Il pellegrinaggio, per noi religiosi e per i cristiani, è un momento di forte contatto col fratello e con Dio: nella fatica, ti dona la possibilità di scoprire e di riscoprirti in un incontro col Padre dal sapore incredibilmente dolce
Nella notte fra sabato 30 e domenica 31 maggio si è svolto l’ormai famoso “Cammino di sant’Antonio”: un pellegrinaggio in notturna di 25 km sugli ultimi passi del Santo, da Camposampiero alla basilica del Santo. Anche questa edizione ha richiamato la partecipazione di più di un migliaio di pellegrini e devoti da tante parti d’Italia e anche dall’estero (Francia, Slovenia, Germania…) grazie al fascino e al carisma straordinario che Sant’Antonio continua a trasmettere da otto secoli. Moltissimi anche i giovani che non si sono sottratti ad un’esperienza anche faticosa per quanto intensa e toccante. I molti frati presenti , ma anche le tante religiose in cammino hanno offerto ai pellegrini una presenza apprezzata per l’invito alla preghiera, ma anche per i dialoghi e le confidenze facilitate dal clima di intimità suggerito dalla notte.
Non è poi così usuale nè scontato avere accanto un frate o una suora per un cammino di 25 km per una notte intera!! Mi è parso questa una bella immagine e una bella provocazione per noi religiosi presenti, chiamati sempre più, come ci sprona continuamente Papa Francesco a metterci sulle strade del mondo, ad uscire alle nostre sacrestie, per andare verso le periferie esistenziali, là dove la gente, i giovani, hanno ancora bisogno di una parola di verità e umanità, di Gesù, di compagnia e conforto; là dove la nostra presenza è nonostante tutto attesa e necessaria.
Possa donare ancora il Signore alla Sua Chiesa, tanti religiosi (frati, suore, sacerdoti, missionari), tanti cuori ardenti e appassionati, pronti a mettersi in cammino per Lui, accanto ad ogni uomo. Sant’Antonio in questo è certamente un grande esempio.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org

Nella notte tra il 30 e il 31 maggio 2015 si è svolto il Cammino di sant’Antonio, organizzato dai frati ofmconv della Provincia Italiana di sant’Antonio. Pensato soprattutto come un’esperienza per i giovani, vede ogni anno la partecipazione di un migliaio di persone di ogni età, desiderose di percorrere l’ultimo viaggio terreno di sant’Antonio da Camposampiero a Padova (25 km).
Il tema che ci ha accompagnati quest’anno è stato “Beati i puri di cuore perché vedranno Dio” e, nella preghiera della notte, abbiamo chiesto anche noi la grazia di poter vedere e contemplare il Signore, proprio come sant’Antonio. È stato per me il quarto Cammino… Ricordo ancora quando, nel 2012, invitata da p. Simone, mi sono sentita “in dovere” di farlo proprio per la mia collaborazione con i frati nella pastorale giovanile, ma non mi sono pentita, tanto che ogni anno, da quando sono a Camin (PD), mi ritrovo tra i tanti pellegrini.

Quale significato ha per me il Cammino? È un’esperienza intensa… svolgendosi di notte avverto tutta la stanchezza e il sonno, soprattutto verso le 2.30, si fa sentire con forza… ma, forse, proprio questo rende tutto particolare. Si cammina insieme, si prega insieme, nelle tappe e lungo il cammino, si scambiano due parole non banali con persone mai viste o con amici, ci si aiuta nella stanchezza…
È per me occasione per affidare al Signore e ad Antonio situazioni particolari, persone che mi stanno a cuore o che si affidano alla mia preghiera… È ancora possibilità di conoscere meglio sant’Antonio e lasciare che diventi sempre più mio “amico”… È bello vedere tante persone devote del Santo, è emozionante vedere le tante persone che si adoperano perché questa esperienza riesca bene per tutti: dai frati, all’assistenza medica dell’Ordine di Malta, alla Polizia, alla Protezione Civile, ai parrocchiani di Campodarsego e dell’Arcella che, nel cuore della notte i primi e all’alba i secondi, si prendono cura dei pellegrini offrendo un po’ di ristoro.
Grazie al Signore, a sant’Antonio, alle tante persone che hanno fatto strada con me in questo #cammino2015.
sr. Raffaella Cavalera
Volere unicamente Dio (Blog delle Suore francescane missionarie di Assisi)