Sembra ieri (ottobre 2014) che un gruppo di giovani un poco spaesati e titubanti ha iniziato con noi frati francescani del nord Italia il cammino di discernimento vocazionale nel Gruppo san Damiano. Con il prossimo fine settimana di giugno (6-7) gli incontri saranno in realtà già stati molti e intensi e ricchi
E’ stato bello ritrovarci ogni mese quasi sempre a Brescia nel nostro convento, ma anche ad Assisi (ponte dell’ Immacolata) per approfondire e far luce su questa inquietudine interiore, su questo richiamo e interrogativo che il Signore ha seminato nel cuore di tutti:”Dove andare…e verso cosa?“.”Forse mi chiami a diventare frate?” “Seguire san Francesco?” E poi tanti dubbi e paure e tentennamenti insieme a slanci e aneliti e richiami dell’anima. Lo scambio con noi frati, la preghiera e l’incontro con la Parola, il confronto con la comunità e i postulanti che vivono a Brescia, certo ha fatto compiere molti passi a questi nostri fratelli e figli in ricerca, così che l’orizzonte molto incerto e nebuloso degli inizi sta lasciando spazio a mete un pò più chiare e delineate.
Prossimamente essi saranno chiamati ad esprimere un orientamento, presentare una decisione, un’intenzione di vita: si tratta di passi non facili, per quanto segnati dalla Grazia e dalla presenza viva eppure misteriosa del Signore!! Vi invito a pregare per questo gruppo di giovani che ha camminato con noi e che voglio nominare (Stefano C, Alessandro, Daniele, Andrea, Samuel, Stefano M., Valentino, Matteo, Manuel, Luca, Edivaldo, Gianfranco).
Di seguito riporto anche la breve testimonianza di uno di questi, Andrea di Milano: ci parla del suo percorso personale seguendo la metafora del cammino e in particolare facendo riferimento al pellegrinaggio a piedi che come gruppo vocazionale abbiamo compiuto (17 maggio) nel verde della pianura bresciana verso il santuario della Formigola, un’antica pieve romanica legata alla vicenda di un nostro santo frate, fra Giacomo Bulgaro.
Ringraziando Andrea, incoraggio ancora quanti portano nel cuore una domanda: “Signore cosa vuoi che io faccia?“. Al riguardo, darsi del tempo e degli spazi di preghiera per un discernimento ne vale davvero la pena!! Il Gruppo San Damiano è una bella opportunità!
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
Siamo quasi alla fine del cammino San Damiano e quanto più sembra di essere arrivati, tanto più diventa chiaro che è già il momento di ripartire, un po’ come per i discepoli alla fine del Vangelo. Ma dove andare? Camminare verso cosa? Sono domande importanti, decisive, verso le quali mi preoccupa il rischio di non trovare la risposta “giusta”. Paura che però può essere affrontata alla luce della Parola, rileggendo i passi fatti fino ad ora, con la consapevolezza che l’unica strada da percorrere è quella che continua il cammino iniziato.
Un cammino per riguardare il Cammino, per cercare quali i fiori e i frutti che sono cresciuti in questi mesi, quale quella novità che ho conosciuto ed assaporato e che adesso voglio provare a vivere nel quotidiano. In mezzo al silenzio dei campi, sulle orme di fra Giacomo Bulgaro, la fatica e la bellezza di riscoprire il mio sentiero interiore con tutti i suoi nodi e i suoi panorami. Fatica perché si è trattato di andare a riflettere sulle prove che dovuto, e che devo ancora, affrontare; sulle lotte contro la mia volontà e le mie sicurezze; sulle resistenze che non mi permettono di abbandonarmi con fede a ciò che non riesco a capire con la mente.
Bellezza perché c’era la certezza di non essere da solo. Là dove potevo correre il rischio di ripiegarmi su me stesso, ecco i miei fratelli di Cammino e in cammino, a sostenere insieme la preghiera reciproca ed a condividere le loro gioie e difficoltà. Là dove avrei potuto sentirmi sconfitto, il Signore era realmente presente, nel Santissimo Sacramento, che abbiamo portato e ci siamo passati l’un l’altro, accompagnando e sostenendo la mia ricerca; nel suo Creato accogliendomi passo dopo passo.
Alla fine si è trattato di sperimentare quella promessa che Gesù ci ha fatto il giorno della Sua ascensione: “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,20). Ecco che da qui riesco allora a prendere le energie e la forza per andare avanti a camminare, pensando al futuro e alle decisioni che mi aspettano, perché so di essere custodito per sempre! È quindi ora il tempo, per me e per i miei compagni di viaggi, di tradurre il discernimento fatto in scelte concrete, così da continuare la sequela, fedeli al modo in cui Cristo ci si è fatto vicino. E insieme a Lui, si spera, arrivare lontano.
Ci affidiamo anche alle vostre preghiere