Oggi vi giro una bella e “tormentosa” domanda di un mio confratello, fra Alessandro Brentari, alla quale potete tentare liberamente di dare una risposta: ma tu, hai mai pensato di diventare frate? Sarebbe bello ricevere anche indicazioni e suggerimenti o testimonianze varie in merito da condividere su questo spazio.
Una domanda provocatoria
La domanda è provocatoria:
- hai mai pensato di farti frate, sacerdote, religioso, missionario?
- Hai mai pensato in cuor tuo di dedicare tutta la tua vita
al Signore, ai fratelli, alla Chiesa, all’umanità, ai poveri? - Hai mai pensato di fare come san Francesco?
Caro giovane, forse non ci hai mai pensato prima e magari credi di essere capitato “per caso” a visitare questa pagina! Forse invece in cuor tuo sai bene che qualche volta di è venuto un pensiero così, e l’hai scacciato via come inopportuno, non adatto a te, fastidioso.
In ogni caso, il Signore ti attendeva per farti questo grande dono, e rivolgerti proprio questi interrogativi!
Da chi ci è posta?
Vuoi sapere chi l’ha coniata e rivolta senza timore, ma anzi con tanto amore, a schiere di giovani? Sto parlando di un santo confratello, fra Alessandro Brentari, che vive con me alla basilica di S. Antonio in Padova, e si occupa con me di accompagnare i giovani nel discernimento.

Fra Alessandro, un’autentica figura carismatica, punto di riferimento per migliaia di giovani che per anni (dal 1985) ha accolto, ascoltato, guidato, accompagnato, indirizzato nelle loro scelte di vita. Nonostante la non più giovane età (81 anni) e recentemente la salute malferma, ancora quasi ogni giorno si divide fra il Centro di Ascolto in basilica (presso la cappella di San Francesco) e il confessionale per continuare la sua opera e il suo ministero in favore, come sempre, soprattutto dei giovani.
A lui si deve anche la creazione del Gruppo San Damiano, il percorso di discernimento per chi desidera avvicinarsi alla vocazione francescana. Moltissimi sono i consacrati, religiosi e religiose, sacerdoti o missionari che devono a lui la “scoperta” della loro vocazione e la forza di decidersi e di intraprenderla con gioia e fedeltà.
Il suo segreto? Si declina in tre aspetti:
- Prima di tutto la preghiera continua e incessante e personalizzata per ogni giovane che si rivolge a lui. La vocazione, mi ripete spesso, è un dono di Dio da chiedere senza stancarci mai ed è sempre frutto di qualcuno che ha pregato per noi! Questo suo essere un autentico uomo di preghiera fa anche sì che ogni giovane incontrato sia sempre presente nella memoria e nel cuore di fra Alessandro e che di questi (nonostante l’età) egli ne ricordi perfettamente il nome, il volto, i tratti, la vita…: un fatto che sempre riesce ancora a stupirmi e meravigliarmi, ma segno di un amore davvero fedele e appassionato.
- In secondo luogo, lo ha sempre contraddistinto uno stile di accoglienza e ascolto incondizionato, pieno di bontà e mitezza, mai di parte, ma solo e unicamente orientato al vero bene della persona.
- Infine, mi piace sottolineare come altra sua caratteristica, l’entusiasmo per la vocazione religiosa e la vita francescana con una testimonianza gioiosa che ha saputo contagiare tanti ragazzi che così hanno voluto seguire questa medesima strada.

Da qualche anno, ho la grazia di collaborare con lui nell’animazione vocazionale e davvero ringrazio il Signore per tutto quanto ha saputo comunicarmi e insegnarmi con il suo esempio e la sua esperienza spirituale. Purtroppo, ultimamente p. Alessandro ha dovuto rallentare di molto il suo operare a causa di una malattia che lo affligge e gli impedisce di muoversi con facilità, mentre continua ancora più fervente la sua preghiera per i giovani specialmente per quelli “in ricerca” e che partecipano al cammino di discernimento vocazionale nel gruppo san Damiano. A questi ripeto spesso scherzosamente: “con P. Alessandro… siamo in una botte di ferro”!!!
Piccola testimonianza personale
Ma torniamo al “caso” che ha portato tanti giovani da fra Alessandro e che oggi porta te su questa pagina… Anch’io ho incontrato “per caso” i frati francescani, non sapendo nemmeno della loro esistenza. Per il mio futuro pensavo a tutto, eccetto che ad entrare in un convento… Lontano da me, per molto tempo, l’idea di dedicare l’intera mia vita al Signore e al prossimo…; avevo solo di mira il mio progetto e la strada scelta e pensata da me e non… da un Altro. Attraverso i fatti concreti della mia vita, le gioie, le delusioni, le molte domande che mi portavo nel cuore… ho iniziato a riflettere meno superficialmente sul senso da dare alla mia esistenza; cercavo delle risposte più profonde alla mia inquietudine, ai miei perché. Ho iniziato quasi inconsapevolmente a ricercare qualche spazio di silenzio e ad apprezzare un po’ di più la preghiera, impegnandomi un po’ alla volta a mettermi nelle mani di Gesù, fidandomi di Lui, provando ad accogliere giorno dopo giorno la Sua volontà. Gradualmente, la possibilità di una consacrazione religiosa si è rivelata come un qualche cosa che non potevo più scartare a priori.. anche se ne ero terribilmente spaventato! Ho iniziato allora un periodo di discernimento e accompagnato da un bravo frate che sempre “per caso” avevo incontrato nella chiesa di s. Francesco a Brescia, la mia città, e al quale avevo chiesto un aiuto. Ho intrapreso un cammino. Sempre risuonava in me la domanda: ”Signore cosa vuoi che io faccia?”. Oggi, ho compreso che “il caso” non esiste! Sono un frate e sono contento.

E tu?
Concludo ripetendo di nuovo l’esortazione di fra Alessandro, che ha ripetuto innumerevoli volte ai giovani incontrati: ma tu, hai mai pensati di diventare frate?
Ricorda: se talvolta ti è capitato di avere questo pensiero… qualcuno ha pregato per te!
Ti auguro altrettanta disponibilità e gioia. Se vuoi, puoi scrivermi, ti risponderò volentieri: se lo desideri puoi condividere la tua esperienza.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
Anchio da poco tempo ho pensato a questa domanda!sono una ragazza di 17 anni che fino a poco tempo fa non credevo assolutamente a Dio ma da quando sono venuti nel mio paese delle suore e dei frati francescani per una missione è cambiato qualcosa in me! Ancora non riesco a capire se Dio mi vuole con lui ma io vorrei iniziare a conoscerlo veramente…naturalmente ai miei genitori non ho detto niente perchè non sono sicuramente d'accordo ma vorrei provare a conoscerlo e vorrei capire se lui sarà la mia Strada per il Futuro! qualcuno mi può dare una una… Leggi il resto »
cara amica, la vocazione non è questione principalmente nè di carattere, nè di indole (per quanto siano aspetti comunque da non sottovalutare). Ciò che più conta è una seria verifica con un padre spirituale e un buon cammino di discernimento per comprendere davvero la volontà di Dio su di te. Se infatti, la tua chiamata è genuina e viene dal Signore, niente e nessuno potrà impedirti di realizzare e portare a compimento in modo bello e significativo questo progetto che il Signore ti ha affidato. Non ti spaventeranno infatti nè l'umiltà nè l'impegno richiesto per crescere e migliorare anche negli… Leggi il resto »
Volevo sapere come si concilia un carattere introverso con la vocazione. Sono anni che ho questo pensiero, in verità, ma l'ho
sempre nascosto perché, appunto, sono abbastanza riservata e introversa. Vorrei poter capire.
ti accompagno e ti sono vicino con la preghiera e tutta la mia simpatia! sei forte!!1 ciao. frate alberto
cia sono una ragazza di 27 anni nel 2003 ho sentito che gesu parlava a me ma età non era matura e non capendo una cicca mi sono allontanata seguendo un ragazzo tdg e per 4 anni ho studiato con i tdg testimoni di geova ingnorante non capivo che stavo facendo un bel giorno mi accorsi di una malattia il che il ragazzo mi lascio' e in ospedale mi fece visita un frate e li il mio primo rosario che pensavo di aver dimenticato una parola del padre nostro del ave maria del gloria del salve regina e con molta… Leggi il resto »