi; malattia e situazione del suo Ordine lo forgiano. Sono anche gli anni in cui un’intima gioia, un senso di pienezza che tutto pervade, sembra impadronirsi di lui. Di questi sentimenti è testimone il singolare Natale nella montagna, che Francesco vuole celebrare a Greccio – luogo a lui tanto caro – il 25 dicembre 1223. A Giovanni Velita, signore di Greccio, Francesco disse:
“Ecco vorrei che in qualche grotta della montagna che possiedi facessi collocare una mangiatoia con il fieno e vi conducessi un bue e un asinello così come erano a Betlemme. La notte di Natale verrò lassù e, tutti insieme, pregheremo nella grotta”.
Giunge la notte di Natale: nella grotta tutto è pronto. Il presepe e un piccolo altare. Era come se Betlemme, quell’anno, si fosse portato sulla cima della montagna di Greccio. Il sacerdote dà inizio alla Messa di Natale. Francesco canta il Vangelo. Il culmine della celebrazione: Francesco prende tra le braccia quel bambino posto sul fieno il quale, per la fede di Francesco, sembra prendere vita e rinascere nel cuore dei presenti. Fu questo il primo presepe della storia.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org