Ecco anche in questa domenica (pur se il giorno ormai volge al termine) il commento video al Vangelo, proposto da un confratello della Sveglia Francescana, dei giovani frati minori conventuali, studenti al Seraphicum.
Vi chiedo scusa del ritardo di questa pubblicazione, ma siamo da poco reduci da Brescia (imbiancata per la neve) dove abbiamo vissuto il consueto appuntamento mensile del Gruppo Vocazionale san Damiano. Commentando questo Vangelo all’omelia nella messa, f. Alessandro (rettore del Postulato) ha sottolineato molto i gesti di Gesù nei riguardi della suocera di Pietro: Gesù entra nella sua casa, le si avvicina, la fa alzare prendendola per mano, la libera dalla febbre.
Così pure ha rimarcato la pronta risposta della donna che, appena guarita, “li serviva”, con grande disponibilità e senza riserve… Si tratta, ha detto f. Alessandro, di passaggi spiccatamente vocazionali che si rinnovano ogni volta che il Signore chiama a sé qualcuno: E’ Lui che bussa e chiede di entrare nella nostra casa, nella nostra vita e così trasformarla e darle una nuova direzione. E’ Lui che sempre si avvicina con tatto e delicatezza e ci rialza dal male e dal non senso con la sua mano forte e buona, cura le nostre piaghe e ferite guarendo il nostro cuore spesso triste e disorientato. E’ Gesù che in tal modo ci mette in grado di “servire” e di farci “dono” per gli altri e per il Regno!
Lasciamo allora la porta aperta al Signore che bussa e chiama; fidiamoci di Lui; mostriamogli senza timore anche le nostre oscurità, lasciamoci prendere per mano: Lui saprà rialzarci e guarire, se necessario; a Lui mostrarci un progetto di vita; da Lui la capacità di cavar fuori il meglio di noi stessi, da donare e offrire a tutti, nel Suo nome! … Carissimi…Vi incoraggio!
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org

Dal vangelo di Marco (1,29-39)
“In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.”