Condivido con voi il primo scambio di una serie di e-mail con un giovanissimo lettore. Già da adolescente, si sta mettendo in ascolto con profondità della voce del Signore.
Il fatto di conoscere e frequentare i frati fin da piccolo lo ha posto di fronte da uno stile di vita che lo interpella. Per Filippo la strada per comprendere fino in fondo la propria vocazione probabilmente è ancora lunga. Tuttavia alcuni interrogativi già premono in modo concreto.
Personalmente, ritrovandomi in alcuni aspetti della sua situazione, non ho trovato di meglio che condividere qualcosa della mia esperienza, a mo’ di testimonianza. Con qualche consiglio e indicazione maturata negli anni.
Buona lettura… soprattutto ai giovanissimi!
Il Signore non manca di farsi sentire anche in età molto tenera… pensiamo al profeta Samuele. Se per fare delle scelte si può aspettare il tempo opportuno e la giusta maturità, per cominciare ad ascoltare la voce di Dio e a pregarlo di avere luce… l’età è sempre quella giusta!
Pace e bene!
Lettera di Filippo
Salve fra’ Francesco. Mi chiamo Filippo ho 14 anni e frequento fin da piccolo un convento di frati. Io penso di avere la vocazione ma ho paura della reazione dei miei familiari… Vorrei farle alcune domande: A che età ha scoperto di voler diventare frate? È ancora presto per me? Come hanno reagito i suoi familiari? Come faccio a capire che è arrivata l’ora/sapere se ho la vocazione? Pax et bonum, Filippo
Risposta di fra Francesco
Caro Filippo, pace e bene!
Grazie mille della fiducia… nel condividere queste domande profonde, che ti abitano.
Per quanto mi riguarda un po’ mi riconosco in quanto mi scrivi. Anche per me queste domande sono comparse abbastanza “presto”. La mia è una storia un po’ diversa dalla tua: non vengo da una famiglia particolarmente religiosa, sacramenti in parrocchia, scout e… poi mi sono allontanato dalla fede. O meglio ho dato sempre più importanza a da altre cose: scuola, amici, divertimento. Fino al giorno in cui, con gli scout, partecipo ad un incontro sul tema della Confessione. Avevo quasi 15 anni (I superiore). Esco di lì che mi volevo confessare: cosa che non facevo da almeno un anno e mezzo o due.
Il giorno dopo, giovedì santo, mi organizzo per confessarmi per tempo: ma siccome in Duomo non c’erano ancora preti, mi dicono di andare dai francescani o dai cappuccini. Non sapevo neppure ci fossero i francescani nella mia città. Così vado nella basilica di San Francesco e trovo tanta gente che si confessa. Poco dopo mi ritrovo a fare la più bella confessione della mia vita.
Poche settimane dopo scopro che un mio caro amico degli scout era molto legato proprio al frate da cui mi ero confessato. In quei giorni con questo amico andiamo a trovare il frate. Da quel momento inizio a frequentarlo regolarmente, perché mi trovavo molto bene a parlare con lui. Tre mesi dopo, quasi senza accorgermene, mi ritrovo a dirgli che vorrei vivere una vita come la sua. Da lì è iniziato il mio cammino vocazionale.
Gli anni delle scuole superiori sono stati caratterizzati da questo desiderio profondo, che rimaneva sullo sfondo con una certa costanza… tra entusiasmi e dubbi. La V superiore è stata più difficile – non solo per lo studio – perché sentivo che dovevo decidere se entrare in convento o iniziare l’università. “Questa attrazione verso la vita francescana è un mio desiderio o volontà di Dio?“, mi chiedevo. Il discernimento è stato tutt’altro che agevole. E la mia decisione è giunta a maturare solo dopo la maturità, quando per la prima volta sono stato messo a serio confronto con la forza della Parola di Dio.
I miei genitori? Avevano intuito presto che c’era qualcosa sotto, quando notavano che frequentavo tanto i frati. Se ne è parlato apertamente qualche volta negli anni della superiori… dando sempre il giusto peso alle cose. Quando, dopo la maturità mi si è schiarito l’orizzonte e ho deciso di entrare, l’ho comunicato loro. Non è stato un fulmine al ciel sereno: se ne era già parlato. Tuttavia sono rimasti un po’ scossi dalla mia decisione. Hanno provato per qualche settimana a convincermi a fare prima l’università. Ma di fronte alla mia volontà di non posticipare questa scelta, mi hanno rispettato.
Qualche consiglio
1. Pregare tutti i giorni, anche solo ripetendo una volta – ma con tutto il cuore: “Signore, cosa vuoi che io faccia?“.
2. Prima di parlarne con i tuoi, lascia che la cosa maturi un po’. Non voglio assolutamente sottovalutare ciò che provi (visto che ci sono passato anche io), ma prima di sbilanciarti… considerato che sei molto giovane, lascia che passi un po’ di tempo. Anche un anno o più.
3. Sarebbe importante – prima o poi – avere un frate o un sacerdote di riferimento come “padre spirituale”… uno di fiducia con cui fare il tuo cammino di fede, e di discernimento vocazionale.
4. Credo che non sia presto per cominciare a pensarci. E’ presto per prendere una decisione, che in realtà matura con molta gradualità anche una volta entrato in convento. Fino a compiere la scelta definitiva (della professione perpetua dei voti solenni) soltanto 7/8 anni dopo l’ingresso in postulato (https://www.vocazionefrancescana.org/p/diventare-frate.html).
5. Pertanto ti consiglio di cuore di concentrarti prima di tutto sulla cura del tuo cammino di fede (la vocazione “cresce” bene nel cuore di un uomo che si prende cura della propria fede).
6. Ti incoraggio a vivere la tua vita di adolescente in modo semplice e naturale, senza “affrettare” o “anticipare” tappe che non ti appartengono ancora. Per esempio, se ti capitasse di prenderti una cotta per una ragazza: niente paura! Goditi questo innamoramento, e cerca di capire che cosa significa per te. Sperimentati in una eventuale relazione, senza trascurare di coltivare la castità che è chiesta ad ogni cristiano. Precluderti una possibilità come questa, significherebbe chiedere a te stesso la castità “relazionale” del consacrato… a cui potrebbe sempre capitare di innamorarsi, ma è chiamato a gestire questa eventualità mantenendo fedeltà alla parola data al Signore (davanti a tutti) a cui ha scelto di dedicare tutte le proprie energie, anche affettive.
7. Per comprendere il “se” e il “quando” (senza troppa fretta) della tua vocazione è importante che ti prendi cura di tutti i punti qui sopra, soprattutto 1 e 3. Poi fra qualche anno potresti frequentare un gruppo di discernimento vocazionale, tipo il Gruppo San Damiano.
Ti saluto con fraterno affetto e con una preghiera.
Il Signore ti benedica e ti custodisca.
fra Francesco – info@vocazionefrancescana.org
proverò a scrivere a questa suora di cui mi ha parlato. Grazie ancora veramente ??
Salve frate Francesco.Mi chiamo Orlanda e anche io come Filippo ho 14 anni,e dentro di me sono turbata. Sento di amare Gesù e Dio con tutta me stessa, vado ogni mattina in Chiesa,prego, ma il mio sogno fin da piccola era diventare una cantante famosa,un'attrice, ma non sono più sicura di questo sogno. Ora sogno di vivere ad Assisi, di essere una suora francescana,sogno di stare con Dio. Sento di non voler entrare nell'ambiente del liceo (ora sono in 3 media) non voglio entrarci perché ogni volta che mi giro o mi volto,sento bestemmie su bestemmie, insulti a Gesù, sui… Leggi il resto »
Pace a te cara Orlanda, grazie per la fiducia e per quanto mi hai scritto di così personale. Al riguardo credo proprio che tu debba dare retta ai tuoi genitori. Prima di tutto devi frequentare la scuola superiore e arrivare ad un diploma. Nel contempo nessuno ti vieterà di coltivare la tua vocazione e anche di farla maturare e consolidarla. ti sarebbe utile avere un riferimento, una guida spirituale che ti accompagni. ti segnalo una cara suora francescana che collabora con me nell'accompagnamento dei giovani in ricerca. Si chiama Suor Barbara Danesi (barbara.danesi@elisabettine.it). Scrivile pure a mio nome. Ti aiuterà… Leggi il resto »