Nel Vangelo di oggi, Gesù ripropone anche a ciascuno di noi una domanda che esige una risposta sincera: Chi sono io per te?
S. Francesco comporrà al riguardo una preghiera stupenda, “Le Lodi di Dio altissimo”, nella quale esprimeva la sua totale donazione, il suo amore assoluto al Signore. Sarebbe bello che questa domanda toccasse il cuore dei giovani in ricerca vocazionale che mi seguono e che anche ciascuno componesse la propria preghiera ( e magari me la inviasse…), dove manifestare e in qualche modo “narrare” la relazione che li lega a Gesù.
Da oggi sarò in quel di Biella per animare la parrocchia di frate Michele de Pieri che giovedì 4 ottobre emetterà i voti con la Professione solenne (lo ricordiamo!)

Dal vangelo di Luca (Lc 9,18-22)
Un giorno, mentre Gesù si trovava in un luogo appartato a pregare e i discepoli erano con lui, pose loro questa domanda: «Chi sono io secondo la gente?». Essi risposero: «Per alcuni Giovanni il Battista, per altri Elia, per altri uno degli antichi profeti che è risorto». Allora domandò: «Ma voi chi dite che io sia?». Pietro, prendendo la parola, rispose: «Il Cristo di Dio». Egli allora ordinò loro severamente di non riferirlo a nessuno. «Il Figlio dell’uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno».

“Lodi di Dio altissimo” di S. Francesco
Queste Lodi ci sono pervenute autograte del Santo, perché scritte da lui stesso sul verso della pergamena che contiene la Benedizione a frate Leone. Nei lato della pergamena (riferiscono le Fonti Francescane) che contiene la Benedizione a frate Leone, sopra di essa, da altra mano e con inchiostro rosso è scritto:
«Il beato Francesco, due anni prima della sua morte, fece una quaresima sul monte della Verna, ad onore della beata Vergine Maria, Madre di Dio e del beato Michele arcangelo, dalla festa dell’Assunzione di santa Maria vergine fino alla festa di San Michele arcangelo; e la mano di Dio tu su di lui mediante la visione e le parole del serafino e l’impressione delle stimmate di Cristo nel suo corpo; compose allora queste laudi che sono scritte nel retro di questo foglio, e le scrisse di sua mano, rendendo grazie al Signore per il beneficio a lui concesso».
Anche Tommaso da Celano nella Vita Seconda cap. XX, 49 ci rende testimonianza del tatto: «Un giorno Francesco lo chiama (frate Leone): Portami – gli dice – carta e calamaio, perché voglio scrivere le parole e le lodi del Signore, come le ho meditate nel mio cuore». Subito gli portò quanto aveva chiesto, ed egli, di sua mano, scrisse le lodi di Dio e le parole che aveva in animo. Alla fine aggiunse la benedizione del frate e gli disse: «Prenditi questa carta e custodiscila con cura fino al giorno della tua morte». La data di composizione dunque è chiara: Settembre 1224.
Tu sei santo, Signore Iddio unico,che fai cose stupende.
Tu sei forte.Tu sei grande.Tu sei l’Altissimo.Tu sei il Re onnipotente.Tu sei il Padre santo, Re del cielo e della terra. Tu sei trino e uno, Signore Iddio degli dei .Tu sei il bene, tutto il bene, il sommo bene Signore Iddio vivo e vero. Tu sei amore, carità. Tu sei sapienza.Tu sei umiltà.Tu sei pazienza.Tu sei bellezza .
Tu sei sicurezza.Tu sei la pace .Tu sei gaudio e letizia .Tu sei la nostra speranza.Tu sei giustizia.Tu sei temperanza .Tu sei ogni nostra ricchezza. Tu sei bellezza .Tu sei mitezza.Tu sei il protettore.Tu sei il custode e il difensore nostro.Tu sei fortezza Tu sei rifugio.Tu sei la nostra speranza.Tu sei la nostra fede.Tu sei la nostra carità.Tu sei tutta la nostra dolcezza.Tu sei la nostra vita eterna. Grande e ammirabile Signore, Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.
(S. Francesco)
Al Signore Gesù sempre la nostra Lode. Vi benedico.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
Gesù è una promessa.
E' la fiducia che manca in noi, nel mondo e fra le persone.
Gesù è l'unica possibilità di una vita piena e vera.