Oggi desideriamo porre alla tua attenzione una semplice domanda: Perché ci sono “poche” vocazioni? Perché la chiamata alla vita religiosa (maschile e femminile) e sacerdotale non tocca il tuo cuore e il cuore di tanti coetanei?
Come credente, comunque e in ogni caso, la questione vocazionale con le sue implicazioni, non può non riguardarti. Cosa impedisce e ostacola questa scelta?

Ti invitiamo prima di tutto (e prima di chissà quali ragionamenti sociologici) a rivolgere tale domanda a te stesso, a sentirti coinvolto in prima persona da questo interrogativo: “perché io no?“. Grazie per il prezioso contributo che vorrai dare a questa discussione.
I tuoi frati – info@vocazionefrancescana.org
Perchè alla fine, tante critiche alla chiesa e ai preti diventano un bel alibi! Quanti religiosi svolgono con passione il loro ministero e di questi nessuno parla, mentre subito si sputa su tutti se qualcuno sbaglia. Mettere in gioco la propria persona per Cristo e lasciare tutto per lui è costoso: ecco la vera questione! pace e bene. Antonio da Pavia, papà di un giovane prete
E' vero, possono essere un alibi ma la chiesa ha le sue colpe; si parla in generale mentre i distinguo ci sono dappertutto quindi onore ai bravi frati e padri che svolgono con coerenza il loro apostolato ma non si può non vedere queste colpe che hanno fatto in qualche modo decadere l'autorità della chiesa difronte alla società negli ultimi anni. Il primo a criticare non sono io che nei momenti bui ho trovato una porta aperta da un prete o un frate ma lo stesso papa.
Nicola
Parlo da (giovane?) 37enne.Siamo entrati nella cultura del rinvio: si rinviano tutte le decisioni più importanti io stesso non ho deciso cosa fare; alla fine però una decisione bisogna prenderla ed ora rispondo alla tua domanda.Due secondo me i fattori: uno dentro la chiesa e l'altro fuori.Dentro la chiesa: c'è stato un grosso danno d'immagine per i comportamenti scorretti e gravi di pochi religiosi che ha delegittimato un pò tutte le comunità religiose forse è anche uno dei motivi per cui si sente dire : "sono credente ma non praticante". Per comportamenti scorretti intendo: pedofilia e il rapporto che i… Leggi il resto »
Il problema secondo me e' il fatto che il mondo bombarda noi giovani (io ho 18 anni)con mille e mille promesse allettanti, proposte che sembrano anche buone e giuste. La difficolta' sta nel capire e comprendere cio' e' "da Dio" e dal demonio. La preghiera deve essere la fonte di sicurezza. Pace e bene .
No, perchè trovo negativo il fatto che la vocazione alla vita religiosa escluda, nella maggior parte dei casi, la possibilità di una vocazione coniugale.Perchè non si può amare Cristo e, grazie a questo Amore che si dà e riceve, amare e scegliere una persona a cui unirsi?Una persona che sceglie di impegnarsi insieme ad un'altro/a, non esclude Cristo, anzi, ne ha un bisogno fortissimo, essenziale, per capire qual è la fonte del suo amore umano e avere un Maestro nell'amore vero da cui trarre esempio. Secondo me, in poche parole, è questo il motivo per il quale le vocazioni religiose… Leggi il resto »
> Io invece parto dai ragionamenti sociologici, ma alla domanda poi ci arrivo.> Siamo in una società particolarmente caotica in cui vige l'assoluto relativismo, in cui appare ridicolo distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato (appunto perché è considerato relativo). In questo contesto è estremamente facile perdersi, specialmente se si è adolescenti: c'è chi si chiude in se stesso e non si apre a nessuna alternativa (nessun dialogo) convinto di avere in mano la verità e chi invece, più incerto, viene sballottato continuamente da una parte all'altra senza magari avere il coraggio di chiedere aiuto a qualcuno… Leggi il resto »
Grazie Lorenzo per quanto hai scritto sulla castità dei consacrati. E' una scelta che mi tocca da vicina. Sono infatti una ragazza ( 23 anni) da pochi mesi postulante Clarissa. La castità dice una scelta radicale;è un' opzione d'amore totale, un'offerta esclusiva. E' un'appartenenza al Signore Gesù e basta. Una scelta che mi ha affascinato quasi da subito, dopo la mia conversione a Medjugorie, e che mi ha condotto al monastero. Prega per me e anch'io ti ricorderò nel tuo cammino di discernimento. Viviana
Ave Maria !
A mio avviso , le vocazioni sono poche per il semplice fatto che le persone non vengono valorizzate per quello che sono . E' necessaria più comprensione ! Il tentativo delle singole congregazioni così come anche i seminari è quello di "omologare" tutti a tutto ! Sbagliatissimo questo pensiero , oltre che un peccato "contro lo Spirito Santo" che suscita sempre cose nuove . I giovani e i meno giovani cercano un luogo (fatto di persone) che possa dare loro la possibilità di realizzarsi secondo la propria indole . Cooperando però al medesimo ideale !