Nelle varie lettere che ricevo una richiesta frequente è : “i frati francescani possono diventare anche preti e sacerdoti e dunque celebrare l’Eucarestia e amministrare i Sacramenti? E come vivono questi frati/sacerdoti? Restano sempre religiosi e francescani?..ecc..ecc.”.
La risposta è senza dubbio positiva! Nell’ Ordine francescano infatti, moltissimi frati sono anche sacerdoti e prestano il loro servizio prezioso nelle nostre comunità, in parrocchie e opere e missioni sempre francescane. Io stesso, fra Alberto, come fra Francesco che collabora con me per il blog, siamo entrambi frati e sacerdoti. Già vivente san Francesco, del resto, accorsero e si unirono a lui, moltissimi “chierici” (preti) chiedendo di poter condividere la sua vita. E’ nota la grande stima e devozione che Francesco sempre ebbe per i sacerdoti.
Naturalmente l’essere preti, non toglie nulla al nostro carisma francescano, ma anzi, per certi aspetti, ne diventa un completamento prezioso e una possibilità ulteriore di aiutare tante persone, di guidare (come nel mio caso) i giovani con il sostegno santo dei Sacramenti e una più profonda vicinanza spirituale. Questo non significa però in nessun modo un nostro assimilarci ai sacerdoti diocesani o uno svendere la nostra identità francescana.
Ciò che ci distingue dai diocesani è, infatti, (come per ogni buon francescano) il nostro vivere in comunità (un frate, anche se sacerdote, non opera e non sta mai da solo!); ci accomuna con i frati “non sacerdoti” il fortissimo vincolo dei voti (di povertà e castità e obbedienza) che tutti ugualmente abbiamo promesso e che connota ogni nostro gesto e passo; ci unisce spiritualmente la preghiera insieme che scandisce la nostra giornata; ci lega uno stile di fraternità semplice, di vita famigliare sincera ed essenziale, in una piena e paritaria condivisione con i fratelli del comune ideale francescano da tutti abbracciato.
La testimonianza di fede, il servizio alla Chiesa, ai poveri e ad ogni uomo, contraddistingue frati sacerdoti e non, ciascuno secondo le proprie possibilità, responsabilità e carismi. In comunità, l’essere sacerdote non garantisce certo privilegi di sorta o supremazie varie: tutti i frati sono uguali e insieme si cammina cercando di seguire le orme del Signore Gesù e del suo servo san Francesco.
La vocazione sacerdotale, all’interno del cammino formativo francescano, è naturalmente una chiamata specifica che chiede di essere vagliata e scrutata con uno specifico discernimento: non è raro che alcuni giovani si decidano semplicemente per la vita da frate e religioso senza accedere agli ordini sacri. Per altri, invece, diventare sacerdote diventa un’esigenza e un dono prezioso da accogliere e vivere con gratitudine e gioia grande.
Cari amici, ecco pertanto alcune semplici note sulla nostra vita. Se qualcuno desiderasse ulteriori approfondimenti mi scriva pure, ma soprattutto se qualcuno si sente attratto contemporaneamente dalla vita francescana e sacerdotale, non tema: le due vie camminano insieme.
frate Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
Preghiera di San Francesco
“Prego poi nel Signore tutti i miei frati sacerdoti,
che sono e saranno e desiderano essere sacerdoti dell’Altissimo,
che quando vorranno celebrare la Messa,
puri e con purezza compiano con riverenza il vero sacrificio
del santissimo corpo e sangue del Signore nostro Gesù Cristo,
con intenzione santa e monda, non per motivi terreni,
né per timore o amore di alcun uomo, come se dovessero piacere agli uomini”
Grazie fra Alberto di questo bel servizio che fai per tutti noi giovani in discernimento ( e non )!
Un saluto ed un abbraccio,
Damiano 🙂